Inschibboleth
Legato con amore in un volume. Quasi un diario
Lucilio Santoni
Libro: Copertina rigida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 112
Lucilio Santoni convoca i suoi anarchici e cristiani per affrontare la insensatezza della vita, per darle una risposta diversa dall'odio e dalla distruzione. Come gli ha insegnato la sua famiglia ideale - Lucrezio, Gesù, san Francesco, Dante, Garcia Lorca, Elsa Morante, Ivan Illich e fino al papà e al nonno ribelli inconciliati - sa che occorre "sovvertire qualcosa per amore di qualcos'altro". La sua scrittura è uno strumento affilato per intercettare la vita falsa, nascosta anche in parole edificanti come "aggregazione". Provate a immaginare i Minima moralia di Adorno riscritti da De André, travasati in uno stile comunicativo, poeticamente dimesso. I feticci del nostro presente, le microdinamiche di potere, ma sempre anche una apertura possibile, una felicità balenante. La bellezza della poesia nasce dalla ferita. Per approdare alla verità ultima, forse impronunciabile ma salvifica: dobbiamo continuare a cercare, come Ulisse, ma sapendo che non si è mai "padroni di ciò che si trova".
Quaderni di Inschibboleth. Volume Vol. 14
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 207
Con saggi di: Alberto De Vita, Francesco d’Assisi tra reazione e innovazione, tradizione e tradimenti; Maurizio Maria Malimpensa, Per una rilettura di alcuni aspetti teoretici dell’Umanesimo filosofico di Giovanni Pico della Mirandola; Massimo Gorla, Sguardi intorno all’ideale estetico in Giuseppe Rensi; Davide Mogetta, La pienezza di un’esperienza mancante. Sentimento e arte ne La filosofia dell’arte di Giovanni Gentile; Michele Ricciotti, Il “pragmatismo estetico” di Adriano Tilgher. Tra Croce e Gentile; Massimo Donà, Nel cuore antifascista del fascismo. Julius Evola: sul tradimento di un’utopia. Razza, individuo e massa; Giuseppe Maccauro, Ingens sylva: Enzo Paci e la crisi dell’umanesimo europeo; Francesco Valagussa, Severino interprete di Fichte; Nazareno Pastorino, Le insidie dell’anello. Severino interprete di Nietzsche o Nietzsche interprete di Severino?; Paolo Polizzi, Fondamento e contraddizione nella metafisica neoparmenidea; Marco Bruni, Italia secolare. Considerazioni sul rapporto tra “pensiero italiano” e “secolarizzazione”. Rivista fondata da Elio Matassi. Direzione: Massimo Donà e Carmelo Meazza.
L'escatologia del destino. L’apocalisse del linguaggio nell'opera di Emanuele Severino
Giuseppe Gris
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 288
Emanuele Severino è stato uno dei più importanti filosofi italiani contemporanei. Ciò che fa scandalo, nel suo pensiero, è sicuramente la negazione del divenire nichilisticamente inteso, e la conseguente condanna di ogni paradigma in cui è stato pensato il rapporto tra tempo e storia, dall’eterno presente della grecità al tempo escatologico del pensiero giudaico e cristiano. È possibile, tuttavia, sostenere che nella riflessione severiniana sulle Cose Ultime permanga un residuo escatologico, in continuità con la tradizione da cui il filosofo vorrebbe invece distanziarsi? L’autore, dopo aver analizzato la particolare configurazione che assumono lo iam e il nondum relativamente al concretarsi del destino, traccia i lineamenti di quella che definisce “l’infinita escatologia del destino”. Di qui l’interrogazione si sposta sulla necessità, per il linguaggio severiniano, di riformularsi in maniera inesausta, per indicare ciò che oltrepassa il linguaggio stesso, prendendo a prestito immagini, rimandi teologici e mitemi apocalittici.
Qui, accanto. Movimenti del pensiero
Massimo Adinolfi
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 271
“Con simili strategie, infatti, si pensa ancora che ci sia qualcosa da fare, che il pensiero debba aprirsi strenuamente un cammino, che vi sia magari qualcosa contro cui esso urta e che perciò dia a pensare. Si dà forza al pensiero rendendo ardua la sua meta, perché – si dice – «come potrebbe accadere che la salvezza fosse trascurata quasi da tutti se fosse a portata di mano e la si potesse trovare senza grande fatica»? Se ciò non può accadere, tuttavia, è forse perché questo è veramente il più difficile da dire e pensare: che la salvezza stia qui, semplicemente accanto: a portata di mano.”
Parigi, e un padre
Giovanni Catelli
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 128
«La città era una trama di luoghi fatali, di corrispondenze con la memoria, un reticolo prodigioso in cui ritrovare, già nella potenza dei nomi, delle piazze, delle vie, il solco tenace del proprio passato, l’impronta definitiva di una vita più forte, gli archetipi profondi dell’esistere, da cui non separarsi mai». Una Parigi lontana, quasi irreale nella sua metafisica bellezza. Un viaggio della memoria sulle tracce di un’ombra tanto ingombrante quanto sfuggente. Un padre in fuga nella Ville Lumière dei primi anni Cinquanta. Un figlio che lo insegue attraverso il labirinto dei ricordi, nelle vie di una Parigi popolare e anarchica, dove benessere e povertà coesistevano in pieno centro, non ancora trasformato in un salotto per turisti. Una lotta contro la rapina del tempo, per ricomprendere il proprio passato.
L'ombra di don Alessandro. Manzoni nel Novecento
Raffaello Palumbo Mosca
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 159
Cinque saggi, indipendenti tra loro ma uniti dalla lunga ombra che Alessandro Manzoni proietta sul Novecento. Il volume si apre con un’indagine del problematico rapporto tra etica ed estetica in I promessi sposi e in Storia della colonna infame. I quattro saggi successivi sono dedicati rispettivamente a Giuseppe Antonio Borgese, Carlo Emilio Gadda, Leonardo Sciascia e Mario Pomilio. Di ognuno di questi Palumbo Mosca sceglie una o più opere paradigmatiche: Poetica dell’unità e le Lezioni di estetica per Borgese; Racconto italiano di ignoto del Novecento e alcuni saggi di I viaggi la morte per Gadda; L’affaire Moro per Sciascia e, infine, Il Natale del 1833 per Pomilio. La scelta di questi quattro autori - in dialogo con Manzoni e tra loro – si rivela emblematica per cogliere due aspetti della riflessione manzoniana che sembrano oggi i più fecondi e urgenti: il rapporto tra finzione e non finzione e la necessaria tensione etica della letteratura.
Dell'amicizia. Alcuni inediti giovanili
Antonio Rosmini
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 127
Antonio Rosmini (1797-1855) si profila come una delle vette filosofiche della prima metà dell'Ottocento europeo. La presente edizione di alcuni suoi inediti giovanili del 1813 (Delle laudi dell'amistà e il Dialogo tra Cieco e Lucillo), consente di gettare nuova luce sulla formazione di un intellettuale dell'epoca e sulla sua nascente sensibilità filosofico-letteraria: dalla ricerca dello stile linguistico all'esposizione delle numerose opere consultate, dal desiderio di condividere con gli altri le proprie passioni al conseguente riflettere sul senso dell'amore e dell'amicizia. Come nota Fulvio De Giorgi nella Prefazione, «grazie a questa importante e accurata edizione di manoscritti giovanili rosminiani, gli storici del pensiero possono disporre di una nuova e significativa documentazione, che indubbiamente entrerà nella bibliografia essenziale delle fonti primarie per lo studio di quella grande figura della cultura italiana contemporanea che è stata Antonio Rosmini».
Il pensiero. Rivista di filosofia. Volume 1
Libro
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 256
"Pensare con Cusano", ovvero: ripercorrere la filosofia di Cusano per rintracciare temi e contenuti utili a delineare il senso teoretico della sua opera e a sottolineare aspetti fondamentali nello sviluppo delle molteplici rifrazioni della sua speculazione. Oltre questo lavoro di ricostruzione del filosofare cusaniano, l'intento del volume è quello di evidenziare suggestioni speculative e spunti per la riflessione filosofica che, nel panorama culturale odierno, vede impegnati molti pensatori nella riproposizione di argomenti e nell'approfondimento di tematiche cusaniane nel campo dell'ontologia, della teologia, dell'epistemologia, del pensiero etico-politico. Ambiti nei quali il pensiero di Cusano offre, ancora oggi, una ricca e feconda serie di contributi teoretici che vanno colti nel loro più autentico significato speculativo. Attingere da queste visioni originali serve anche a comprendere i motivi dei ricorrenti riferimenti al pensiero del Cusano rintracciabili in molti pensatori contemporanei.
Figure della crisi
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 239
Crisi e critica sono termini che appartengono al vocabolario della ragione occidentale fin dalle sue origini. Da allora, prima o poi, ogni genere di sapere si è trovato ad affrontare la crisi delle rispettive forme tradizionali assumendo la funzione storica di interpretarne non solo gli elementi contingenti e passeggeri, ma le condizioni essenziali. Che fine ha fatto, oggi, questa potenza critica della ragione e, in modo particolare, della filosofia? Intrecciando politica, filosofia e teologia, i saggi contenuti in questo volume delineano alcune tra le figure più significative attraverso cui cogliere il senso speculativo della crisi, dalle origini del sapere filosofico in Grecia fino all’attuale stato della forma rappresentativa democratica. Saggi di M. Adinolfi, M. Bruni, C. Canullo, M. Donà, R. Fabbrichesi, G. Goria, E. Mazzarella, G. Petrarca, G. Pintus.
Per una fenomenologia della passività. Osservazioni comparative su logica e fondazione passiva in Husserl
Francesco Saverio Trincia
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 176
In questo volume Francesco S. Trincia realizza un confronto tra le lezioni husserliane del 1906/07 di “Introduzione alla logica e alla teoria della conoscenza” e l’importante studio di Bruce Bégout sulla genealogia della logica in Husserl, pubblicato nel 2000. L’autore, che qui offre una primissima analisi critica delle lezioni del 1906/07, recentemente tradotte in italiano (2019), mostra le differenze e, insieme, la co-implicazione circolare – basata su un difficile “equilibrio asimmetrico” – tra “due (apparentemente distinti) Husserl”: da un lato, lo Husserl del primato della logica e delle sue operazioni costitutive, quale emerge nell’Introduzione, e, dall’altro, lo Husserl della fondazione originaria e passiva, rivalutato da Bégout. L’ambivalenza della costituzione fenomenologica rinvia alla duplicità dell’ego unitario, vero centro da cui la genealogia della logica ricava il suo telos, l’unità del processo costituente, mentre viene sottratta ad una determinazione unidirezionale per gradi fissi, progressivi e separati, lungo il percorso di una processualità rivolta in avanti e dimentica del proprio passato passivo.
Humanity. Tra paradigmi perduti e nuove traiettorie. Volume Vol. 1
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 463
Umano, postumano, transumano, antropocene, animalità, relazione mente-corpo, intelligenza artificiale, diritti umani e inclusione, humanitas e umanesimo: queste le aree tematiche di indagine dei saggi che compongono il primo dei due volumi di Humanity. L’analisi che ne deriva fotografa un’umanità che – dalla modernità alla contemporaneità – si trova in continuo transito tra paradigmi perduti e nuove traiettorie. Le attuali emergenze umanitarie, i frequenti disastri ambientali, le non più avveniristiche ibridazioni tra umano e tecnica impongono un costante e rinnovato ripensamento delle condizioni e dei limiti a cui è esposta la nostra esistenza. La riflessione filosofica ed etico-politica sull’umano si situa, oggi, in una complessa e articolata scena di mondo: qui essa incontra il versante dell’arte o, più in generale, dell’estetico. Proprio risalendo alle origini del moderno, si possono trarre spunti per un rilancio critico del progetto umano, di un nuovo umanesimo finalmente depurato da retaggi ideologici e ipoteche metafisiche. Con saggi di Agostino Cera, Danielle Cohen-Levinas, Carmelo Colangelo, Marco Di Capua, Viviana Farina, Giusi Furnari Luvarà, Fabiana Gambardella, Gianluca Giannini, Giuseppe Giordano, Antonello Giugliano, Jérôme Lèbre, Manuela Macelloni, Paola Martino, Valentina Mascia, Paolo Augusto Masullo, Eugenio Mazzarella, Fabrizio Meroi, Paolo Piccari, Anna Pia Ruoppo, Marco Russo, Salvatore Tedesco, Luca Vanzago, Massimo Villani, Renata Viti Cavaliere, Andrea Zanella.
Azimuth. Volume 15
Libro: Copertina morbida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 224
La storia della Fenomenologia è strettamente legata alla storia del suo fondatore Edmund Husserl; essa sorge, tuttavia, all'interno di una serie di costellazioni concettuali che costituiscono il patrimonio imprescindibile di problematiche dal quale Husserl attinge a piene mani. Allo stesso modo, il seguito di studiosi che si sono raccolti attorno alla sua figura ha alimentato, a partire dagli anni '10, un dibattito costante che ha dato vita a diversi percorsi attuativi del metodo fenomenologico, che si diradavano dal centro delle Ricerche logiche verso altri campi del sapere. L'onda lunga di questa «primavera fenomenologica» si estende fino ai giorni nostri, informando pervasivamente il panorama filosofico contemporaneo, e percorrendo vie molto spesso insospettabili. Senza pretese di esaustività questo volume vuole esplorare tratti e percorsi, a volte trascurati, della fenomenologia lato sensu, setacciando ciò che precorre e ciò che attraversa la monumentale impresa del suo fondatore. Usando la metafora di Cartesio, il volume vuole concentrarsi sulle radici e sui rami piuttosto che sul fusto dell'albero della fenomenologia, sul quale d'altronde si è già scritto in abbondanza.