Libri di Jean Baudrillard
Lo specchio della produzione. Critica dell'industria del desiderio
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 146
Già negli anni Sessanta del Novecento Jean Baudrillard scrive alcuni testi di critica della società dei consumi, e lo fa in una prospettiva di marxismo eretico che prende le mosse sia da Henri Lefebvre sia da Guy Debord e dai situazionisti. Il suo intento fin dai primi lavori è allargare il raggio d’applicazione della critica dell’economia politica di Marx agli effetti sociali della circolazione delle merci. Baudrillard mira a trascendere la produzione e lo scambio economico delle merci, inserendo a pieno titolo nella produzione stessa ambiti invece considerati da Marx come residuali o sovrastrutturali, quali la cultura, l’informazione, la sessualità. E ciò perché tali ambiti, acquisiti nel ciclo della valorizzazione del capitale, rendono immediatamente produttivo anche il consumo. In questa logica, "Lo specchio della produzione" ipotizza una forma/segno che identifica la stessa forma/merce e che è ancor più influente nella determinazione del valore rispetto al mero calcolo del costo economico dato dal rapporto tra salario, prezzo e profitto. Alla critica della forma/merce Baudrillard intende sostituire una critica dell’economia politica del segno e della sua espressione suprema, il valore/desiderio, che si presenta come variabile indipendente dalla produzione e come il sistema che sussume ogni possibilità di radicale rottura con il sistema nel suo complesso. Introduzione e postfazione di Maurizio Ferraris.
Il delitto perfetto. La televisione ha ucciso la realtà?
Jean Baudrillard
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1996
pagine: 170
Scrittura, calcolo, immagine, informazione: la storia della rappresentazione del mondo sembra arrivata al suo compimento e il mondo sta scomparendo, inghiottito dalla sua immagine riprodotta, come fosse un buco nero. E' questo il "delitto perfetto" di cui parla il testo, la "risoluzione anticipata" del mondo per clonazione della realtà e sterminio del reale da parte del suo doppio. Che fare dunque? Bruciare la televisione o sparare a delle immagini virtuali, come fa lo sfortunato eroe di Videodrome di Cronenberg? Per fortuna, come insegna Sherlock Holmes, il delitto perfetto non esiste: in ogni crimine c'è un dettaglio che stona. Sta al lettore di Braudillard scoprirlo.
Simulacri e impostura. Bestie, Beaubourg, apparenze e altri oggetti
Jean Baudrillard
Libro
editore: Pgreco
anno edizione: 2008
pagine: 126
Non è più il tempo della favola di Borges in cui i cartografi dell'Impero disegnano una carta così dettagliata che finisce per coprire con la massima precisione il territorio... e, se si dovesse riprendere la favola, oggi sono piuttosto i brandelli del territorio che imputridiscono lentamente sull'estensione della carta. Qui e là sono vestigia del reale che sussistono, e non della carta, nei deserti che non sono più quelli dell'Impero, ma il nostro. II deserto del reale stesso. Il grande evento di questo periodo, il grande trauma, è questa agonia dei referenti forti, l'agonia del reale e del razionale, che introduce a un'era della simulazione. Oggi si ha invece l'impressione che la storia si sia ritirata, lasciando dietro di sé una nebulosa indifferente. In questo vuoto, rifluiscono i fantasmi di una storia passata, la panoplia degli eventi, delle ideologie... leucemia della storia e della simulazione. Da oggi, la sola vera pratica culturale, quella delle masse, la nostra (più differenza) è una pratica manipolatoria, aleatoria: labirinto di segni, che non ha più senso... il simulacro puro e semplice della seduzione circola dovunque e, invece di essere l'incubo del discorso e portargli via la sua verità, serve semplicemente a lubrificarne i contorni.
Le strategie fatali
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: 212
Uno dei più radicali e influenti pensatori contemporanei ci dà le coordinate per mappare e decodificare l'assurdo quotidiano. Perché non siamo più nel Reale, ma nell'Iperreale. Non siamo più nella Storia, ma nella Non-storia. Non abitiamo più l'era del Politico, ma del Transpolitico. "L'enigma si è capovolt una volta era la Sfinge che poneva all'uomo la domanda dell'uomo, che Edipo ha creduto di risolvere, che tutti noi abbiamo creduto di risolvere, oggi è l'uom che pone alla Sfinge, all'inumano, la domanda dell'inumano, del fatale, della disinvoltura del mondo verso le nostre azioni, della disinvoltura del mondo verso le leggi oggettive. L'oggetto (la Sfinge), più sottile, non risponde. Ma bisogna pure che disobbedendo alle leggi, eludendo il desiderio, risponda in segreto a qualche enigma. Che cosa resta se non il volgerci dalla parte di questo enigma?"
Della seduzione
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2017
pagine: 187
“Un destino ineluttabile grava sulla seduzione. Stregonesca o amorosa che fosse, per la religione rappresentò sempre la strategia del demonio. La seduzione è sempre riferita al male. O al mondo. È l’’artificio’ del mondo. Questa maledizione si è mantenuta inalterata attraverso la morale e la filosofia, e oggi attraverso la psicoanalisi e la ‘liberazione del desiderio’. Può apparire paradossale che proprio oggi, nel momento in cui i valori del sesso, del male e della perversione sono di venuti promozionali e tutto quel che è stato maledetto festeggia la propria risurrezione spesso programmata, la seduzione sia comunque rimasta nell'ombra - vi sia definitivamente rientrata. [...] La seduzione è sempre all'erta, pronta a distruggere ogni ordine divino, foss'anche quello della produzione o del desiderio. Per tutte le ortodossie la seduzione continua a rappresentare il maleficio e l'artificio, una magia nera che perverte tutte le verità, una congiura di segni, un'esaltazione dei segni nella loro utilizzazione malefica. Ogni discorso è minacciato da questa improvvisa reversibilità o assorbimento nei propri segni, senza traccia di senso. È per questo che tutte le discipline, il cui assioma sia costituito dalla coerenza e dalla finalità del proprio discorso, non possono che esorcizzarla. Ed è qui che seduzione e femminilità si confondono, si sono sempre confuse. L'incubo del maschile è sempre stata la possibilità improvvisa di reversione nel femminile. Seduzione e femminilità sono ineluttabili come il rovescio stesso del sesso, del senso, del potere. Oggi l'esorcismo si fa più violento, più sistematico. Entriamo nell'era delle soluzioni finali, ad esempio quella della rivoluzione sessuale, della produzione e della gestione di tutti i godimenti liminali e subliminali, micro-processione del desiderio di cui la donna, produttrice di se stessa come donna e come sesso, è l'ultima incarnazione. Fine della seduzione. Oppure trionfo della seduzione ‘molle’, femminilizzazione ed erotizzazione bianca e diffusa di tutti i rapporti in un universo sociale ormai esaurito. Oppure, ancora, niente di tutto questo. Perché niente potrebbe essere più grande della seduzione stessa, neppure l’ordine che la distrugge.”
La sparizione dell'arte
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2017
pagine: 67
"L'arte è passata ovunque nella realtà. Si dice che l'arte si smaterializzi. È esattamente il contrario: l'arte oggi è passata ovunque nella realtà. È nei musei, nelle gallerie, ma altrettanto è nei detriti, sui muri, nelle strade, nella banalità di ogni cosa oggi sacralizzata senza altra forma di procedimento. L'estetizzazione del mondo è totale. Come abbiamo a che fare con una materializzazione burocratica del sociale, una materializzazione tecnologica del sessuale, una materializzazione mediatica e pubblicitaria del politico, così abbiamo a che fare con una materializzazione semiotica dell'arte. È la cultura intesa come ufficializzazione di tutto in termini di segni e di circolazione di segni. Ci si lamenta della commercializzazione dell'arte, della mercantilizzazione dei valori estetici. Ma questo è un vecchio ritornello borghese e nostalgico. Bisogna ben più temere, al contrario, l'estetizzazione generale delle cose. Molto più che la speculazione mercantile, bisogna temere la trascrizione di tutto in termini culturali, estetici, in segni museografici. Questo è la cultura, la nostra cultura dominante, l'immensa impresa di stoccaggio estetico, di risimulazione e reprografia estetica di tutte le forme che ci circondano. Questa è la più grande minaccia, è ciò che io chiamerei il grado Xerox della cultura."
Il complotto dell'arte
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 96
Il complotto dell'arte, pubblicato da Jean Baudrillard nel 1996, suscitando reazioni violente e un aspro dibattito, è uno spietato atto di accusa contro l'arte contemporanea, e un testo attualissimo nel dibattito, aspro oggi come allora, tra i suoi fautori e i suoi detrattori. «L'essenza dell'arte contemporanea» scrive Baudrillard «sta in questo: rivendicare la nullità, l'insignificanza, il nonsenso, mirare alla nullità essendo già nulla. L'arte contemporanea specula sul senso di colpa di quanti non capiscono niente di ciò che essa produce, e non hanno capito che non c'era assolutamente niente da capire. L'arte contemporanea non significa niente eppure esiste. Vi è una spartizione in via amichevole, conviviale, della nullità. È questo il complotto dell'arte contemporanea, perpetrato da tutti i vernissage, allestimenti, mostre, collezioni, con l'unico fine di alimentare la più vergognosa speculazione commerciale».
Della seduzione
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2021
pagine: 192
«Un destino ineluttabile grava sulla seduzione. Stregonesca o amorosa che fosse, per la religione rappresentò sempre la strategia del demonio. La seduzione è sempre riferita al male. O al mondo. È l’artificio del mondo. Questa maledizione si è mantenuta inalterata attraverso la morale e la filosofia, e oggi attraverso la psicoanalisi e la “liberazione del desiderio”. Può apparire paradossale che proprio oggi, nel momento in cui i valori del sesso, del male e della perversione sono divenuti promozionali e tutto quel che è stato maledetto festeggia la propria risurrezione spesso programmata, la seduzione sia comunque rimasta nell’ombra – vi sia definitivamente rientrata. […] La seduzione è sempre all’erta, pronta a distruggere ogni ordine divino, foss’anche quello della produzione o del desiderio. Per tutte le ortodossie la seduzione continua a rappresentare il maleficio e l’artificio, una magia nera che perverte tutte le verità, una congiura di segni, un’esaltazione dei segni nella loro utilizzazione malefica. Ogni discorso è minacciato da questa improvvisa reversibilità o assorbimento nei propri segni, senza traccia di senso. È per questo che tutte le discipline, il cui assioma sia costituito dalla coerenza e dalla finalità del proprio discorso, non possono che esorcizzarla. Ed è qui che seduzione e femminilità si confondono, si sono sempre confuse. L’incubo del maschile è sempre stata la possibilità improvvisa di reversione nel femminile. Seduzione e femminilità sono ineluttabili come il rovescio stesso del sesso, del senso, del potere. Oggi l’esorcismo si fa più violento, più sistematico. Entriamo nell’era delle soluzioni finali, ad esempio quella della rivoluzione sessuale, della produzione e della gestione di tutti i godimenti liminali e subliminali, micro-processione del desiderio di cui la donna, produttrice di se stessa come donna e come sesso, è l’ultima incarnazione. Fine della seduzione. Oppure trionfo della seduzione molle, femminilizzazione ed erotizzazione bianca e diffusa di tutti i rapporti, in un universo sociale ormai esaurito. Oppure, ancora, niente di tutto questo. Perché niente potrebbe esser più grande della seduzione stessa, neppure l’ordine che la distrugge».
Miti fatali. Twin Towers, Beaubourg, Disneyland, America, Andy Warhol, Michael Jackson, Guerra del Golfo, Madonna, Jeans, Grande Fratello
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 96
Dieci importanti oggetti della cultura di massa. Dieci affascinanti fenomeni che sono al centro di questo volume e che il sociologo francese Jean Baudrillard ha analizzato in modo originale e profondo. Con le sue idee, Baudrillard ha esercitato una notevole influenza sulla cultura del Novecento, trovandosi spesso al centro di polemiche per la diversità delle sue posizioni: "agente provocatore" che utilizza l'illusione per affrontare l'illusione, è stato anche accusato di essere astratto e lontano dalla realtà. Questa raccolta mostra invece che per tutta la vita ha cercato di mettere alla prova la sua teoria applicandola a casi concreti; talvolta anche ritornando su di essi in differenti momenti storici, come è successo ad esempio per le Twin Towers, Disneyland o Andy Warhol. Un'occasione per cogliere l'efficacia del suo "pensiero radicale", che sa adottare l'incertezza e la reversibilità come principi di funzionamento e mettere in discussione la cultura di massa portandola all'estremo.
Pornografia del terrorismo
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 86
Il terrorismo rappresenta uno dei temi centrali delle società occidentali contemporanee ed è anche tra i principali di cui si è occupato il sociologo Jean Baudrillard. Questo testo presenta alcuni saggi che consentono di ricostruire la sua particolare visione del terrorismo; una visione che Baudrillard ha sviluppato in un lungo arco temporale e che può consentire di mettere meglio a fuoco le molteplici forme con cui il terrorismo si presenta oggi. Perché tenta di comprendere un fenomeno apparentemente inspiegabile per la razionalità occidentale, allargando l’orizzonte e aprendolo a una tradizione antropologica di studio che si è interrogata sul fondamentale ruolo svolto, nella cultura sociale, dal simbolico e dalla sua devastante forza di cambiamento.
La trasparenza del male. Saggio sui fenomeni estremi
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: SugarCo
anno edizione: 2018
pagine: 192
«Dopo l'orgia, "momento esplosivo della modernità, della liberazione in tutti i campi"... verrebbero il trans-politico, il trans-sessuale, il trans-estetico, il trans-economico. Baudrillard descrive il crollo di tutti i codici, e ci si rende conto che questo "trans" non è un al di là, né un superamento, né la "fase ulteriore" di uno sviluppo, ma piuttosto la contaminazione reciproca di tutte le categorie, la confusione dei campi, la sostituzione di una sfera all'altra. Oggi solo i "fenomeni estremi" attirano quel poco di attenzione che ancora resta: l'Aids, i virus informatici, il terrorismo, i crack di Borsa. Tutti gli avvenimenti della vita sociale si "toccano" e si contaminano... ma non possono toccarci perché sono privi del loro referente, del loro contesto, della loro storia, di ciò che li definiva come fenomeni particolari e identificabili... "Le cose continuano a funzionare, ma sono scollegate dalla loro idea, dal loro valore, dalla loro origine, dalla loro destinazione"».
All'ombra delle maggioranze silenziose. Ovvero la fine del sociale
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 112
Le masse sono facilmente manipolabili dal potere e soggette al condizionamento dell’informazione? Secondo Baudrillard, esse costituiscono un’entità restia al dominio e a ogni tipo di impiego strumentale. Sono molto più potenti delle stesse forze che pretenderebbero, tradizionalmente, di controllarle, siano queste ultime poteri politici o economici, sondaggi o statistiche “scientifiche”. Mentre oggi assistiamo a una sorta di ipertrofia della dimensione sociale, ovunque evocata e richiamata per colmarne l’assenza di significato, Baudrillard presenta la tesi che il “sociale” non esista più, e che forse non sia nemmeno mai esistito altrove che nella teorizzazione scientifica. "All’ombra delle maggioranze silenziose" è un testo che mantiene inalterato, dopo quasi quattro decenni dalla prima pubblicazione, il suo carattere apertamente provocatorio e severamente critico nei confronti della logica del sistema socio-economico occidentale e delle stesse scienze sociali, in primis la sociologia. Da lungo tempo fuori commercio in Italia e a breve distanza dal decennale della scomparsa, questo libro costituisce un’introduzione al pensiero di Jean Baudrillard.