Libri di Guillaume Apollinaire
I pittori cubisti. Meditazioni estetiche
Guillaume Apollinaire
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2020
pagine: 78
"È ad Apollinaire che spetterà il posto più eminente fra i critici del cubismo, e il libro che presentiamo al pubblico italiano ne è la più limpida testimonianza. Del tutto consapevoli che non tutte le affermazioni dello scrittore trovarono conferma negli sviluppi successivi della tendenza propugnata, crediamo opportuno pubblicarlo nella sua integrità originaria, come documento di un'epoca ricca di esperienze e di vive passioni. Il poeta dimostra infatti, col linguaggio che gli è proprio, che a due bisogni risponde l'arte figurativa moderna: il primo consiste nel sottomettere la natura alle virtù plastiche, alla purezza e all'unità; il secondo vuole che la pittura sia riportata in una realtà indipendente dal fenomeno visivo naturalistico. A questo si aggiunga che il cubismo si dichiarò subito contro le incontrollate passioni ed ogni ideologia romantica volendo che la fantasia dell'artista fosse dedotta con consapevole coscienza. All'empirismo artistico Apollinaire oppone lo spirito creatore di una dialettica che tende a continuare la grande linea classica senza il concorso delle vecchie abusate formule." (dallo scritto di Carlo Carrà)
Le undicimila verghe
Guillaume Apollinaire
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 142
Pubblicato clandestinamente nel 1906, scritto da uno dei massimi poeti francesi del Novecento, il romanzo è la storia, scatenata, di un “viaggio erotico” e, allo stesso tempo, una grottesca parodia dei romanzi erotici popolari che si svolgevano su treni, a bordo di transatlantici, in località climatiche e che avevano per protagonisti principi, conti e nobili russi. Un libro scandaloso per l’efferatezza dei fatti raccontati ma al contempo colto, dove non è difficile scorgervi l’influenza della letteratura libertina settecentesca, con De Sade in testa, il grande maestro nascosto, a detta di Mario Praz, di tutta la letteratura popolare europea fino al Decadentismo.
Ti amerò di un amore nuovo. Lettere a Lou
Guillaume Apollinaire
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2016
pagine: 128
Una sinfonia di baci, granate, addii: di grande amore. Nelle lettere del più rivoluzionario poeta francese del Novecento alla sua Lou si ascoltano le dolci armonie dell'innamoramento, le stridenti dissonanze delle incomprensioni, l'ammaliante melodia del desiderio. Un grande epistolario amoroso con in sottofondo i clamori metallici e sempre più incombenti della Grande Guerra.
Da calligrammes. Poèmes de la paix et de la guerre, 1913-1916
Guillaume Apollinaire
Libro: Libro in brossura
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2016
pagine: 144
Poesie per Lou e altri versi d'amore
Guillaume Apollinaire
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2017
pagine: 137
Nato a Roma nel 1880 e scomparso precocemente nel 1918 a causa dell'influenza "spagnola" che lo aveva trovato già debilitato in seguito alle ferite riportate in guerra, Guillaume Apollinaire è stato uno dei protagonisti assoluti della poesia della sua epoca. Maestro indiscusso delle avanguardie del primo Novecento, anche nella sua poesia perseguì gli ideali delle nuove estetiche. Tuttavia sarebbe improprio e fuorviarnte limitare la sua opera a questa, pur fondamentale, ricerca espressiva. Apollinaire, in realtà, fu anche un poeta ben consapevole della tradizione letteraria; la sua adesione ai motivi di una modernità che appariva sempre più dirompente - e che avrebbe trovato nei suoi “Calligrammes” (1913-1916, apparsi nel 1918) una delle opere esemplari della nuova poesia - non gli impedì di continuare a coltivare il senso profondissimo della parola, che già si ritrova nei suoi esordi poetici (dal “Bestiario” a “Alcools”), un lascito della grande poesia simbolista che lo aveva preceduto. Apollinaire fu anche un grande poeta d'amore, nel senso più profondo del termine; nella sua poesia, l'amore più carnale e l'amore spirituale si fondono in modo originale, dando vita ad alcune delle più belle poesie d'amore del Novecento. Colpisce, in particolare, come ben chiarisce Fabio Scotto nella sua prefazione, «la sovrapposizione del tema amoroso con il tema bellico»: la fascinazione esercitata da quest'ultimo sul poeta francese, alla pari di diversi altri scrittori dell'epoca alle prese con il primo immane conflitto mondiale, è tanto forte da penetrare nella lingua stessa della poesia, «materiale poetico al servizio dell'amore e della mitologia personale del poeta» (Claude Debon).
Le undicimila verghe
Guillaume Apollinaire
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 128
Scritto da uno dei massimi poeti francesi del Novecento, Guillaume Apollinaire, e pubblicato clandestinamente nel 1906, il romanzo è la storia scatenata di un "viaggio erotico" di un principe rumeno da Bucarest a Parigi, poi in tutta Europa e infine a Port Arthur in Cina. Il vagabondaggio del protagonista è puntellato da scene estremamente crude, in cui trovano modo di essere rappresentate preferenze di ogni tipo: saffiche, sadomaso, feticiste... Un grande libro erotico della prima metà del Novecento che è anche una voluta parodia dei romanzi erotici popolari dell'epoca, sempre ambientati su treni, a bordo di transatlantici, in esclusive località climatiche e che avevano per protagonisti principi, conti e nobili russi. Certamente scandaloso per l'efferatezza delle scene descritte, dove non è certo difficile scorgere l'influenza della letteratura libertina settecentesca, con de Sade in testa - grande maestro nascosto della letteratura popolare europea fino al decadentismo -, questo libro resta a buon diritto uno dei più importanti della letteratura erotica mondiale.
Canzoni per le sirene. Testo francese a fronte
Guillaume Apollinaire
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 200
Tra canto aperto e ricca opacità del reale, tra amore e disamore, tra sperimentazione e legame forte con la tradizione della lirica francese si realizza l'opera di un grande autore della poesia del Novecento, Guillaume Apollinaire. Scomparso appena trentottenne, sempre amato dai suoi lettori, è stato molto amato anche dai poeti, come dimostra questa antologia, che raccoglie traduzioni di tre di loro, appunto, appartenenti a generazioni diverse, ma legati da un solidissimo filo conduttore letterario: Vittorio Sereni, Giovanni Raboni, Maurizio Cucchi. Ognuno è qui presente con le proprie predilezioni dall'opera di Apollinaire, e dunque con scelte tratte da uno scenario aperto, apertissimo, che include la sintesi magistrale e la grazia sottile dei disegni del 'Bestiario' per arrivare ai componimenti più vasti e articolati, poematici e prosastici come 'Zona' o 'Vendemmiaio', muovendo dall'acutezza esemplare del 'Pont Mirabeau' o dei 'Colchici' fino ai capitoli della malinconia amorosa del 'Canto del malamato'. Un secolo, dunque, è trascorso dalla scomparsa dell'autore, ma l'emozionante freschezza della sua poesia, così variamente estrosa nel suo compiersi, ci arriva con quell'intatta e incantevole perfezione che è solo dei grandi.
Aneddoti 1911-1918
Guillaume Apollinaire
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 224
La frenetica, eccentrica vita letteraria e artistica della Parigi d’inizio Novecento, nelle cronache che Guillaume Apollinaire scrisse dall’aprile 1911 al novembre 1918 per il Mercure de France, rivista della prestigiosa casa editrice dove pubblicò i suoi libri. Interprete delle avanguardie – cubismo, futurismo, orfismo, dada – e dell’arte negra, scopritore dell’opera di Sade, innovatore della poesia, in questi suoi "Aneddoti", sempre pervasi di fantasia e di sottile umorismo, passano le maggiori figure delle nuove ricerche. E accanto a loro, personaggi curiosi, bizzarri, irregolari, sognatori, disperati. Lo scenario si sposta poi sul fronte della Grande Guerra a cui Apollinaire partecipò da volontario, rimanendo ferito. L’ultima nota, scritta pochi giorni prima che la “febbre spagnola” lo uccidesse, è un elogio della “divina poesia”.
L'eresiarca & c.
Guillaume Apollinaire
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2011
pagine: 149
Pubblicato nel 1910, "L'Eresiarca & C." raccoglie sedici racconti fantastici, accomunati dal gusto della parodia ironica, dal gioco letterario sul vero e sul falso, dall'erudizione bizzarra. Diversi per soggetto, atmosfera e tono, i racconti abbracciano tutti il tema religioso: da Praga, dove un passante si rivela essere "l'Ebreo errante", fino a Roma, i cui santuari sono scossi da divertiti dibattiti teologici e minacce di sacrilegio e impostura. Influenzata da Hoffmann e Poe, la prosa de L'Eresiarca & C. guida l'opera di Apollinaire oltre le soglie della modernità.