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Libri di Irene Blundo

Giallo antartide

Irene Blundo

Libro

editore: C&P Adver Effigi

anno edizione: 2023

pagine: 116

12,00 11,40

Mare di conchiglia

Mare di conchiglia

Irene Blundo

Libro: Libro in brossura

editore: Laurum

anno edizione: 2019

pagine: 112

“Dagli album dei ricordi spunta fuori quella foto che mi fa tanto ridere. Con tenerezza. Avrò avuto quattro anni e sto impettita a guardare il mare, sugli scogli di Punta Secca. Ai piedi due zoccoli enormi per me, che bello da bimbe infilarsi le scarpe della mamma. Ho il viso imbronciato e il corpo proteso verso il blu, in attesa. Esistono convinzioni che ci appartengono senza conoscerne l’origine. Non sapevo quando avrei trovato l’amore. Sapevo, però, che sarei stata Penelope.” (L'autrice)
14,00

Grosseto nel fango. 50 anni dall'alluvione dei dimenticati

Grosseto nel fango. 50 anni dall'alluvione dei dimenticati

Irene Blundo

Libro: Libro rilegato

editore: Laurum

anno edizione: 2016

pagine: 64

5,00

L'alambicco e la bambina

L'alambicco e la bambina

Irene Blundo

Libro: Copertina rigida

editore: Laurum

anno edizione: 2016

pagine: 64

È un borgo piccolo ma è il regno delle grappe. Per arrivare ad Aratrice, in Maremma, si entra nel bosco. Come d'incanto, dalla facciata di un antico casale, si spalancano le porte della distilleria Nannoni. È qui che Priscilla Occhipinti, fin da bambina incuriosita dal fascino degli alambicchi, ha imparato i segreti del mestiere dal suo maestro Gioacchino. Per poi diventare una imprenditrice di successo, una donna maestro distillatore conosciuta in tutto il mondo.
5,00

Bianciardi d'essai. La «vita agra» di Luciano Bianciardi a Grosseto raccontata da Isaia Vitali, Mario Dondero, Maria Jatosti

Bianciardi d'essai. La «vita agra» di Luciano Bianciardi a Grosseto raccontata da Isaia Vitali, Mario Dondero, Maria Jatosti

Irene Blundo

Libro: Copertina morbida

editore: Stampa Alternativa

anno edizione: 2015

pagine: 61

Luciano Bianciardi e Aladino Vitali, quasi trentenni, e il venticinquenne Isaia Vitali dettero vita al circolo del cinema negli anni Cinquanta. Quella passione li teneva legati, forte. I tre "spatentati" credevano nelle potenzialità del mondo di provincia per imprimere un cambiamento nella società. "Mi faceva quasi rabbia quel suo bel parlare. Quando la domenica mattina Luciano raccontava i registi e i film a una trentina di soci del nostro cineclub, mentre camminava per la platea con le mani in tasca, mi faceva quasi rabbia. La sua proprietà di linguaggio incantava. A vederlo così disinvolto sembrava che quei registi, quei film, visti insieme con me e Aladino il venerdì notte, lui li conoscesse da anni. E la platea di amatori di pellicole d'essai lo ascoltava rapita".
1,00

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