Libri di José Arregi
L'infinito prima di Dio. In transizione: liberare il mistero divino dalle immagini umane
José Arregi
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 2024
pagine: 211
Ha ancora senso dire Dio? Dipende da come lo diciamo, da quale prospettiva e per cosa. Dipende se pronunciamo Dio a partire dalla coscienza della radicale ambiguità del termine e degli infortuni della sua storia, della sua assoluta relatività e della sua non-necessità. Dio come entità metafisica suprema, il crea-tore onnipotente, estraneo al mondo (teismo), non ha più posto nell’attuale cosmovisione generale. Ma allora, c’è un Dio che non è né qualcosa né qualcuno, ma che è “la pura relazione creativa di Tutto con tutto”? Non è in gioco un mero “cambio di dio”, ma una trasformazione del mondo. La ricerca della Presenza Suprema che abita nel profondo Infinito oltre il “dio” storico richiede il passaggio da una teologia teista a una realmente in linea con le scienze, mistica, trans-teista e trans-religiosa. È una sfida culturale decisiva, un compito filosofico-teologico e politico perentorio, se vogliamo portare al culmine quell’esodo che i più saggi intuirono e alimentarono 2.500 anni fa, e transitare verso un’altra umanità necessaria e possibile, verso un’epoca inscindibilmente spirituale, economica e politica realmente nuova per questa nostra problematica specie. Seguendo un percorso storico “dal sacro a Dio” e “da dio a Dio”, l’autore delinea quindi i passi necessari per una transizione verso il Dio del Soffio Vitale, verso “l’Infinito prima di dio”. In particolare, propone reinterpretazioni indispensabili di alcune categorie centrali del cristianesimo tradizionale, semplici metafore per una nuova teologia e per un (possibile?) nuovo cristianesimo del futuro. Prefazione di Paolo Scquizzato.
L'uomo che narrò Dio. Gesù di Nazaret in chiave transteista
Annamaria Corallo
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 2023
pagine: 168
L’uomo che narrò Dio: Gesù ci ha raccontato il volto di Dio. In continuità con la letteratura biblica, ci conferma nella certezza che il Dio della rivelazione ebraico-cristiana sia un Dio narrabile, ossia un Dio la cui identità si può comunicare lungo la storia, con categorie coerenti col dispiegarsi del pensiero umano. Il Dio narrato è un Dio il cui volto va sempre cercato, accogliendo la possibilità di ripensarlo. È esattamente quanto fa il transteismo, prospettiva sposata nelle pagine di questo libro, mettendo in discussione la proposta teologica teista, longeva e consistente, ma attualmente profondamente in crisi per le sue categorie non più coerenti col pensiero dell’uomo e della donna di oggi. L’uomo che Dio ci narrò: poter ripensare Dio significa anche dover ripensare colui che ce lo ha narrato. E questo perché, abbandonare la visione mitica di Dio fondata su una lettura letteralista della Bibbia, esige un ripensamento dell’identità umana di Gesù e della portata della sua stessa vita. La potremo così scoprire come cifra dell’apertura al divino. Questo aspetto emerge dallo stesso titolo del libro, che può essere inteso in senso alternativo: Gesù non più e non solo come l’uomo che narrò Dio, ma come l’uomo che Dio narrò, ossia come quell’umanità piena e realizzata che Dio ci ha rivelato nella vicenda storica di Gesù di Nazaret. Prefazione di Josè Arregi.