Libri di Laura Quercioli Mincer
Il cielo sopra Varsavia
Andrzej Stasiuk
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2020
pagine: 276
Varsavia, oggi. Pavel, commerciante di tessuti, è inseguito dalla malavita polacca per un debito che ha contratto. Costretto a cercare di recuperare la somma del denaro che gli consentirà di rimanere vivo, cerca soccorso presso i suoi amici. Uno di questi, Bolek, divenuto ricco grazie al traffico di stupefacenti, si offre di aiutarlo, ma gli chiede in cambio un prezzo molto alto: il tradimento di un amico comune. Per le strade di una Varsavia disperata e indifferente, Pavel combatte la sua lotta per avere salva la vita e mantenere la sua dignità di uomo.
MemWar II. Memorie e oblii delle guerre e dei traumi del XX e del XXI secolo
Libro
editore: Genova University Press
anno edizione: 2023
pagine: 348
Arte visiva, luogo e memoria: testimonianza e radicamento
Libro: Libro in brossura
editore: Genova University Press
anno edizione: 2022
Mem War. Memorie e oblii delle guerre e dei traumi del XX secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Genova University Press
anno edizione: 2021
pagine: 336
Come sono trasmessi gli eventi traumatici del XX secolo attraverso le loro rappresentazioni nel XXI? Con un viaggio che ci porta dall’America all’Europa, dal Medio-Oriente all’Africa, questo volume vuole mappare gli esempi di costruzione, rappresentazione e diffusione della memoria delle guerre e dei traumi del XX secolo. L’esplorazione dei territori della memoria da parte di ricercatori internazionali si fonda sull’analisi di diversi media e supporti, quali la fiction narrativa, le testimonianze autobiografiche, il fumetto, le arti visive, la museografia, il cinema, i monumenti, la docufiction radiofonica e la musica rock.
La rassegna mensile di Israel. Volume Vol. 84/3
Libro: Libro di altro formato
editore: Giuntina
anno edizione: 2019
pagine: 155
«La Rassegna Mensile di Israel», fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell'ebraismo italiano. Gli oltre ottanta volumi, le rassegne, i contributi scientifici pubblicati, le migliaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell'ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. La prima parte di questo numero è composta da sette saggi, interamente dedicati all'ebraismo italiano. Apre il volume una nuova testimonianza, risalente alla Venezia del 1519, sull'origine e diffusione della parola "ghetto", presentata da Angelo M. Piattelli. Segue un lavoro sull'apostata Giulio Morosini, la cui micidiale opera di diffamazione è analizzata da Alessandra Levi; la figura del rabbino veronese Leone Leoni è ricostruita con pietas da Laura Graziani Secchieri. Di storia ebraica italiana tratta anche lo studio di Claudia Di Cave, che ricrea l'etimologia del termine giudaico-romanesco "peromante". Parla ancora di Roma il testo di Vega Guerrieri, all'epoca della Seconda guerra mondiale e dei suoi terribili contraccolpi sulla vita quotidiana ebraica. Elia Boccara ricrea un periodo sconosciuto della storia degli ebrei italiani in Tunisia. Infine, lo storico del folclore dell'Università dello Utah Steve Siporin, esperto di storia degli ebrei italiani, illustra il lascito letterario di Augusto Segre, che della «Rassegna Mensile di Israel» fu direttore dal 1975 al 1979 e alla cui memoria è dedicata la copertina di questo volume. La sezione Dibattito, dedicata a Israele e Diaspora, è composta da quattro contributi: Sergio Della Pergola illustra la sempre più complessa situazione demografica dello Stato d'Israele; Daniele Fiorentino traccia una breve storia della cosiddetta "simbiosi ebraico-americana", Giorgio Gomel si sofferma sulla dualità Israele-Diaspora, cercando di evidenziarne la comune matrice etica. Maurizio Molinari, infine, conclude con un accenno ottimista, paragonando Israele alla gigantesca start up «di una nuova formula di identità nazionale».
La rassegna mensile di Israel. Volume Vol. 84/1-2
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2019
pagine: 364
«La rassegna mensile di Israel», fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell'ebraismo italiano. Gli oltre ottanta volumi, i contributi scientifici pubblicati, le centinaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell'ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. La miscellanea che qui vi consegniamo è una fra le più variegate: diversi ne sono i possibili percorsi di lettura. Uno di essi proviene dal titolo del primo saggio, "Maharal and Italy. A transnational approach", dove si evidenzia, fra l'altro, il ruolo giocato dall'ebraismo italiano nel pensiero del grande Maestro. Transnazionale è infatti, come ben noto, una delle parole chiave dell'ebraismo, e gli articoli che qui vi presentiamo spaziano da Praga all'Italia (e qui ancora da Padova a Milano a Roma), dall'Inghilterra alla Polonia, dalla Romania all'Unione Sovietica... Dalla Praga del Maharal torniamo infatti in Italia con ben sei contributi: tre che ci parlano dei nostri vanti in quanto ebrei, tre delle nostre vergogne in quanto italiani. Il primo, su Samuel David Luzzatto, dimostra come, nonostante il suo approccio innovativo alla Torà orale, lo studioso padovano rimanga nell'ambito dell'ortodossia. Il secondo mostra aspetti ignoti del pensiero e dell'azione di Prospero Moisè Loira, fondatore della milanese Società Umanitaria, il terzo articolo infine illustra la vita di Angelo Pace Tagliacozzo, presidente dell'Ospedale Israelitico di Roma. Seguono contributi sulla ex colonia fascista di Sciesopoli, sulla deportazione degli ebrei di Viterbo e su come la stampa italiana del tempo ha riferito dello sterminio ebraico nell'Europa dell'Est. Quindi due articoli dedicati alla questione della memoria storica e collettiva, e ai modi in cui le arti figurative e l'architettura scelgono di raffigurarla e tramandarla, che ci portano da Bologna a Londra. La nostra cavalcata internazionale prosegue quindi in Polonia, con un testo dedicato agli scritti giovanili del fondatore della sociologia moderna, Ludwik Gumplowicz, alla Romania di Benjamin Fondane, all'Unione Sovietica, i cui ebrei, decimati dalla guerra, avevano trovato un paladino addirittura in Albert Einstein. L'ultimo testo, infine, ci riporta in Italia con una testimonianza sulla vicenda del circolo giovanile ebraico Kadimah, nella ormai lontana Roma degli anni Sessanta. Chiude il volume la rassegna di libri e riviste curata da Myriam Silvera.
La prigione era la mia casa. Carcere e istituzioni totali nella letteratura polacca
Laura Quercioli Mincer
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 314
La letteratura del carcere è un corpus sovranazionale di straordinaria ampiezza. In questo volume si affrontano narrazioni dal e sul carcere nella letteratura polacca, la letteratura di un paese dove, come affermava in un discorso del 1925 il padre della patria, Jozef Pilsudski, "molto a lungo il carcere è stato parte integrante della cultura nazionale". Questi testi, sia che trattino di detenuti politici e di opinione, che di criminali o di ladri, testimoniano dell'esistenza di una ferita e di uno "scandalo" nel corpo vivo delle nostre società, e dell'esigenza insopprimibile di rompere il silenzio sul carcere, di rifiutarne la rimozione.
Una giovinezza nel ghetto di Varsavia
Alina Margolis-Edelman
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2014
pagine: 224
"Il ghetto continuò a bruciare molto a lungo, ma non si sentivano più gli spari. Proprio allora, là accanto al muro, per la prima volta nella vita mi sentii veramente ebrea. E capii che ormai per sempre, fino alla morte, sarei rimasta insieme ai carbonizzati, ai morti soffocati, ai gassati nei rifugi, a coloro che avevano combattuto ed erano morti perché non potevano non morire, a coloro il cui destino non avevo condiviso". Le memorie di Alina Margolis-Edelman (1922-2008) sono uniche nella grazia della loro semplicità. La sua testimonianza di bambina e di adolescente, scritta cinquant'anni dopo, ci porta da Lódz, sua città natale, a Varsavia dentro e fuori le mura del ghetto, e ci parla del tragico eroismo quotidiano di uomini e donne destinati alla più crudele delle morti e che lei salva così dall'oblio. Dopo la guerra, Alina si è laureata in medicina, ha sposato Marek Edelman, il leggendario vicecomandante dell'insurrezione del ghetto di Varsavia, e come pediatra si è dedicata per tutta la vita ai bambini più disagiati.
101 storie ebraiche che non ti hanno mai raccontato
Laura Quercioli Mincer
Libro: Copertina morbida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2011
pagine: 221
Centouno storie senza tempo: leggende tratte dal Talmud, aneddoti bizzarri e racconti di vita vissuta che contribuiscono a illuminare angoli poco noti di una cultura plurimillenaria che non può essere identificata soltanto con la Shoà e la persecuzione, ma con la ricchezza mutevole e vitale di un grande albero dalle molte fronde. Dalla Roma imperiale, dove gli ebrei chiedevano consiglio a una misteriosa "matrona", alla Venezia del Cinquecento, dove venne alla luce il massimo capolavoro della letteratura yiddish antica. Dalla Mantova dei Gonzaga, dove Leone de' Sommi dirigeva lo splendido teatro della corte, alla metà dell'Ottocento, quando il vate polacco Adam Mickiewicz tentava di dar vita a una Legione Ebraica che avrebbe combattuto a fianco dei polacchi per la creazione di una Polonia democratica, fino alla Sarajevo assediata nella terribile guerra jugoslava, dove l'ebraica Benevolencija era l'unica organizzazione a offrire aiuto a membri di ogni etnia e religione. Curiosità, miti e storie, antiche e moderne, di un popolo leggendario.
Patrie dei superstiti. Letteratura ebraica del dopoguerra in Italia e in Polonia
Laura Quercioli Mincer
Libro
editore: Lithos
anno edizione: 2010
pagine: 318
La letteratura ebraica si è espressa in tutte le lingue della Diaspora. In questo volume viene delineato un frammento di una sua possibile storia sulla base di opere scritte in italiano e in polacco. Il libro si articola su quattro temi o punti chiave: il ritorno degli ebrei e l'accoglienza loro riservata dopo la Shoah; la partecipazione politica degli ebrei alla polis, generalmente espressa nel comunismo o nel sionismo; l'odio di sé ebraico, anche intrecciato all'identità omosessuale; il "ritorno" della seconda generazione, ovvero l'elaborazione da parte dei figli e dei nipoti della memoria della generazione precedente. Protagonisti di queste pagine sono scrittori affermati o giovani autori; l'esperienza ebraica in Italia e in Polonia, così come da loro narrata, mostra tutta la distanza di vicissitudini storiche e spirituali spesso divergenti, ma anche tutta la vicinanza di una profonda unità di destino e ispirazione.
Il cielo sopra Varsavia
Andrzej Stasiuk
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2003
pagine: 273
Varsavia, oggi. Pavel, commerciante di tessuti, è inseguito dalla malavita polacca per un debito che ha contratto. Costretto a cercare di recuperare la somma del denaro che gli consentirà di rimanere vivo, cerca soccorso presso i suoi amici. Uno di questi, Bolek, divenuto ricco grazie al traffico di stupefacenti, si offre di aiutarlo, ma gli chiede in cambio un prezzo molto alto: il tradimento di un amico comune. Per le strade di una Varsavia disperata e indifferente, Pavel combatte la sua lotta per avere salva la vita e mantenere la sua dignità di uomo. Nato a Varsavia nel 1960, Stasiuk è approdato alla letteratura nel 1992, dopo un'intensa attività politica nel movimento pacificista ed aver scontato un anno di carcere per diserzione.