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Libri di Luca Cerchiari

Storia del musical. Teatro e cinema da Offenbach alla musica pop

Luca Cerchiari

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2017

pagine: 576

Una delle forme di spettacolo più originali e affascinanti dell'età contemporanea, il musical, ha ottenuto la sua consacrazione mondiale con l'avvento del cinema sonoro, ma non tutti sanno che è essenzialmente un genere teatrale. Gli albori di questo "spettacolo totale" reso celebre da Broadway risalgono alla civiltà newyorkese di fine Ottocento e al melting pot interetnico dal quale ha preso forma, ma anche ai legami con il vecchio continente: l'opera buffa francese di Jacques Offenbach, l'operetta viennese di Johann Strauss e Franz Lehar, il music hall e la commedia musicale del West End londinese. In questo saggio documentato e aggiornato è tracciato il percorso storico più che secolare - da The Black Crook a Jesus Christ Superstar, da Florenz Ziegfeld a West Side Story, dal valzer alla musica pop - di un genere che come nessun altro ha saputo fondere alla perfezione la parola cantata e recitata, la musica e la danza. E che autori come Cole Porter, i fratelli Gershwin e Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II - e interpreti straordinari come Ginger Rogers e Fred Astaire - hanno fatto amare al pubblico di tutto il mondo.
20,00 19,00

Jazz e fascismo. Dalla nascita della radio a Gorni Kramer

Jazz e fascismo. Dalla nascita della radio a Gorni Kramer

Luca Cerchiari

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 178

La musica jazz e il fascismo, in Italia, si sono diffusi quasi simultaneamente. A partire dagli anni Trenta, il regime mussoliniano ha sviluppato nei confronti di questo genere musicale una crescente avversione, al punto da finire a osteggiarlo con norme e divieti: il jazz era visto come una minaccia, una pericolosa moda d’oltreoceano che rischiava di avvelenare la purezza della tradizione italiana. Nonostante censure e incomprensioni, il pubblico (grazie alla sua diffusione radiofonica e discografica e all’attività dei primi importanti jazzmen italiani, tra i quali Gorni Kramer e Natalino Otto) ha invece dimostrato di apprezzarlo particolarmente e di coglierne la portata di indiretta avversione ideologica al regime. Questo saggio di Luca Cerchiari, basato su una vasta documentazione storiografica e musicologica, analizza la contraddittoria ma sorprendente penetrazione del jazz in Italia nel suo periodo di massima repressione. Il volume propone inoltre gli isolati ma acuti scritti sulla musica afro-americana di Filippo Tommaso Marinetti, Massimo Mila e Alfredo Casella ed è arricchito da un’intervista a Romano Mussolini, figlio del Duce, pianista jazz di professione.
15,00

Dal ragtime a Wagner. Treemonisha. Opera in tre atti di Scott Joplin

Dal ragtime a Wagner. Treemonisha. Opera in tre atti di Scott Joplin

Luca Cerchiari

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2020

pagine: 266

Scott Joplin (1867-1917), pianista e compositore afro-americano, è stato il maggior esponente dello stile ragtime, fiorito tra Ottocento e Novecento fra il Sud e il Midwest degli Stati Uniti. Musicista originale e curioso, melodista di straordinario talento, Joplin è nato e cresciuto tra i repertori propri dell'oralità, ma ha anche ricevuto un'educazione alla musica eurocolta ed è stato influenzato dall'opera di Richard Wagner e di altri autori classici. Anche per questa ragione, negli ultimi anni della sua carriera, ha scritto un balletto, una sinfonia e due opere, tra cui la bellissima Treemonisha (1911), riscoperta mezzo secolo dopo, andata nuovamente in scena e incisa più volte su disco. Il saggio analizza la complessa sintesi di elementi europei e afro-americani, propria di quest'opera visionaria e in anticipo sui tempi, e la sua diversa ricostruzione filologica da parte di due autorevoli esperti statunitensi quali Gunther Schuller e Rick Benjamin. La postfazione presenta uno scritto inedito di Giorgio Gaslini.
22,00

Mina. Una voce universale

Luca Cerchiari

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2020

pagine: 449

«Se non avessi la mia voce, vorrei avere quella della cantante italiana di nome Mina». La dichiarazione è di Sarah Vaughan, una delle maggiori esponenti dello stile jazzistico bebop del Ventesimo secolo. Ma l'elenco dei giudizi lusinghieri collezionati negli anni da Mina Anna Mazzini è lunghissimo. Da Juliette Gréco a Louis Armstrong, da Frank Sinatra a Kenny Barron, da Barbara Streisand a Michael Jackson. Luca Cerchiari, musicologo e critico musicale, racconta la figura di questa grande interprete ripercorrendone minuziosamente la densa e straordinaria carriera, dagli esordi nella provincia cremonese fino alla consacrazione sui maggiori palcoscenici nazionali e internazionali con canzoni entrate di diritto nella storia della musica italiana. Indimenticabili successi come "Tintarella di luna", "Le mille bolle blu", "E se domani", "Grande, grande, grande", "Brava", "Conversazione", "Parole parole", "Bugiardo e incosciente", "L'importante è finire". Una passione, quella per il canto, nata da giovanissima e mai venuta meno; neanche quando, nel 1978, a vent'anni esatti dal debutto, decide di abbandonare per sempre, scelta tanto coraggiosa quanto ostinata, le luci dei riflettori. Supportata da una voce unica e «universale», capace di sintetizzare generi anche distanti tra loro (il rock-and-roll, la musica latino-americana, la canzone di Broadway, il soul e il jazz), la «tigre di Cremona» ha saputo dare un contributo eccezionale alla musica contemporanea in senso lato. Ma non solo. Da queste pagine, ricche di storie, aneddoti e approfondimenti, emerge infatti il ritratto di un'artista poliedrica, capace di distinguersi per la sterminata attività concertistica e discografica così come per il suo talento di donna di spettacolo, di conduttrice radiofonica e televisiva - tanto da essere riconosciuta per anni come la regina dei più importanti varietà Rai -, talent scout e produttrice discografica, e persino di testimonial pubblicitaria. È attraverso l'analisi della sua complessa iconologia, della sua inconfondibile gestualità, del suo look in continua evoluzione che si disegna davanti ai nostri occhi lo spaccato di un'Italia che, come lei e grazie a lei, vive una progressiva svolta del costume. A dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che non sono solo «canzonette».
20,00 19,00

Boppin’ with Django. Il be-bop e la chitarra elettrica di Django Reinhardt

Pierre Fargeton

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 172

Tra i più virtuosi e influenti chitarristi del Novecento, lo “tzigano a Parigi” Django Reinhardt (1910-1953) è stato uno dei primi musicisti europei ad aderire al be-bop, il “jazz moderno” inventato a New York a metà degli anni Quaranta da Charlie Parker, Thelonious Monk, Dizzy Gillespie e altri. Caposcuola del jazz europeo con il gruppo Hot Club de France e inventore del “jazz manouche”, o “gypsy jazz”, Django dimostrò, negli ultimi anni di attività, di non essere riferibile solo a quell’idioma musicale, che pure lo avrebbe reso famoso per sempre. Con la giovane generazione di jazzisti europei che cercavano di affermare il be-bop, Reinhardt diede vita, tra il 1947 e il 1953, a un nuovo e fertile periodo creativo, salvo poi vedere il suo contributo tragicamente interrotto dalla morte improvvisa. In questo libro, attraverso un’ampia e accurata analisi musicale, Pierre Fargeton ripercorre i cambiamenti del linguaggio di Reinhardt alla luce dell’influenza del be-bop, notando peraltro come lo “stile Reinhardt”, pur se aggiornato dall’adozione della moderna chitarra elettrica o dall’uso della batteria nei gruppi, sia rimasto sostanzialmente fedele a se stesso.
18,00 17,10

Intorno al jazz. Dall'etnologia alla popular music

Luca Cerchiari

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2016

pagine: 684

C’era una volta il jazz, ma adesso non c’è più. C’è molto di più: le vicende creative e i relativi studi hanno delineato, da alcuni decenni, un’area musicale sconfinata, della quale il jazz è soltanto la cosiddetta punta dell’iceberg. Dunque, non più il jazz, ma intorno al jazz. Sintesi di tradizioni orali e colte di tre continenti connessi dall’Oceano Atlantico (l’Europa, l’Africa e l’America), le molteplici espressioni sonore riferibili alla definizione di “civiltà musicale afro-americana” hanno messo in relazione, nell’arco di cinque secoli, individui e collettività, ambiti religiosi e profani, strumenti e concetti. Questo saggio illustra in modo preciso e appassionante le diverse anime del jazz. La definizione di questo genere (esito di fonti solo apparentemente antitetiche, dal folklore britannico al Romanticismo, dai poliritmi africani al rock), coinvolge anche le componenti semio-antropologiche di tutta la musica afro-americana (quali l’inedita ritualità del Carnevale, la “drammaturgia” della tratta schiavistica, la centralità dell’espressione vocale). Il testo, che spazia da Scott Joplin a Keith Jarrett, dai blues agli spirituals, dai songs alla fusion, dal samba al raggae, dalla mbira africana alle tastiere elettriche, offre inoltre riflessioni su temi quali la neovocalità di Frank Sinatra, le origini dell’editoria e della critica jazzistica, il repertorio europeo del jazz, il caso straordinario della polistrumentista e danzatrice Valaida Snow.
16,00 15,20

Curci Editori Musicali 1860-2010, i primi 150 anni

Luca Cerchiari

Libro: Libro rilegato

editore: Curci

anno edizione: 2011

pagine: 158

Il lavoro dell'editore rappresenta una delle componenti essenziali della vita musicale e dello spettacolo, ma è venuto accentuando la sua importanza nel corso dell'Ottocento, fino a diventare il perno di un sistema che coinvolge didattica, prassi esecutiva, mercato e diritto d'autore. L'Italia è stata sino al 1900 una delle prime nazioni al mondo nell'ambito dell'editoria musicale, ma ha poi ceduto il passo ai grossi gruppi industriali euroamericani e giapponesi. Con una bella, rara eccezione: la Curci, che invece oggi festeggia 150 anni di vita, con un libro che ne ripercorre le tappe fondamentali. Nata a Napoli e inizialmente impegnata nella vendita degli strumenti musicali, l'impresa dei Fratelli Curci, divenuta poi editrice, ha saputo cogliere i segni dei mutamenti epocali in atto, sviluppando un'intensa attività produttiva nell'ambito della musica classica così come di quella popolare. Fantasia napoletana e senso degli affari meneghino, emblematica sintesi di una nazione, la storia della Curci è una storia italiana in cui cultura, pensiero, spirito imprenditoriale e responsabilità civile si coniugano in un unico obiettivo, ancora oggi perseguito con fierezza, talento e passione.
25,00 23,75

Miles Davis. Dal bebop all'hip-hop

Miles Davis. Dal bebop all'hip-hop

Luca Cerchiari

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2013

pagine: 348

Miles Davis (1926-1991) è uno dei massimi protagonisti del jazz moderno e contemporaneo, e in senso generale di tutto il Novecento sonoro. Non c'è novità stilistica che non l'abbia visto fra i principali protagonisti, se non fra gli ideatori. Davis è stato un maestro della tromba, che suonava con lirismo incomparabile, e un improvvisatore di genio assoluto; un uomo dal talento sconfinato ma anche dal carattere difficile, ambizioso ed esigentissimo; un collezionista di donne bellissime e intense, ma anche una persona profondamente legata alle sue radici afroamericane. È stato un punto di riferimento della vita jazzistica, e più in genere musicale e sociale, dal dopoguerra all'epoca della collaborazione con Gil Evans e John Coltrane, dagli anni del jazz-rock alla sua finale assunzione in una sorta di pantheon mediatico. Questo libro è lo strumento ideale per carpirne i segreti, apprezzando tutte le sfumature del suo talento e della sua straripante umanità.
10,00

Il disco. Musica, tecnologia e mercato dal positivismo al web

Luca Cerchiari

Libro: Copertina morbida

editore: Odoya

anno edizione: 2014

pagine: 265

Dopo un periodo di declino, dovuto all'emergere e alla massiccia diffusione del formato digitale, il disco in vinile vive ora una rinata popolarità, con vendite che in Gran Bretagna hanno raggiunto picchi impensabili fino a pochi anni fa. Senza questo rivoluzionario supporto la storia della musica sarebbe sopravvissuta solo in parte. Nato fra Europa e Stati Uniti nel contesto della rivoluzione industriale e del grande sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, il disco si è rapidamente affermato come uno dei contributi più rilevanti del Novecento, simbolo di un pensiero capace di coniugare in un oggetto senza frontiere arte e scienza, ricerca grafica e ubiquità del suono riprodotto e dell'ascolto. Questo saggio, il primo in Italia dedicato a tutti gli aspetti del disco e l'unico a ripercorrere tutte le teorie su di esso, traccia la storia di un supporto in continua evoluzione (dal cilindro di cera di Edison al brevetto di Berliner, dal microsolco al CD) anche in ragione delle decisive interazioni con i generi musicali, la rete dei media, il sistema produttivo, gli eventi bellici e sociali. Un testo rigoroso quanto divulgativo che sa proporci anche curiosità, vicende e genealogia dei protagonisti del settore (inventori, produttori, tecnici), sottolineando il valore del disco come bene culturale e come oggetto di studio e di archiviazione e conservazione, oltre che come prodotto industriale.
18,00 17,10

Miles Davis. Dal bebop all'hip-hop

Luca Cerchiari

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 352

Personalità iconica, carattere poco incline ai compromessi, uomo orgoglioso delle proprie radici afroamericane, nonché sensibile all’universo femminile e al look individuale e sociale, Miles Davis è stato uno dei musicisti più rappresentativi del ventesimo secolo. Come trombettista ha inventato un suono nuovo e inconfondibile, anche con la sordina; esponente di primo piano del jazz, ha contribuito a definire stili come il cool e il jazz-rock, esprimendosi ai massimi livelli anche nel bebop, nell’hard-bop e nel jazz modale. Collaboratore o leader di maestri come Charlie Parker, John Coltrane, Gil Evans, Bill Evans, Herbie Hancock e Wayne Shorter, Miles Davis ha dato vita a un’arte unica per lirismo, bellezza e profondità emotiva. In questa nuova edizione di un volume ormai classico, Luca Cerchiari ripercorre la vita e la carriera di Miles Davis e fornisce le chiavi per cogliere le sfumature del suo genio e della sua poliedrica umanità.
14,00 13,30

Un secolo di jazz. La creatività estemporanea-A century of jazz. Impromptu creativity

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2017

pagine: 173

Il 26 febbraio 1917 l'Originai Dixieland Jass Band, un complesso di NewOrleans guidato dal trombettista italo-americano Dominic "Nick" LaRocca, incideva a New York per la casa Victor il primo disco della storia del jazz intitolato Livery Stable Blues. Di fatto, con la nascita dell'incisione di musica jazz, si apre una nuova era. Nel centenario dalla prima incisione jazz viene qui presentato un patrimonio visivo di grande vivacità attraverso cover, manifesti, locandine, cartoline e copertine di libri, oltre a grammofoni dell'inizio del 1900, strumenti musicali, spartiti ed edizioni divenute celebri, foto di momenti e personaggi significativi e frames. Per elaborare la veste grafica di cover e poster raffinati e innovativi nelle loro soluzioni cromatiche e compositive, vengono coinvolti grafici e artisti di livello internazionale, che hanno una vera e propria passione per il nuovo genere musicale: da Josef Albers a Max Huber, da Andy Warhol a Niklaus Troxler.
32,00 30,40

Filosofia del minimalismo. La musica e il piacere della ripetizione

Filosofia del minimalismo. La musica e il piacere della ripetizione

Alessandro Carrera

Libro: Libro in brossura

editore: Casa Musicale Eco

anno edizione: 2018

pagine: 135

L'età d'oro del minimalismo va dalla metà degli anni Sessanta alla fine degli anni Ottanta. È l'arco di tempo nel quale compositori come La Monte Young, Terry Riley, Philip Glass, Steve Reich e John Adams perfezionano una musica basata su brevi cellule tonali o modali, incessantemente ripetute e progressivamente modificate. È anche l'epoca in cui la poetica del minimalismo si fa strada in una zona intermedia tra musica d'arte e popular music attraverso l'opera di compositori concettuali quali Brian Eno e Alvin Lucier, e performance artist come Laurie Anderson. Il minimalismo realizza nei fatti, immediatamente e quasi gioiosamente, una critica radicale al formalismo seriale o aleatorio degli anni Cinquanta e Sessanta. È, a suo modo, l'ingresso del postmoderno in musica, una seducente compresenza di arcaismo e avanguardismo che sembra azzerare le pretese di un progresso negli stili, e che necessita di una "filosofia della musica postmoderna" così come le avanguardie del Novecento avevano dato spunto a una "filosofia della musica moderna". Come forza propulsiva, il minimalismo classico è oggi invecchiato, ma ha disseminato ovunque le sue tracce, in particolare nell'elettronica e nella techno. Questo libro ripercorre le origini di un movimento che, marginale come sembrava, ha di fatto cambiato il volto alla musica. Ma ha anche l'ambizione di fornire una teoria del particolare piacere fornito dalla ripetizione in musica, collegandolo a un'ampia visione filosofica che attraversa tutta la modernità. Prefazione di Luca Cerchiari.
14,90

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