Libri di Harald Weinrich
Mnemosyne. Saggi per una teoria letteraria della memoria
Harald Weinrich
Libro: Copertina morbida
editore: Diogene Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 135
Lete. Arte e critica dell'oblio
Harald Weinrich
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 328
La storia degli individui come delle società procede in un intreccio di memoria e oblio dove l'una non sta senza l'altro. Rileggendo i grandi monumenti della letteratura e del pensiero occidentale, Weinrich ricostruisce modi e significati del dimenticare in un originale percorso che parte dall'Ulisse omerico e attraverso Ovidio e Dante, Agostino e Casanova, Goethe e Nietzsche, Freud e gli autori testimoni della Shoah giunge al mondo d'oggi: un mondo smemorato, capace di creare e distruggere informazioni con altrettanta rapidità. E forse questo flusso di informazioni non è che un affluente del Lete, il fiume dell'oblio.
Piccole storie sul bene e sul male
Harald Weinrich
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2009
pagine: 121
II mito racconta che Zeus donò alla prima donna, la bellissima Pandora, un vaso raccomandandole di non aprirlo. Contravvenendo per curiosità al monito del dio, la giovane ne sollevò il coperchio. E fu così che da lì tutti i mali e tutti i beni del mondo si riversarono sul genere umano. Nella traccia del racconto mitologico, Harald Weinrich ripete adesso il gesto di Pandora, lasciando che dal deposito delle sue letture si diffondano nove piccole storie sul bene e sul male nella cornice della letteratura di tutti i tempi. Vi si parla di sogni che durano più della realtà, della vera storia della scritta INRI sulla santa croce, di ospiti che diventano nemici, di un diavolo "civilizzato", di mali fisici morali metafisici e di molto altro ancora.
La lingua bugiarda. Possono le parole nascondere i pensieri?
Harald Weinrich
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 128
Possono le parole nascondere i pensieri? È da questo interrogativo che Weinrich parte per indagare il rapporto di adeguatezza che sempre si pone fra il linguaggio e il pensiero. La sua risposta è un'arringa contro una diffusa tradizione pessimistica e in difesa della "verità della lingua", in difesa dell'innocenza delle singole parole. E via via che la sua argomentazione procede, si scopre una fitta trama di rapporti che lega questo discorso alla filosofia e alla teologia classiche, alla retorica, alla critica letteraria. Con la raffinatezza di stile e l'ironia che gli sono consuete, l'autore si muove fra Shakespeare e Goldoni, Platone e Wittgenstein, Hitler e Eichmann per approdare infine alla conclusione che no, le parole non mentono: i segni linguistici sono fatti sia per il bene che per il male, e dunque l'inganno non è nella lingua, ma sempre nell'uso che se ne fa.
Il tempo stringe. Arte ed economia della vita a termine
Harald Weinrich
Libro: Libro rilegato
editore: Il Mulino
anno edizione: 2006
pagine: 258
Se è vero che l'uomo vive sempre più a lungo, è anche vero che il tempo si fa sempre più ristretto. Che cosa innesca questo meccanismo perverso? A tale interrogativo l'autore dà una pluralità di risposte tratte dalla mitologia (dove Crono, il tempo, divora i propri figli), dalla storia, dall'economia ("il tempo è denaro") e dalla filosofia ("la vita è lunga abbastanza", afferma Seneca). Ma a parlare sono soprattutto gli autori di ogni epoca letteraria: Omero, Dante, Shakespeare, Goethe nonché, più vicini, Garcia Marquez e Tabucchi. Ne risulta una storia culturale dell'esistenza "a termine", che il lettore potrà leggere concedendosi, infine, un tempo adeguatamente lungo.
Vie della cultura linguistica
Harald Weinrich
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1989
pagine: 298
Tempo testo memoria. Saggi sulla lingua tedesca
Harald Weinrich
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2009
pagine: 102
Pubblicati in un lungo arco di tempo, che va dal 1964 "(Per un'estetica della lingua tedesca") al 2006 "(Il tempo dei testi o il tempo nei testi?"), i saggi di Harald Weinrich offrono un vasto panorama di problemi riguardanti la lingua e la cultura linguistica del tedesco. Affrontano sia tematiche prettamente grammaticali, come il sistema delle forme attive e passive del verbo ("Per una teoria non-aristotelica della diatesi attivo-passivo") che problemi volti a integrare la prospettiva grammaticale e testuale ("Linguistica del testo: a proposito della sintassi dell'articolo nella lingua tedesca", "Il tedesco: una lingua a parentesi"). Altri saggi relativi alla pragmatica e alla storia della comunicazione ("Essere cortesi vuol dire mentire", "Esiste una verità dei dizionari?", "Il futuro della lingua tedesca" completano l'orizzonte scientifico rispecchiando la pluralità degli interessi di Weinrich, incline a costruire stimolanti connessioni fra la lingua e la cultura di appartenenza.
Tempus. Le funzioni dei tempi nel testo
Harald Weinrich
Libro: Copertina rigida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2004
pagine: 300
"Tempus" è uno dei testi fondativi della linguistica testuale, che proprio con questo libro ha acquisito spessore metodologico e statuto disciplinare. L'attenzione portata alle forme linguistiche temporali e la ormai nota distinzione tra "mondo commentato" e "mondo narrato" hanno dischiuso molteplici vie alla ricerca letteraria. Lungi dall'essere la proiezione del flusso lineare del tempo reale, traiettoria che va dal passato al futuro attraverso il presente, le forme temporali sono infatti espressione di un atteggiamento comunicativo che non ha nulla in comune con il tempo dei nostri orologi.
Lete. Arte e critica dell'oblio
Harald Weinrich
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1999
pagine: 336
Il tema del dimenticare e del suo contrario è più che mai un tema d'attualità in una civiltà smemorata e pur avida di memoria come la nostra. La storia degli individui come delle società procede in un intreccio di memoria e oblio dove l'una non sta senza l'altro. Ma se la memoria è oggetto di riflessioni e studi, lo stesso non può dirsi dell'oblio. Con questo libro Weinrich ha inteso presentare una storia culturale dell'oblio, un'ambiziosa panoramica dall'alba della civiltà, ai giorni nostri.