Libri di Irene Rossi

In un bosco sui colli bolognesi viene trovato il cadavere mutilato di una giovane studentessa tedesca. Accanto al corpo, c'è una cartolina del film Il terzo uomo. A occuparsi del caso è il burbero e sarcastico commissario Jo Penna, a capo della Squadra mobile di Bologna, per il quale inizia un incubo che lo riporta indietro di anni, quando lavorava a Cortina. Lì, nello splendido scenario delle Dolomiti, aveva arrestato Mattia Longo, uno psicopatico che aveva ucciso e mutilato tre donne e che, una volta in prigione, si era suicidato. Quell'indagine, lunga e sfiancante, aveva distrutto anche la vita familiare del commissario. Ma se Longo è morto, chi è che sta imitando il suo modus operandi? Tra indizi e false piste, per Jo Penna e la sua squadra inizia una caccia serrata, mentre il killer continua a uccidere. Vincitore del premio gialloluna neronotte 2019 per il miglior romanzo inedito.

In una località delle Dolomiti viene trovato il cadavere di una prostituta, il secondo nel giro di un anno. Ottavio Tesei, poliziotto in pensione, è convinto che i casi siano collegati e inizia a indagare per conto proprio. Anche la vita dell’avvocato Molina viene sconvolta dagli eventi: un’altra prostituta che lui conosceva viene uccisa e inoltre fa la sua presenza il fratello Marco, dal passato poco pulito e dai problemi psichiatrici. I fratelli cercano di rinsaldare il loro legame, nonostante non si vedano da anni, ma Marco ha un comportamento che induce l'avvocato a sospettare che sia coinvolto negli omicidi delle prostitute. Si apre un vortice di eventi drammatici, da cui deve trovare il modo di uscire, se non vuole giocarsi la carriera o peggio.

Mario Rampini, giornalista di nera, si reca in casa di un ispettore in pensione per raccogliere informazioni su un famoso caso di duplice omicidio avvenuto sedici anni prima e di cui il poliziotto si era occupato. Quello che gli interessa conoscere è soprattutto la vicenda dal punto di vista dei risvolti umani e dall’ottica di un uomo delle forze dell’ordine che quella storia, delicata e complessa, l’ha vissuta in prima persona e seguita giorno dopo giorno. L’ex ispettore all’inizio è reticente, ma poi accetta di raccontargli ciò che è accaduto in casa Olivieri, esponenti di spicco della comunità locale. Il giornalista è soddisfatto: adesso conosce bene i protagonisti della vicenda e ha avuto risposta anche alle domande rimaste in sospeso. Immaginiamoci, perciò, la sua sorpresa, quando l’ex poliziotto, mettendo in dubbio l’impalcatura su cui si era retto il processo, fornisce la sua personale versione dei fatti. Chi ci ha visto bene? Al lettore l’ultima parola! Il romanzo si rifà a un episodio di cronaca nera realmente accaduto a Denver, Colorado, nel 1930.

Il cadavere di una giovane donna viene ritrovato sulle rive di un fiume. La scena del crimine è pulita, non ci sono indizi che possano aiutare il commissario Bassani nelle indagini. Poco tempo dopo, un’altra ragazza, Sandra, scompare. La polizia non ha dubbi: il killer ha colpito ancora. Tuttavia, Sandra, dopo giorni di violenze, riesce a scappare. Ha visto in faccia l’assassino e potrebbe testimoniare, ma lo shock subito le ha fatto dimenticare molti dettagli. Fino al giorno in cui non incontra qualcuno che la riporta nell’incubo. E scatta la caccia all’uomo.