Libri di Igor Esposito
La memoria gatta
Igor Esposito
Libro: Copertina morbida
editore: Magmata
anno edizione: 2020
pagine: 80
"Amo il diverso perché non è mai uguale al mio sale. Amo chi sa ascoltare l'oscurità del male e senza l'elettrica luce della sera amo scavare dentro il mio, il tuo, il nostro buio. Amo chi scrisse: amo d'un amore immutabile e fedele. Amo dissipare il verbo amare, amo giocare e più infinitamente guardare il mare." Prefazione di Elio Pecora. Con una lettera di Laura Betti.
Teatro. Radio Argo; Le sorelle A; Orlando saltato; El delantero assassino
Igor Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2024
pagine: 96
Nei testi di Igor Esposito, come scrive Matteo Palumbo, si invera un’idea di teatro civile e morale. In questa raccolta, in cui si alternano raffinati registri linguistici e mirabili invenzioni drammaturgiche, quale sia l’ambientazione (dall’antica Grecia al medioevo epico-cavalleresco), si mettono in realtà in scena il mondo contemporaneo e i suoi mostri, una sostanza dolorosa, violenta, cupa dell’esistenza, che viene esasperata fino al punto in cui i conflitti esplodono e sopravvivono le macerie di un mondo empio e malato. Come segnala la critica Sara Chiappori su «la Repubblica», leggendo i testi di Esposito siamo di fronte a «una lingua teatrale formidabile, scolpita nella materia poetica di un dire che ha l’immediatezza del linguaggio parlato senza naturalismi spiccioli. Una lingua in ebollizione, precisa, immaginifica, modulata su ogni personaggio come una veste mitica declinata al contemporaneo».
La tua lingua è una luna calda. Antologia poetica. Testo spagnolo a fronte
Bruno Montané Krebs
Libro: Libro in brossura
editore: Magmata
anno edizione: 2024
pagine: 108
Considerato uno dei migliori poeti cileni viventi, nato a Valparaiso nel 1957, ha vissuto a Città del Messico dal 1974 al 1976, dove fonda, insieme ai suoi due grandi amici Roberto Bolano e Mario Santiago, il movimento poetico Infrarealismo. Arriva a Barcellona nel 1976, città dove ancora risiede. Nella metropoli catalana ha fondato, insieme ad Ana Maria Chagra, Ediciones Sin Fin, casa editrice che offre oggi il miglior catalogo di poesia infrarealista. Col nome di Felipe Muller incarna uno dei personaggi del capolavoro di Roberto Bolano I detective selvaggi .
L'azzardo
Igor Esposito, Peppino Mazzotta
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 240
Leandro è un uomo che ha talento e passione: è abilissimo con il pennello e ama copiare i grandi capolavori del passato. Forse tutto era cominciato quando da bambino contemplava, insieme alla madre, i dipinti della Galleria Borghese, dove il padre faceva il vigilante. Era stato allora che, sfogliando un catalogo d’arte, nel Miracolo dello schiavo del Tintoretto gli era parso di veder calare dal cielo il suo idolo romanista Roberto Pruzzo, con tanto di mantello giallo e veste rossa. Ma soprattutto, già a quell’epoca, si era convinto che ogni forma di Bellezza fosse ormai stata dipinta e che quindi a lui non spettasse altro che riprodurre le opere degli antichi maestri. Questo compito diventa un mestiere quando Leandro, trasferitosi a Mantova, si guadagna da vivere facendo il copista di capolavori. Nel contempo si lascia travolgere da un’altra ossessione, le scommesse calcistiche, e inizia a condividere il proprio vizio con un’allegra brigata di personaggi strampalati. Tutti hanno un soprannome che evoca i rispettivi talenti – il Boccaccio, Marlon Brando, il Vesuvio, Tacito, il Negro, Maometto –, mentre Leandro viene chiamato il Profeta, per la sua straordinaria capacità di prevedere i risultati. Ma, con l’azzardo, il rischio è sempre dietro l’angolo e si può finire in acque pericolose. Per fortuna, Leandro, ancor più che Profeta, è falsario... Coppia creativa nel teatro, Peppino Mazzotta e Igor Esposito esordiscono con questo romanzo, una commedia noir fra scommesse e furti d’arte, nella quale scavano a fondo nei comportamenti e nelle debolezze umane. Con una prosa originale e punteggiata di colpi di scena, regalano ai lettori pagine trascinanti e, insieme, uno spaccato della vita della provincia italiana, fra vizi, meschinità ma anche insospettabili risorse e potenzialità di riscatto.
Aida. Il grande circo dell'aldilà
Roberta Torre, Igor Esposito
Libro: Copertina morbida
editore: Glifo
anno edizione: 2014
pagine: 104
Questa riscrittura contemporanea dell'Aida di Verdi è un viaggio immaginario in cui si fondono il tragico e il favoloso, si mescolano prosa e canzoni, musical, chanson e fiaba. L'Aida ora è un circo, un cerchio claustrofobico e traboccante d'ansia dove tutti i personaggi rimangono prigionieri e vittime della propria, isterica solitudine. L'amore si racconta come un fiume in piena, unica certezza per tutti i personaggi. Tutto scricchiola, nessuno è sicuro, tutti avanzano con incedere incerto. Ognuno si aggrappa a ciò che può per non essere travolto: Radamès alla sua lingua immaginaria, grammelot che mescola echi di poemi cavallereschi e turpiloquio, Amneris al suo incedere incerto e fragile, Aida al circo che si porta dentro pieno di scheletri e di clown crudeli, il Domatore alle bestie dissidenti, volpi egiziane di uno stato dissoluto, eco di una grandezza da tempo tramutata in menzogna.