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Libri di Leonard Mazzone

Pseudocrazia. Figure della «falsa coscienza»

Libro: Libro in brossura

editore: Rosenberg & Sellier

anno edizione: 2025

pagine: 168

Secondo Hannah Arendt esiste un conflitto irriducibile fra politica e verità: «considerata dal punto di vista della politica, la verità ha un carattere dispotico». Viceversa, «la deliberata negazione della verità fattuale – la capacità di mentire – e la possibilità di cambiare i fatti – la capacità di agire – sono tra loro connesse; devono la loro esistenza a un’unica risorsa: l’immaginazione». La sola differenza sostanziale che consentirebbe di distinguere queste attività umane che fanno appello all’immaginazione risiede nella capacità distruttiva della menzogna e in quella trasformatrice della politica: a differenza delle distruzioni falsificanti di chi rappresenta il mondo a immagine e somiglianza dei propri interessi, le trasformazioni politiche presuppongono la presa in carico, se non una vera e propria cura, degli oggetti e delle relazioni a cui viene impresso un mutamento di forma. Per questa ragione la politica non può prescindere dalle verità di fatto che intende trasformare. Mezzo secolo dopo la pubblicazione di Verità e politica (1972), è giunto il momento di verificare l’eventuale attualità di queste riflessioni arendtiane, soprattutto a fronte delle profonde ricadute politiche delle cosiddette fake news. Siamo davvero entrati nell’epoca della postverità? Quali sono le principali implicazioni politiche del processo di “evaporazione dei fatti” in atto nella cosiddetta “democrazia delle bolle”? Che cos’hanno realmente di nuovo da dire questi neologismi accattivanti rispetto alle diverse figure della falsa coscienza che hanno scandito la storia dei difficili rapporti fra verità, falsità e politica democratica, dall’errore all’ipocrisia, passando attraverso la menzogna, l’ideologia e il cinismo?
15,00 14,25

Geografia, territorio, relazioni

Aldo Bonomi, Leonard Mazzone, Claudio Villiot

Libro

editore: Associazione Culturale Pensieri in Piazza aps

anno edizione: 2023

"Geografia, territorio, relazioni: tre termini intorno ai quali costruire un nuovo “sguardo” sulle grandi trasformazioni che attraversano il nostro tempo. Analisi sociale ed economica, ricostruzione storica, prospettiva antropologica e filosofica, convergono, nei tre saggi qui raccolti, a disegnare un discorso a più voci su come proprio a partire da queste tre categorie si possa ripensare oggi un’azione politica di emancipazione. Come scrive Giuseppe Dematteis nella sua Presentazione: “in un discorso politico emancipatorio e progressivo i due tipi di spazio – territoriale e relazionale – vanno considerati come due facce della stessa medaglia”."
15,00 14,25

Le imprese recuperate in Italia. Da un lavoro di inchiesta del Collettivo di Ricerca Sociale

Romolo Calcagno, Leonard Mazzone

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2022

pagine: 160

Dallo scoppio della crisi economico-finanziaria del 2008 a oggi, in Italia sono state recuperate in forma cooperativistica decine di imprese a rischio di chiusura grazie alla sinergia fra comunità solidali di lavoratori e lavoratrici e istituzioni pubbliche. Si tratta di un fenomeno esemplare e potenzialmente contagioso di reazione solidale alle dinamiche scadenti del capitalismo neoliberale, che stanno condannando una porzione crescente di risorse, umane e non, a diventare scarti. Oltre a riutilizzare e a ridare valore a queste risorse, le imprese recuperate forniscono un esempio paradigmatico delle azioni di reciprocità solidale con cui la società può reagire alle derive obsolescenti del mercato a partire dai luoghi di lavoro.
17,50 16,63

Superficialismo radicale. Soggetti, emancipazione e politica

Superficialismo radicale. Soggetti, emancipazione e politica

Mirko Alagna, Leonard Mazzone

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2021

pagine: 136

I saggi di questo testo gravitano attorno a due fuochi: una diagnosi della soggettività contemporanea e il tentativo di sviluppare una critica all’altezza della sua vocazione emancipativa. Ciò che viene descritto è un processo di tendenziale emersione in superficie della relazione tra soggettività e politica; nessuna utopia col torcicollo, nessun nostalgismo, nessuna lamentela sulla superficialità della politica o paternale sulla superficialità dei soggetti. La scommessa, piuttosto, è quella di prendere le apparenze sul serio e quindi rinunciare a ogni forma di ventriloquismo teorico, restituendo ai soggetti la parola senza per questo rinunciare alle ambizioni emancipative di una teoria sociale capace di fotografare, tracciare, scandagliare le trasformazioni della soggettività contemporanea e contemporaneamente le sue potenzialità e le sue contraddizioni.
14,00

Ipocrisia. Storia e critica del più socievole dei vizi

Leonard Mazzone

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2021

pagine: 344

Inconfessata per definizione, l’ipocrisia è una delle categorie polemiche più usate e abusate, ancora oggi, per denunciare il “cinismo mascherato” di certi attori sociali, soprattutto quando rivestono cariche pubbliche. Ma l’ipocrisia è stata sempre e solo questo? Dovremmo davvero diffidarne sempre e contestare ogni sua manifestazione? Quali forme di ipocrisia possiamo distinguere? Quale rapporto esiste fra l’ipocrisia e la scarsa attitudine autocritica di chi è solito contestare le condotte di vita altrui? E soprattutto: quale rapporto esiste fra questo vizio comune, la politica democratica e la riproduzione istituzionale di diverse forme di oppressione e di dominio? Sono solo alcune delle domande che ispirano questo viaggio filosofico a ritroso nella storia di uno dei concetti più camaleontici della cultura occidentale. Le svolte semantiche che da Omero a Sloterdijk scandiscono questa storia sorprendente consentiranno di differenziare diverse accezioni del fenomeno: dall’ipocrisia psicologica di chi dissimula per proteggersi dall’aggressività altrui al narcisismo etico di chi tradisce le qualità professate, passando per l’opportunismo auto-indulgente e il moralismo ipocrita.
23,00 21,85

Introduzione a Elias Canetti. La scrittura come professione

Leonard Mazzone

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2017

pagine: 212

Quando morì, a Zurigo, il 14 agosto 1994, Elias Canetti lasciò a lungo increduli amici e conoscenti. Il premio Nobel per la letteratura aveva infatti dedicato tutta la vita al tentativo di sconfiggere la morte attraverso il potere salvifico della scrittura. Suoi compagni, in questa missione impossibile, furono la lingua tedesca, il vizio di ascoltare le voci dei contemporanei, l’abilità nel decifrare alcuni dei fenomeni più enigmatici del Novecento con immagini capaci di "afferrare il secolo alla gola". Tracce affascinanti di questa guerra solitaria attraversano il suo unico romanzo, i drammi teatrali, i quaderni di appunti, i saggi e quella che Canetti stesso definì l’opera della sua vita: "Massa e potere". Questa "Introduzione" restituisce al lettore tutta la ricchezza della produzione letteraria, autobiografica, saggistica, aforistica e drammaturgica di un grande intellettuale indisciplinato.
19,00 18,05

Il principio possibilità. Masse, potere e metamorfosi nell’opera di Elias Canetti

Leonard Mazzone

Libro: Libro in brossura

editore: Rosenberg & Sellier

anno edizione: 2017

pagine: 272

Elias Canetti dedicò più di tre decenni della sua biografia intellettuale all’impresa di decifrare l’enigma della massa, la molteplicità delle sue forme, la relazione di complicità instauratasi con il nazionalsocialismo e le potenzialità emancipative veicolate da alcune varianti critiche di questo fenomeno. Questo studio offre la prima introduzione ragionata, completa ed esaustiva a uno dei testi più provocatori, affascinanti e, ancora oggi, sottovalutati del XX secolo. Concepita dal suo stesso autore come l’“opera di una vita”, Massa e potere rivoluziona le categorie tradizionali con cui la sociologia e, prima ancora, la psicologia collettiva avevano interpretato il fenomeno, alla luce delle esperienze dirette dell’autore con alcune formazioni di massa del suo tempo. Ripercorrendo tali esperienze e i principali nodi di questo capolavoro, si intende qui restituire al lettore contemporaneo l’attualità della caccia al potere indetta da Canetti e preservare la possibilità di un riscatto collettivo dalle forme di sopravvivenza oggi dominanti su scala globale.
18,00 17,10

La fine della cura. Le contraddizioni sociali del capitalismo contemporaneo

La fine della cura. Le contraddizioni sociali del capitalismo contemporaneo

Nancy Fraser

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2017

pagine: 160

La crisi dei tradizionali modelli e strumenti di cura deriva da uno squilibrio sempre meno sostenibile tra famiglia e lavoro? O ci troviamo di fronte a una crisi sociale, politica, economica e culturale assai più vasta e profonda, di cui la trasformazione della cura sarebbe solo un elemento, difficile da isolare rispetto ad altri? Attraverso la ricostruzione dei diversi momenti storici in cui la cura entra in crisi e dei movimenti politici che ne evidenziano le contraddizioni - in particolare i vari femminismi - Nancy Fraser propone la sua visione del capitalismo contemporaneo e del modello neoliberale di femminismo.
7,00

Una teoria negativa della giustizia. Per un'etica del conflitto controi mali comuni

Una teoria negativa della giustizia. Per un'etica del conflitto controi mali comuni

Leonard Mazzone

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2014

pagine: 278

La tradizione filosofica occidentale identifica di norma l'ingiustizia con l'assenza di quelle proprietà ideali che definiscono una società come perfettamente giusta. Ma cosa impedisce di pensare all'ingiustizia in altri termini rispetto alla pura e semplice assenza di giustizia? Muovendo da questo interrogativo, il libro sviluppa un'originale prospettiva teorica per affrontare alcune delle questioni più urgenti che assillano le società contemporanee. Il baricentro dell'analisi si sposta infatti sulle asimmetrie di potere che offendono la dignità di milioni di esseri umani su scala globale. Sui mali comuni della crudeltà fisica, dell'umiliazione simbolica, del dominio culturale, economico e politico. È la negazione pratica di queste ingiustizie a definire l'idea di giustizia, rappresentando così la migliore premessa teorica per la costruzione conflittuale di una società più giusta. Prefazione di Pier Paolo Portinaro.
24,00

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