Libri di Helle Busacca
Racconti di un mondo perduto
Helle Busacca
Libro: Libro in brossura
editore: Giambra Editori
anno edizione: 2020
pagine: 168
I “Racconti di un mondo perduto” sono una raccolta autobiografica dei ricordi della poetessa sampietrina. È un viaggio nella memoria, in quel luogo immaginario in cui ognuno di noi conserva le cose belle e quelle brutte, che inevitabilmente segnano l'animo e il nostro cammino. La maggior parte di questi racconti rievocano l'infanzia e l'adolescenza trascorsi in Sicilia, appaiono le figure più care, i nonni e le adorate zie, racchiusi nel “cerchio magico della favola” .
Diario epistolare a Corrado Pavolini
Helle Busacca
Libro
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2014
pagine: 170
Vulcano, 1964. Dopo un incontro a Cortona, la poetessa e scrittrice messinese Helle Busacca intraprende la stesura di un "Diario epistolare dedicato a Corrado Pavolini", noto intellettuale e regista di origini toscane di cui è innamorata da più di vent'anni. Ciò a cui dà vita attraverso le pagine sinora inedite dedicate a una "storia senza storia" è un incandescente teatro del sé, in cui drammatizzazione dell'esperienza personale, elaborazione autorappresentativa ed espressione di un'interiorità viva e inquieta si fondono in un amalgama dai caratteri fortemente ibridi, veicolato da una dirompente forza comunicativa. Mentre l'interlocutore disperatamente inseguito si fa sempre più evanescente e irraggiungibile emerge inconfondibile, fra confessione e rivendicazione, la voce di una moderna eroina tragica.
I quanti del suicidio
Helle Busacca
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 376
Nell'estate del 1965 Aldo Busacca, scienziato e ingegnere tessile di fama internazionale, si toglie la vita. Nel giro di pochi anni, la sorella Helle, insegnante e scrittrice nota ai più grandi letterati e critici del tempo, tesse con i fili della speranza e del dolore un ampio intreccio di componimenti poetici in cui descrive quanto avvenuto nella propria coscienza sconvolta. L'elaborazione di un lutto privato, con tutte le onde emozionali che da esso promanano - dalla rabbia alla maledizione, dall'amore alla consolazione, dalla nostalgia alla speranza -, diventa uno straordinario poema postmoderno, colmo ora di sdegnata critica sociale ora di pietà e sentimento. La denuncia della violenza del sistema accademico e lavorativo, ma anche la chiara coscienza della possibilità di rigenerazione dell'umanità prendendo slancio dai suoi elementi più puri: un messaggio rivolto ai giovani e al futuro, che a partire da un fatto apparentemente isolato diviene motivo di revisione sociale e canto universale di fraternità.