Libri di Italo Siddu

Le vicende dei due irlandesi James Connolly (1868-1916) e John Bowen Colthurst (1880-1965). Il primo, di umili origini, si batté per tutta la vita contro la povertà, lo sfruttamento e le disuguaglianze a cui erano soggetti i lavoratori delle campagne e delle fabbriche, legando l’internazionalismo marxista al nazionalismo irlandese in un’unica causa di lotta. Il secondo apparteneva alla ricca borghesia filo-britannica e si dedicò alla carriera nell’esercito, riportando però gravi turbe psichiche delle quali fecero le spese degli uomini innocenti. Due vite parallele e contrastanti che arrivarono a sfiorarsi tragicamente quando, durante la Rivolta di Pasqua del 1916, si trovarono ai lati opposti della barricata. E paradossalmente, ma non troppo, la vita più breve ha conquistato l’eternità che sa dare la Storia.

Dermot O'Hara, figlio dello stalliere di casa Gore-Booth, ha un piano che cambierà il corso della sua e quello della vita degli abitanti di Sligo, in Irlanda: dare la caccia e uccidere l'enorme cinghiale nero che terrorizza la gente del posto e che, secondo suo nonno, vive proprio nelle foreste del Ben Bulben, la montagna che sovrasta Lissadell. Allo stesso tempo, Constance, la giovane figlia dei Gore-Booth, sta prendendo sempre più coscienza del fatto che anche lei vuole scacciare e liberare Sligo e l'Irlanda intera dal suo nemico peggiore: gli inglesi, i cui modi violenti e arroganti, sempre più insopportabili, stanno umiliando e opprimendo i discendenti dell'antico e fiero popolo celta di cui si sente parte. Inevitabilmente, nonostante la loro provenienza sociale così diversa, il cammino dei due giovani si incrocerà ed essi si uniranno nel loro duplice sforzo che scopriranno avere molto in comune.