Libri di L. Baldissara
Gli anni dell'azione collettiva. Per un dibattito sui movimenti politici e sociali nell'Italia degli anni '60 e '70
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2022
pagine: 92
Operai e sindacato a Bologna. L'esperienza di Claudio Sabattini (1968-1974)
Libro
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 544
La Fondazione Claudio Sabattini, sorta per iniziativa della FIOM nazionale e della Camera del lavoro di Bologna, intende valorizzare la figura del sindacalista bolognese, scomparso il 3 settembre 2003. A tal fine ha avviato il censimento e la raccolta in un archivio dei materiali che ne documentano l'intensa attività. La Fondazione promuove anche seminari e dibattiti, indagini e ricerche per portare un contributo di conoscenza e consapevolezza critica nello spirito che fu di Sabattini, per il quale lo sforzo di comprensione della realtà e l'azione per mutarla non andavano mai disgiunti. Questo volume è un esempio di tale modo di intendere la ricerca. Ricostruisce un periodo importante nella storia della città e del lavoro, restituisce a Bologna la rilevanza di un'esperienza sinora oscurata dalla prevalente attenzione per il conflitto di fabbrica nel triangolo industriale. Si rivela un quadro in cui la saldatura delle lotte in fabbrica e nel territorio diviene un modo di elevare la condizione operaia e salariata a metro di misura dei rapporti sociali e politici. Come mai prima di allora e come mai più dopo, in quella fase si pone la questione del nesso lavoro/democrazia non in termini formali, ma entro un dinamico processo di democratizzazione permanente. Ciò che può rappresentare un utile e importante elemento di riflessione per i giorni nostri.
Democrazia e conflitto. Il sindacato e il consolidamento della democrazia negli anni Cinquanta (Italia, Emilia Romagna)
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 352
Tra gli anni Quaranta e i Cinquanta la giovane democrazia repubblicana muove i propri passi nel contesto di una difficile situazione economica e di un'aspra contrapposizione di schieramenti interni ed internazionali. Le relazioni tra lavoratori e imprenditori, tra sindacato e governo, costituiscono un terreno su cui ricostruire e misurare le caratteristiche e le modalità del processo di democratizzazione della società e dello Stato dell'Italia postfascista. Riemergono alla fine degli anni Quaranta i tratti di una visione gerarchica dei rapporti di lavoro e venata di sfumature neocorporative sul piano politico-istituzionale, che nega la piena legittimità del conflitto sociale proveniente dal movimento operaio.
Al mercato della storia. Il mestiere di storico tra scienza e consumo
Massimo Legnani
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2000
pagine: 356
In queste pagine i lettori troveranno una coerente riflessione (svolta da Massimo Legnani nell'arco di un quindicennio) sul mestiere di storico, sulle condizioni istituzionali e materiali che - in presenza di un sempre più importante ruolo dell'industria culturale - ne hanno profondamente trasformato la funzione, e sui condizionamenti cui esso è sottoposto non soltanto dall'interno dell'accademia ma anche dall'esterno, dal mondo della politica e dell'editoria. I contributi raccolti in questo volume attraversano e legano in un unico filo di ragionamento le questioni dell'organizzazione della ricerca, dell'uso pubblico della storia, dello sviluppo in Italia di una "industria" e di un "mercato" della storia, delle relazioni tra discorso storico e romanzo, del dibattito storiografico. Tra i temi centrali della riflessione critica di Legnani vi sono l'analisi dei modi di produzione e consumo della storia, l'attenzione intransigente alle regole deontologiche del mestiere e il dibattito sul revisionismo, visto nel contesto di una degenerazione dei rapporti tra storia e politica, fino all'«assorbimento ornamentale del giudizio storico nel circuito politico» - epitaffio icastico posto a conclusione di una parabola che l'autore ha saputo analizzare e descrivere meglio di qualsiasi altro intellettuale della sua generazione.
900. Per una storia del tempo presente. Nuova serie. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2008
pagine: 283
Una guerra può essere definita "giusta"?I più recenti conflitti, dalle guerre nei Balcani a quelle in Afghanistan e Iraq, hanno prepotentemente messo in campo aggiornate operazioni di legittimazione degli interventi armati che, con intensità e ruoli diversi, hanno coinvolto tanto i governi che li hanno decisi, quanto i militari che li hanno attuati; ma anche i cittadini che sono stati chiamati a condividerne lo spirito. Si vuole qui restituire caratura e profondità storica ai processi di costruzione della "guerra giusta", rintracciandone le fonti nel diritto e nella politica, nel discorso pubblico e nella cultura militare, e cercando di capire in che modo le odierne pratiche di legittimazione della violenza si distinguono da quelle del passato.
Giudicare e punire
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2004
pagine: 343
Alla fine degli anni Quaranta i processi ai criminali nazisti si erano ormai arrestati. Gli esempi sono molteplici: le autorità giudiziarie austriache dovettero confrontarsi con ordini del governo di rilasciare i prigionieri; gli americani concessero la grazia a numerosi criminali di guerra tedeschi già condannati dalle corti alleate. La storia dei processi celebrati in Italia contro alcuni ufficiali tedeschi e i "mancati processi" ai criminali di guerra italiani presuppongono una lunga vicenda preliminare di scontri di potere su basi giuridiche: quale tipo di processi celebrare? Chi aveva l'autorità di celebrarli? L'attività delle corti fu vanificata da influenze di tipo politico e, già negli anni Cinquanta, i criminali erano stati "perdonati".
Crimini e memorie di guerra
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2004
pagine: 375
Nel Ventesimo secolo, l'avvento della guerra totale ha rappresentato una sfida radicale agli sforzi, effettuati nel secolo precedente, per "civilizzare" la guerra. Dalla Prima alla Seconda guerra mondiale la violenza è aumentata in maniera esponenziale, mettendo a punto tecniche di distruzione di massa, che hanno moltiplicato il numero delle vittime e quasi annullato la distinzione tra militari e civili. Tutto ciò ha determinato anche un radicale cambiamento nelle narrazioni di guerra e nelle pratiche commemorative e, dunque, nelle politiche della memoria: a partire dal secondo conflitto mondiale, guerra e genocidio sono sempre più intrecciati l'una all'altro, con il risultato che i testimoni civili hanno modellato la narrazione della guerra.
Le radici della crisi. L'Italia dagli anni Sessanta ai Settanta
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 300
Tra gli anni Sessanta e Settanta l'Italia è stata investita da un intenso processo di trasformazione politica, sociale e culturale. Questo libro ne ripercorre i principali momenti e ne analizza le cause, collocando le vicende italiane nel più ampio contesto internazionale e identificando in quel passaggio storico le radici della crisi sociale e politico-istituzionale che viviamo ancora oggi.