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Libri di L. Sessa (cur.)

Gastrosofia divina. Il cibo dello spirito nell'èra tecnologica

Félix Duque

Libro: Copertina morbida

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2018

pagine: 127

Mangiare, ingerire, assimilare. Nel nostro tempo leonico, si mangia anche e soprattutto con gli occhi: attraverso la circolazione onnimoda dei flussi finanziari, dell'interscambio di idee e merci su scala mondiale, e della loro concrezione nell'economia del consumatore, le immagini sono ingerite, e il cibo, a sua volta, diventa immagine, in un'altalena di conversioni reciproche. E così come un tempo il cibo si appoggiava, giustificandosi, su un rito sacrificale che rinviava al mondo soprannaturale, adesso anche le icone audio-visive - l'alimento spirituale della nostra epoca - dipendono dalle grandi compagnie produttrici di soft e hardware (che a loro volta convertono il loro valore «nutritivo» in valori economici) e dalle non meno grandi corporation di mezzi di comunicazione, nonché dal trionfo planetario della Mobile Age e dei social network. Gastrosofia divina. Arte dei piaceri della tavola. E la carne si fa Parola, pubblica e pubblicitaria. Date al turismo quel che è dei tour operator e all'alimentazione mondiale ciò che è della circolazione monetaria elettronica. Consummatum est.
13,00 12,35

La fresca rovina della terra. Dell'arte e i suoi rifiuti

La fresca rovina della terra. Dell'arte e i suoi rifiuti

Félix Duque

Libro

editore: Bibliopolis

anno edizione: 2007

pagine: 204

Ben lontana dall'ideale estetico kantiano la riconciliazione tra uomo e natura attraverso "le belle arti" l'arte contemporanea da un lato scava nell'ambiguità che pulsa nel ripugnante, dall'altro recupera un oscuro sentimento di derivazione tardoromantica di dolente pietas verso i rifiuti della nostra esistenza e la latenza di una terra che oggi, ferita dalla tecnologia, si presenta come una fresca rovina. Attraverso una sorta di escatologia scatologica che inocula il terrore primordiale proveniente dalla risorgente chora, l'arte contemporanea disdegna qualsiasi "forma bella" che non sgorghi da tale ferita, e dal dolore che l'accompagna. Il suo compito precipuo non è lenire, ma mostrare la ferita, gridandola e trasfigurandola. Su uno scenario la terra sfigurato, non c'è più posto per un'arte figurativa, mimetica.
25,00

Il conte di Abranhos

Il conte di Abranhos

José M. Eca de Queiros

Libro: Copertina morbida

editore: Avagliano

anno edizione: 2004

pagine: 233

Scritto tra il 1871 e il 1880, rimaneggiato dal figlio e pubblicato postumo nel 1925, poi più volte ristampato in Portogallo e tradotto anche in tedesco, in spagnolo, in ceco e in francese, questo romanzo di Eça de Queirós viene presentato qui, ripulito dei numerosi ritocchi con cui il curatore aveva ritenuto di migliorarne lo stile e attenuarne le parti scabrose. Concepito come un omaggio reso a Sua Eccellenza il Conte di Abranhos dal suo segretario particolare, è in realtà l'esposizione delle bassezze, dei misfatti e delle infamie commesse dal protagonista per conquistare il potere e conservarlo.
12,00

Sfregi

Sfregi

Rafael Courtoisie

Libro: Copertina morbida

editore: Avagliano

anno edizione: 2004

pagine: 165

Un ragazzo, di fronte alla morte di sua nonna, imbocca la strada senza ritorno della psicosi, sfregiando tutto ciò che trova dinanzi a sé con lucida follia. Il racconto si dipana tra atmosfere straniate, eventi drammatici che si susseguono vertiginosamente, ma soprattutto seguendo il filo psicotico della mente esasperata del giovane. Le osmosi tra le allucinazioni di Raúl e la normalità apparente della vita quotidiana, insinuano che la parete che separa la rassicurante normalità dall'inquietante follia diventa sempre più sottile.
12,50

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