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Libri di Jacques Chessex

Il primo odore

Il primo odore

Jacques Chessex

Libro: Copertina rigida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2005

pagine: 136

L'odore del sacrificio e i sentori della pelle, profumi di donna e effluvi di sangue promanano dagli altari d'un piacere sadomasochista. Estasi e dolore tornano nella memoria vivida del protagonista ormai vecchio. Un teatro d'ombre pronte a rivivere frugando nelle pieghe e tra le piaghe dei corpi oltre l'interdetto. Mistica del sesso e ricerca di Dio, iniziazione adolescenziale e maturità tra figure storiche e fantasmi letterari. Da Sade a Vailland, scrittore libertino e cinico militante, maestro designato in fuga dal Commendatore.
15,00

Perdonami madre

Jacques Chessex

Libro: Libro in brossura

editore: Armando Dadò Editore

anno edizione: 2022

pagine: 196

«Per molto tempo ho avuto tempo. È stato così finché mia madre era viva. Io ero sgradevole con lei, ingrato, cattivo, mi dicevo: amo mia madre. Lei lo sa, o finirà per saperlo. Ho tempo. Nel frattempo il tempo passava. Incontravo mia madre, la ferivo perché tutto in lei mi feriva. Il suo animo era retto, il suo pensiero giusto, la sua eleganza di buon gusto, la sua figura snella, il suo sguardo di un blu un po’ grigio era puro e mi vedeva. E io non ero degno di quello sguardo». Un figlio parla della madre. Sua madre, «il contrario della vanità e del clamore», lettrice di La Fontaine, con lo sguardo di un blu chiaro, e lui, lo scrittore, Jacques Chessex, l’eccessivo, il cattivo figlio, il figlio ribelle. Tomba e resurrezione, «fontana di rimpianto», violenza e tenerezza, evocazione pudica ma carnale, questo racconto autobiografico è uno dei più belli, dei più commoventi dell’autore.
20,00 19,00

L'ultimo cranio del marchese di Sade

L'ultimo cranio del marchese di Sade

Jacques Chessex

Libro: Libro in brossura

editore: Fazi

anno edizione: 2012

pagine: 230

Primavera 1814, rinchiuso nel manicomio di Charenton, il marchese di Sade sta lentamente morendo. Malgrado l'età veneranda e la malattia che lo assilla, l'uomo non ha tuttavia rinunciato a nessuna delle pratiche scellerate e provocatorie che hanno alimentato la sua vita, al punto da terrorizzare il personale che si occupa di lui. Ogni giorno, dalla sua stanza, arrivano sospiri e lamenti e Madaleine Leclere, una ragazza di appena sedici anni, va puntualmente a fargli visita. È con lei che l'anziano marchese s'intrattiene in perversi esperimenti sessuali senza cedere alla fatica degli anni e ai tormenti della malattia. Partendo dall'ultimo anno di reclusione e seguendo il tortuoso destino del cranio del marchese di Sade, reliquia idolatrata e temuta nei secoli a venire, come tutte le reliquie degli uomini la cui esistenza è diventata mito, Jacques Chessex dà vita al ritratto vivido e provocatorio di un uomo le cui gesta rimangono a oggi emblematiche di un'esistenza blasfema e d'inesauribile fascino. "L'ultimo cranio del marchese di Sade" è un romanzo crepuscolare e testamentario che eleva il suo protagonista a una rappresentazione piena. Pubblicato a due mesi dalla scomparsa del suo autore, quest'ultimo romanzo di Chessex è stato censurato in Svizzera e accusato di pornografia.
12,00

Un ebreo come esempio

Un ebreo come esempio

Jacques Chessex

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2011

pagine: 77

Payerne, Svizzera, aprile 1942. La gente ha fame: dall'occhio cieco del suo fanatismo antisemita il pastore locale Lugrin monta la folla contro "il nemico ebreo", l'eterno capro espiatorio. Un garagista del villaggio, Fernand Ischi un ragazzotto volgare, con fama di dongiovanni e inclinazioni sadiche -, cova il sogno di diventare capo della sezione locale del Partito Nazista e mettere in pratica quanto Lugrin predica ormai da anni: trovare un ebreo che dia l'esempio facendolo morire come un cane, come una bestia al macello. Un ebreo la cui uccisione dica a ciascuno che si può fare, che l'assassinio del giudeo è un atto "esemplare". Un padre di famiglia, un uomo conosciuto e stimato sarebbe la vittima ideale. Arthur Bloch, mercante di bestiame. Jacques Chessex all'epoca dei fatti era un bambino. Anni dopo, in un caffè, incontrerà Lugrin, il mandante dell'omicidio di Bloch. L'uomo gli rivela un rimpianto: non essere stato più radicale, non avere spinto abbastanza a fondo la lama contro gli ebrei. Perché il pastore è una creatura che non appartiene più agli uomini. Appartiene al giudizio di Dio. Il racconto breve di un caso di cronaca realmente accaduto. Un'atroce pagina di storia, narrata da un autore che nel descrivere la stupidità dei carnefici, lo stridio dei loro richiami alla purezza, la loro grigia, rattrappita ombra d'uomini indegni non alza mai i toni, restituendo il compito di una qualificazione morale alla tersa evidenza della verità.
14,00

L'orco

L'orco

Jacques Chessex

Libro: Copertina rigida

editore: Fazi

anno edizione: 2010

pagine: 217

Losanna, primi anni Settanta. Jean Calmet, professore di lingua e letteratura latina, ha appena assistito alla cremazione del padre, uno dei più stimati medici della città. Le ossa crepitano, il corpo è ridotto in cenere, ma i fantasmi e gli oltraggi del passato tornano a tiranneggiare l'inutile, solitario, inquieto antieroe Calmet. Un padre è morto, e un figlio disseppellisce la propria vita. "L'orco" è il romanzo di un uomo prigioniero fino all'assurdo, fino all'incubo, di un padre autoritario e tirannico. Pienamente affrancato dalle categorie freudiane, Chessex trasferisce qui la propria amarezza e il proprio male di vivere in una prosa impeccabile e imperiosa, alternando alla pienezza degli accenti biblici la grammatica dionisiaca dell'amore. A metà strada tra l'insulto e l'omaggio, tra l'amore e l'odio, questa storia esemplifica e accompagna la discesa agli inferi di un figlio divorato da un padre che ne ha avvelenato la tenerezza dell'infanzia prima, i desideri della giovinezza e della maturità poi. "L'orco" è un omaggio alla sconfitta, all'impotenza e all'odio, nonché una lirica, sconvolgente risemantizzazione della tormentata biografia dell'autore. Perché Jean Calmet è Jacques Chessex. A lui rimanda il nome e la storia di questo figlio sconfitto e cannibalizzato da un padre che giganteggia sulla vita di entrambi, il personaggio e lo scrittore: un padre ridotto in polvere ma che non concede pace a chi gli sopravvive, non vuole, non può.
17,50

Il vampiro di Ropraz

Il vampiro di Ropraz

Jacques Chessex

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2009

pagine: 91

Ropraz, 1903, Svizzera francese. In un paese opaco e austero, dove regnano la solitudine, la superstizione, la violenza, muore una fanciulla. Qualche giorno dopo, la sua tomba viene ritrovata aperta e il corpo esposto, profanato. Come un morbo, nel paese e nell'intero cantone si diffonde il terrore del mostro, del "vampiro". Quando ad altri due cadaveri di giovani donne viene riservata la stessa sorte, la paura collettiva raggiunge l'apice: diventa più che mai necessario scovare un colpevole, un capro espiatorio su cui scaricare il furore popolare. Si inizia a sospettare di chiunque, del ragazzo che un mattino ha accarezzato la vittima con uno sguardo, del ladruncolo che è stato trovato di notte a rubare in una stalla: fino a quando non si decide che il mostro è un garzone di vent'anni, solitario e taciturno, che sarà dunque interrogato, processato, gettato in prigione. A salvarlo, per una paradossale inversione di segno tra colpa e innocenza, sarà la storia, al di là dei fraintendimenti e degli incubi della ragione. Ispirandosi a un avvenimento realmente accaduto, Jacques Chessex restituisce, con precisione folgorante, la cronaca degli orrori commessi in questa terra "di lupi e di abbandoni", attanagliata da ossessioni antiche, disertata da ogni pietà.
14,00

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