Libri di Guido Beltramini
Corpi moderni nella Venezia del Rinascimento. Leonardo, Dürer, Tiziano, Michelangelo
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 288
"Corpi moderni" è un viaggio attorno al tema del corpo nella prima età moderna. Racconta del nostro corpo, di come lo conosciamo, lo proteggiamo e lo presentiamo per andare nel mondo partendo da un punto distante: il Rinascimento. Nel Cinquecento, per la prima volta, la concezione del corpo si avvicina alla nostra, diventa cioè moderna perché è insieme campo d’indagine, oggetto di desiderio, espressione di sé. Questo studio indaga quello che accade nel Rinascimento dentro e attorno al corpo, l’anatomia e le tecniche di costruzione di sé, avvicinando così la storia dell’arte alla storia della scienza e della cultura materiale. Grandi maestri come Leonardo, Giovanni Bellini, Albrecht Dürer, Giorgione, Tiziano, vengono messi a confronto andando oltre le forme e lo stile. Affiancando dipinti, sculture, miniature e disegni a libri, strumenti scientifici, abiti, oggetti d’uso e di cura del sé, Corpi moderni racconta il corpo attraverso le cose. Si parla del corpo nella vita, avvicinando i lettori a questioni che dominano le scienze, le arti e i miti di oggi come di allora: la natura e il futuro dell’umanità, la sessualità e la riproduzione, la bellezza e l’invecchiamento, i confini dell’umano, la rappresentazione e l’identità.
Palladio designer. Camini, lavamani e vere da pozzo
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2025
pagine: 212
Andrea Palladio è universalmente noto per le sue architetture, ma in pochi sanno che al loro interno progettò anche manufatti più piccoli: camini, lavamani, acquai, vere da pozzo e persino un armadio per un collezionista di monete. Questo particolare ambito della sua produzione copre l’intero territorio del Veneto, dalle residenze patrizie e monastiche di Verona e del Veronese, ai palazzi di Vicenza, passando per le ville nel Vicentino, Padovano, Rodigiano, Trevigiano e Veneziano. Di fatto Palladio inventò un nuovo tipo di camino architettonico, per certi versi astratto, che guardava anche ai modelli della Roma di Raffaello e Giulio Romano. Al lettore si offre una sorta di catalogo dei camini palladiani, delle vere da pozzo e dei lavamani, con tavole di disegni accuratamente quotati. Nella ricerca ci si è avvalsi sia dei numerosi disegni palladiani oggi conservati a Londra, sia delle nuove tecnologie di rilievo – in particolare la fotogrammetria da smartphone – tanto semplificate quanto precise. Ciò ha consentito in maniera sinergica di riconoscere delle costanti nella composizione dei diversi camini e di fare una luce definitiva su questa attività di Palladio come designer delle piccole cose dell’abitare, e non solo dei portici con colonne.
Raffaello nato architetto
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2023
pagine: 240
Non tutti sanno che Raffaello è stato anche un grandissimo architetto con il suo più autentico seguace, Andrea Palladio, uno dei più influenti architetti del Rinascimento. Attraverso la celebre lettera a papa Leone X (scritta con l'amico Baldassarre Castiglione) e grazie ai suoi edifici e progetti, Raffaello trasformò il disegno d'architettura, lo studio dell'antico e le forme e decorazioni dell'architettura moderna. La mostra indagherà la complessa relazione fra lo studio dell'architettura romana antica e la progettazione di edifici moderni in Raffaello e Palladio, nonché il recupero, da parte di entrambi, di tecniche costruttive e modelli decorativi del passato in un momento in cui l'arte e l'architettura veneta sono investite dall'impatto rivoluzionario di Raffaello e Michelangelo, che scardina le scuole regionali proponendo un linguaggio nuovo, di portata nazionale, e che trionferà in tutta Europa nei secoli successivi. Il volume raccoglie gli esiti delle nuove ricerche sulle architetture costruite e dipinte di Raffaello e sugli effetti che esse ebbero sull'opera di Palladio in un momento cruciale del Rinascimento in cui i modelli del classicismo romano arrivano nel Veneto rivoluzionandone il gusto. In particolare il volume, che prevede contributi dei curatori e di tutti gli specialisti che hanno partecipato al gruppo di lavoro, vedrà per la prima volta pubblicate le ricostruzioni dei progetti perduti di Raffaello. Alcuni contibuti sono tradotti da Ilaria Abbondandolo e Maria Beltramini.
Palladio architettura e impresa nella Vicenza del Rinascimento. Ediz. inglese
Guido Beltramini, Edoardo Demo
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 128
Palladio voleva davvero “cambiare” il mondo nel modo in cui avrebbe voluto farlo un sanculotto francese o un bolscevico russo? Certamente no, ma quello che viene sviluppato in modo originale in queste pagine, è dimostrare come Palladio innanzitutto aveva, nel suo lavoro, un orizzonte di trasformazione radicale attraverso quella che definisce una “usanza nova”. Egli stesso scrive, parlando dei propri committenti: «appresso coloro, che […] conoscono quanto sia difficil cosa lo introdurre una usanza nuova, massimamente di fabricare, […] io sarò tenuto molto aventurato, havendo ritrovato gentil’huomini di così nobile, e generoso animo, et eccellente giudicio, c’habbiano creduto alle mie ragioni, e si siano partiti da quella invecchiata usanza di fabricare senza gratia, e senza bellezza alcuna». Tale visione di trasformazione non fu un afflato utopico o letterario, ma una pratica concreta che punteggiò la carriera di Palladio, legata alla specificità della sua terra natia: la Repubblica di Venezia. Palladio ha fatto parte per tutta la vita di quelli che Howard Burns in una conferenza ha felicemente definito kitchen cabinets: vale a dire gruppi interclassisti e informali composti da tecnici (ingegneri idraulici, militari, architetti...) che lavorano insieme a un disegno collettivo accanto a politici in carica. Di questo ci sono abbondanti tracce e questo volume ne traccia un inedito resoconto: naturalmente non i verbali delle riunioni, ma una serie di indizi e riferimenti incrociati in documenti notarili, dedicatorie di libri e altri contesti, anche al di fuori dell’architettura.
Palladio architettura e impresa nella Vicenza del Rinascimento
Guido Beltramini, Edoardo Demo
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 128
Palladio voleva davvero “cambiare” il mondo nel modo in cui avrebbe voluto farlo un sanculotto francese o un bolscevico russo? Certamente no, ma quello che viene sviluppato in modo originale in queste pagine, è dimostrare come Palladio innanzitutto aveva, nel suo lavoro, un orizzonte di trasformazione radicale attraverso quella che definisce una “usanza nova”. Egli stesso scrive, parlando dei propri committenti: «appresso coloro, che […] conoscono quanto sia difficil cosa lo introdurre una usanza nuova, massimamente di fabricare, […] io sarò tenuto molto aventurato, havendo ritrovato gentil’huomini di così nobile, e generoso animo, et eccellente giudicio, c’habbiano creduto alle mie ragioni, e si siano partiti da quella invecchiata usanza di fabricare senza gratia, e senza bellezza alcuna». Tale visione di trasformazione non fu un afflato utopico o letterario, ma una pratica concreta che punteggiò la carriera di Palladio, legata alla specificità della sua terra natia: la Repubblica di Venezia. Palladio ha fatto parte per tutta la vita di quelli che Howard Burns in una conferenza ha felicemente definito kitchen cabinets: vale a dire gruppi interclassisti e informali composti da tecnici (ingegneri idraulici, militari, architetti...) che lavorano insieme a un disegno collettivo accanto a politici in carica. Di questo ci sono abbondanti tracce e questo volume ne traccia un inedito resoconto: naturalmente non i verbali delle riunioni, ma una serie di indizi e riferimenti incrociati in documenti notarili, dedicatorie di libri e altri contesti, anche al di fuori dell’architettura.
La fabbrica del Rinascimento. Creatività, produzione e mercato a Vicenza
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 336
Quanto valevano un dipinto o una scultura rispetto a un arazzo o a un oggetto di uso comune? Un artista era libero nella sua creazione? Quali erano i suoi rapporti con il committente? Quali erano le sue fonti di ispirazione? Insomma, come prendeva forma un capolavoro? La storia economica dà risposte sorprendenti rispetto alla sensibilità di oggi: il Ritratto di due cani di Jacopo Bassano, conservato al Louvre, vale la metà di un paio di guanti “da signore” e quasi mille volte di più valgono gli splendidi cristalli incisi di Valerio Belli, dei Musei Vaticani. La pittura è al fondo della scala dell’arte, ben meno costosa dei ritratti in marmo o degli arazzi, mentre la rarità delle opere antiche moltiplica il loro valore. I curatori ci raccontano cinquant’anni di vita artistica nella terraferma veneta, dal 1550 alla fine del secolo, con uno sguardo particolare su Vicenza, i suoi artisti Andrea Palladio e Jacopo Bassano, Alessandro Vittoria e Paolo Veronese. È un momento in cui l’arte veneta è investita dall’impatto rivoluzionario di Raffaello e Michelangelo, che scardinano le scuole regionali proponendo un linguaggio nuovo, che trionferà in tutta Europa nei secoli successivi. È il linguaggio del Rinascimento italiano, la “maniera” di Giorgio Vasari. Il cambiamento è repentino e coinvolge committenti e artisti. Gli artisti diventano più visibili nella società e scalano i ranghi sociali. Di arte si parla non più solo in ristrette cerchie di specialisti ma in libri che hanno circolazione presso un pubblico più vasto di amatori e collezionisti. Le discipline si caratterizzano sempre di più e le botteghe si strutturano con modalità di produzione sempre più efficaci al fine di aumentare la produzione di opere. Nasce il “mercato dell’arte”.
Madama
Stefano Graziani, Kersten Geers, Guido Beltramini
Libro: Libro in brossura
editore: A+MBookstore
anno edizione: 2021
pagine: 48
Un progetto fotografico su Villa Madama a Roma (1520). Questo progetto, la cui costruzione si è interrotta con la morte di Raffaello, oggi è sede di rappresentanza della presidenza del consiglio dei ministri. Questo libro è stato pensato assieme all'atelier di Kersten Geers all'accademia di architettura di Mendrisio e colma un vuoto nell' iconografica di questo progetto di Raffaello.
Palladio, Bassano e il ponte. Invenzione, storia, mito
Libro: Libro rilegato
editore: SAGEP
anno edizione: 2021
pagine: 224
A differenza della maggior parte degli architetti cinquecenteschi, Palladio è un architetto di ponti: ponti di pietra, di legno e di carta... Questi ultimi sono senza dubbio quelli che avranno un impatto più marcato sulla cultura figurativa dei secoli successivi: pubblicati sulle pagine dei Quattro Libri, il trattato edito a Venezia nel 1570, diventeranno i protagonisti dei sogni degli artisti del Settecento. Algarotti chiederà a Canaletto di fargli vedere il ponte di Rialto come lo aveva pensato Palladio, ma anche Bellotto, Carlevarijs e Piranesi faranno dei ponti uno dei soggetti privilegiati delle loro vedute. Il catalogo, a corredo della mostra che celebra la conclusione del lungo restauro, racconta il mito del ponte, ma contemporaneamente parla di un ponte concreto e reale da 500 anni, il ponte di Bassano, disegnato da Palladio, distrutto e ricostruito più volte in un’epopea che dal Settecento del Ferracina giunge al presente del Ponte degli Alpini. Il piano narrativo del catalogo si snoda a partire da disegni originali di Palladio, libri cinquecenteschi, mappe antiche, dipinti del Settecento, fotografie di fine Ottocento, modelli di studio contemporanei.
The Palazzo Montano Barbarano
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Andrea Palladio
anno edizione: 2013
Palladio from a to Z. Some figures
Guido Beltramini, Maddalena Scimeni
Libro: Copertina morbida
editore: Centro Studi Andrea Palladio
anno edizione: 2012
Palladio privato
Guido Beltramini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2008
pagine: 106
Di Andrea Palladio, il più famoso architetto della storia pensiamo di sapere tutto: non è vero. O meglio sappiamo moltissimo delle sue opere, ma ben poco di lui come uomo. Era affabile o arrogante? Era ricco? Aveva figli che dopo di lui continuarono la sua bottega? Più in generale, qual è il segreto di quest'uomo, nato umile scalpellino e diventato l'epicentro di una rivoluzione architettonica che ha cambiato il volto dell'Europa? Sulla base di una puntuale ricerca in archivio e in biblioteca, un libro racconta il Palladio privato: i suoi sogni e le sue delusioni, i suoi affetti e i suoi fallimenti, i lutti e le gioie familiari. Con un ultimo giallo: dove è stato sepolto il corpo del grande architetto?
Palazzo Thiene a Vicenza
Fernando Rigon, Guido Beltramini, Howard Burns
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2008
pagine: 320
Pubblicato in occasione del cinquecentenario di Andrea Palladio (1508-1580), questo volume è dedicato a palazzo Thiene, opera somma del grande architetto vicentino, definita da Antonio Paolucci un'"antologia paradigmatica del Rinascimento" e "una rosa dei venti" che insieme guarda alla Roma di Raffaello, alla Mantova di Giulio Romano, a Fontainebleau e a Venezia, e alla Firenze di Michelangelo. Il volume, cui hanno contribuito alcuni tra i maggiori ricercatori internazionali oggi impegnati sul fronte degli studi palladiani, risulta un documento di eccezionale portata scientifica e culturale. Esso parte dall'indagine sui fondi archivistici della casata dei Thiene e dai testi di architettura del Cinquecento, e arriva fino alle più recenti scoperte legate all'integrale restauro, condotto nell'ultimo decennio, sull'edificio e i suoi apparati decorativi. Dalle pagine di questo libro emerge in tutta la sua grandiosa unicità della dimora che affascinò Inigo Jones e che già l'estimo vicentino del 1563-1564 definiva "la più bella e adornata che sia in la magnifica città di Vicenza". L'opus magnum che non vide mai la conclusione, costruito per i più ricchi fra i nobili vicentini, monumento al rango e alla potenza di una famiglia imparentata con i Gonzaga di Mantova e in relazione con la corona di Francia, rimase per secoli un modello ammirato e replicato.