Libri di Laura Andreani
Maestranze straniere nel cantiere della cattedrale di Orvieto tra Trecento e Quattrocento
Laura Andreani
Libro: Libro rilegato
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2021
pagine: 199
Tra il Trecento e il Quattrocento arrivano a Orvieto numerosi stranieri oltremontani nell’ambito del fenomeno della mobilità sociale e dell’immigrazione da Oltralpe che interessa l’Italia del periodo. Si tratta di tedeschi, slavi, ungari, bretoni, dei quali solo alcuni sono noti alla storiografia, che sono accolti in città e trovano occupazione come capomastri, mastri e semplici operai nelle attività in corso per la cattedrale in costruzione, confermando quel carattere “cosmopolita” che il cantiere ha avuto fin dall’inizio. Tra i nomi noti alla storiografia figurano gli artisti; Rainaldino di Francia, Pietro di Giovanni da Friburgo, Gualterio di Giovanni da Monaco, per il resto si tratta di maestranze sconosciute. Alcuni personaggi si stabiliscono a Orvieto, altri restano per il tempo del lavoro, soprattutto i tagliatori di pietre nelle cave. I registri contabili o Camerari conservati nell’archivio dell’Opera del Duomo hanno permesso di conoscere i loro nomi, fornendo al tempo stesso abbondanti informazioni circa il numero, le provenienze, le mansioni svolte, come si può leggere nell’ampia Appendice che raccoglie il repertorio dei documenti censiti.
Le statue nel duomo di Orvieto. Quando la memoria ha un futuro
Libro: Libro in brossura
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2019
pagine: 136
Il ritorno nel duomo di Orvieto, dopo 122 anni di esilio, delle splendide sculture manieriste e barocche raffiguranti gli Apostoli costituisce certamente un evento di eccezionale valenza sotto il profilo artistico che consente di ricomporre una unità storica interrotta da oltre un secolo. Dal 19 novembre 2019 la cattedrale, la comunità, la città se ne riappropriano come storia viva e attuale che viene documentata nel volume grazie a una serie di saggi che descrivono il complesso scultoreo e i restauri svolti e a un ricco apparato iconografico arricchito anche dalle splendide immagini storiche del Fondo Fotografico Raffaelli Armoni Moretti. Le statue sono sicuramente dei ‘giganti’, e non solo nelle dimensioni. Lo sono di bellezza, una bellezza esiliata da troppi anni che ci viene restituita come dono gratuito, ma sensibile e fragile, come tale va compreso e custodito con cura.