Libri di Ivan A. Bunin
A proposito di Cechov
Ivan A. Bunin
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2015
pagine: 223
Nel 1952 a Ivan Bunin, ormai confinato in un letto a causa delle pessime condizioni di salute, capitano tra le mani i volumi dell'epistolario di A.P. Cechov, che si andava allora pubblicando in Urss. E quella lettura è per lui come una scossa improvvisa perché gli fa rivivere i momenti di una intensa amicizia - nata nel 1895 e interrotta soltanto dalla morte di Anton Pavlovic nel 1904 -, in cui il vincolo affettivo si fondeva con la venerazione per il talento del maestro. Turbato, commosso, Bunin scopre ora con quale fervida considerazione Cechov parlasse di lui nelle lettere agli amici, e decide di contraccambiare il calore di quei sentimenti scrivendo o dettando alla moglie i suoi ricordi. L'amico è evocato soprattutto nella dimensione quotidiana, alle prese con la malattia, nel rapporto con i suoi cari, assorbito da un ideale artistico assoluto, intento a riflettere sui princìpi etici che devono governare la vita. La sua indole complessa e schiva, eppure sempre benevola, si manifesta attraverso conversazioni, giudizi, impressioni fuggevoli, battute, frammenti di lettere. Ma Bunin si imbatte anche in un'altra sorprendente rivelazione: le memorie della scrittrice Lidija Avilova, pubblicate postume nello stesso periodo, fanno riemergere l'amore impossibile, e gelosamente custodito fino alla tomba, che legò il destino di Anton Pavlovic a quello di lei.
Il villaggio
Ivan A. Bunin
Libro: Libro in brossura
editore: Corbaccio
anno edizione: 2019
pagine: 256
"Il villaggio", scritto dal premio Nobel per la letteratura Ivan Bunin, è un ritratto potente della vita rurale nella Russia meridionale ambientato all'epoca della rivoluzione del 1905. Attraverso le vicende dei fratelli Tikhon e Kuzma, figli di un bottegaio e discendenti da una famiglia di servi della gleba, Bunin mette in scena la vita di un villaggio, che è poi la vita di tutta la Russia perché «la Russia, tutta la Russia, non è che un villaggio». E ne emerge un quadro dipinto nelle tinte opache della neve sporca, dei colori spenti dei campi bagnati da una pioggia incessante e delle abitazioni miserabili degli abitanti del paese. Tikhon, arraffone e grezzo, è riuscito ad arricchirsi con il commercio, ma soffre per la mancanza di un figlio; Kuzma invece, apparentemente dotato di qualche talento letterario, vive in miseria dandosi al bere, finché non viene chiamato dal fratello come sorvegliante di una sua tenuta. Né l'uno né l'altro sono felici e nessuno dei due è meglio dell'umanità che li circonda: mercanti, funzionari, padroni, prostitute, vagabondi, monaci, pezzenti e soprattutto contadini, un'umanità dolente, crudele e attaccabrighe, religiosa solo per paura del castigo divino. Un popolo immutabile in quello che sembra un eterno presente, apparentemente impermeabile all'inizio dei movimenti rivoluzionari che, nell'immensità della campagna russa, risuonano solo come tuoni lontani.
Il signore di San Francisco e altri racconti
Ivan A. Bunin
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 244
Quello di Bunin è un «severo talento», si legge nella motivazione del Premio Nobel di cui fu insignito nel 1933 - e in effetti la sua prosa terribilmente precisa, densa, intransigente riesce a essere non meno implacabile di quella di Cechov. Bunin non racconta solo storie della sua terra: prima del '17 è stato anche un appassionato viaggiatore, e i paesaggi geografici e umani da lui osservati - soprattutto l'Oriente, dove gli europei possono percepire «un vago sentore della vita, della morte, del divino», e l'Italia, dove ha soggiornato a lungo - si riverberano nei racconti radunati in questo libro, fra i quali il lettore troverà alcuni vertici della sua narrativa. Come "Il signore di San Francisco", dove il viaggio per mare di un ricco americano e della sua famiglia evoca con rara intensità il «dolce inganno della vita»; o come "Il respiro lieve", prodigiosa miniatura su uno dei temi prediletti da Bunin: quella frenesia «di accogliere nel proprio cuore tutto il mondo visibile e invisibile prima di farne dono a qualcun altro» che si chiama amore.
Amori acerbi, amori fugaci
Ivan A. Bunin
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 240
La motivazione del Premio Nobel, 1933, recitava: "Per la rigorosa abilità artistica con la quale ha portato avanti le tradizioni classiche russe nella prosa". In effetti, sia la Russia prerivoluzionaria, ormai scomparsa, che Bunin descrive evocando nostalgicamente, sia la lingua, in un certo senso anacronistica, dei suoi racconti, sono apparentate a quelle di Turgenev, Tolstoj, Čechov. Ma Bunin rende quella prosa ancora più densa, pastosa, sensuale, sinuosa come un insieme di ghirigori musicali (Nabokov la definì parčavaja, prosa come broccato), suggestiva, addirittura puntigliosa nella definizione con "acida acutezza" dei più minuti particolari, "sobria e inebriante, nervosa e sontuosa, smagliante di sole e vellutata di oscurità". Questi racconti, come suggerito dallo stesso Bunin in una lettera del 1944, sono dedicati all'amore, e ai suoi "viali oscuri", – il titolo della sua ultima raccolta – "per lo più cupi e sinistri". Sono infatti tutt'altro che idilliaci o romantici: gli uomini amano le donne in maniera carnale, animale, violenta, talvolta fino allo stupro. E le donne sono vere, con le loro grazie, ma anche con le loro imperfezioni fisiche, ritratte spesso in precario equilibrio tra innocenza ed erotismo.
La vita di Arsen'ev
Ivan A. Bunin
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Medhelan
anno edizione: 2024
pagine: 336
Scritta nel corso di 12 anni, la vita di Arsen'ev è un romanzo centrale fra le opere di Ivan Bunin, primo scrittore russo ad essere premiato col Nobel nel 1933. Racconto autobiografico della sua giovinezza in una Russia non ancora sconvolta dalla rivoluzione, la vita di Arsen'ev evoca le atmosfere e le tradizioni del tempo perduto, con lo sguardo nostalgico dell'emigrato che non tornerà mai più nella terra natia. Ricorrendo ad una prosa venata di lirismo Bunin accompagna il lettore attraverso le tappe della sua vita. L'idealismo e le grandi passioni di un'anima, narrate attraverso uno sguardo sempre attento alla natura e agli uomini, fanno del romanzo di Bunin un intramontabile classico della letteratura russa del Novecento.
Il signore di San Francisco. Racconti d'amore e morte
Ivan A. Bunin
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
L'ombra di Huma. Poema di un viaggiatore
Ivan A. Bunin
Libro: Libro rilegato
editore: Lemma Press
anno edizione: 2018
pagine: 296
Ivan Bunin, poeta, autore di romanzi e racconti brevi, amico di Cechov e Gor’kij, è stato il primo russo a ricevere il premio Nobel per la letteratura. Il racconto del viaggio intrapreso in Medio Oriente nel 1907, qui tradotto in italiano, rivelò l’unicità del suo talento, in cui prosa e poesia, nitido presente e ombre del passato s’intrecciano, riflettono, confondono.
Giorni maledetti
Ivan A. Bunin
Libro: Libro in brossura
editore: Voland
anno edizione: 2021
pagine: 224
Inizialmente pubblicato su un periodico parigino e solo nel 1936 uscito in volume, Giorni maledetti è la terribile cronaca – ambientata sullo sfondo di due citta, Mosca e Odessa – della guerra civile che insanguinò la Russia tra il 1918 e il 1919. Protesta appassionata contro la rivoluzione bolscevica e insieme difesa nostalgica delle fondamenta patriarcali della Russia, il libro è uno dei rari resoconti del periodo che avrebbe cambiato per sempre il destino della Russia. Bunin riferisce di conversazioni catturate per strada, cita estratti di giornali e discorsi di personaggi illustri, evoca le grandi figure letterarie e politiche dell’epoca senza nascondere avversioni e antipatie. Tradotto per la prima volta in italiano, “Giorni maledetti” è anche l’unica opera in cui l’autore abbandona il suo abituale e altero riserbo per dare voce alla disperazione personale di fronte alla “catastrofe” rivoluzionaria.
Il signore di San Francisco e altri racconti
Ivan A. Bunin
Libro
editore: Greco
anno edizione: 2023
pagine: 188
Il talento di Ivan Bunin è stato celebrato nel suo Premio Nobel nel 1933, con la motivazione che lo definiva un “severo talento”. In effetti, la sua prosa è notevolmente precisa, densa e intransigente, paragonabile a quella di Čechov. La sua scrittura non si limita a raccontare storie della sua terra natale; prima del 1917, Bunin è stato anche un appassionato viaggiatore, e le terre che ha attraversato, in particolare l’Oriente, dove gli europei possono percepire un “vago sentore della vita, della morte, del divino”, e l’Italia, dove ha trascorso molto tempo, hanno lasciato un segno profondo nei suoi racconti, molti dei quali sono inclusi in questo libro.
L'amore di Mitja
Ivan A. Bunin
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2024
pagine: 104
"L'amore di Mitja" è l'accorato racconto di un amore giovanile destinato a chiudersi tragicamente. Ivan Bunin, maestro della parola e del sentimento, descrive magistralmente il nascere, l'evolversi e il dissolversi di questo eterno sentimento in stretta simbiosi con la magnificenza della natura russa. L'incedere dell'amore di Mitja è strettamente legato all'esplodere della primavera, come la pioggia e il buio alla morte. Un parallelo che in questo racconto tocca gli alti vertici della poesia.