Libri di Jean Paulhan
Histoire d'O
Pauline Réage
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2019
pagine: 208
Condotta al castello di Roissy dal suo amante, René, O è sottoposta a un duro addestramento come schiava sessuale. Posseduta e seviziata, obbligata a soddisfare più uomini, viene istruita a colpi di frusta, sopportando infinite sofferenze grazie a un pensiero più grande e edificante: il suo amore incondizionato per René. Infine, trasformata in una schiava perfetta, viene consegnata, in segno di ammirazione, a un nuovo padrone, Sir Stephen, uomo potente a cui non si può negare nulla. Con lui conoscerà nuove vette di dolore, brutalità e amore, trovando la felicità proprio in questo progressivo e totale annullamento della sua volontà individuale. Un insuperato, scandaloso classico della letteratura erotica di tutti i tempi.
La vita è fatta di cose inquietanti. Testi autobiografici
Jean Paulhan
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 324
Esperienza del proverbio
Jean Paulhan
Libro: Copertina rigida
editore: Il Capitello del Sole
anno edizione: 2000
pagine: 52
Tre storie
Jean Paulhan
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 220
Tra i personaggi più influenti e meno noti della letteratura novecentesca, Jean Paulhan partecipò alla Grande Guerra e dal 1925 fu direttore della Nouvelle Revue Française, oltre che scopritore di autori come Sartre, Malraux e Jouhandeau. Figura di spicco della Resistenza, fu Accademico di Francia e si misurò, oltre che nella critica, nella retorica e nella narrativa. Queste "Tre storie" sono state composte tra il 1915 e il 1918 e sono legate ciascuna a una particolare circostanza biografica dell'autore, la quale svela tuttavia soltanto in parte i segreti dell'opera. In "Il guerriero diligente", l'esperienza cruda del fronte, che Paulhan rievoca attraverso l'identità del giovane volontario Jacques Maast, si traduce in un flusso di idee, concetti e sensazioni prettamente interiori che contrastano con la brutalità dei fatti rappresentati. In "Lalie", l'evasione nell'enclave immaginaria di una foresta abitata da strane creature come dame-di-pozzo, uomini-dei-boschi e cocchegru, si affianca tra realtà e sogno al racconto del passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Il bosco in cui Lalie si rifugia diviene il locus amoenus in cui estraniarsi e riacquistare stupore verso gli aspetti consueti del reale. Una storia con accenti onirici e presurrealisti che introduce al seguente "La severa guarigione", in cui il protagonista Jacques non vuole passare ad occhi chiusi attraverso la malattia, altro fatto "naturale" che il prisma di un animo acuto arriva a trasformare in esperienza illuminante.