Libri di Luisa Bonolis
Alchimia del tempo nostro
Ginestra Amaldi, Laura Fermi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 258
«Spaccare l’atomo!»: così annunciava la fascetta promozionale che avvolgeva la prima edizione di “Alchimia del tempo nostro”. Quando il volume fece la sua comparsa nelle librerie, nell’estate del 1936, non esisteva alcun libro che raccontasse a un pubblico di non esperti il recente campo di indagine della fisica nucleare. Un argomento nuovo non solo per il panorama editoriale nostrano, ma anche per la letteratura divulgativa estera. A scriverlo furono due giovanissime autrici, testimoni privilegiate degli eventi, nel loro ruolo di mogli e compagne di vita di Edoardo Amaldi e di Enrico Fermi. Il testo fu in seguito ampliato dalla sola Ginestra e riedito nel 1943, quando i contatti tra le due autrici erano ormai interrotti a causa della guerra: Ginestra in Italia, nella Roma città aperta; Laura negli Stati Uniti, prossima a trasferirsi con il marito e i figli nel grande laboratorio segreto di Los Alamos. “Alchimia del tempo nostro” viene riproposto oggi in un’edizione arricchita, oltre che dalla prefazione del fisico Ugo Amaldi, figlio di Ginestra, da una nuova introduzione di Adele La Rana, che ne sottolinea il valore storico, e da una postfazione a firma di Luisa Bonolis, che ripercorre la storia della fisica nucleare dagli anni Trenta fino a oggi. Prefazione di Ugo Amaldi.
Sulla meccanica dei nuclei radioattivi. La tesi di laurea di una mente geniale
Ettore Majorana
Libro: Libro in brossura
editore: Gattomerlino/Superstripes
anno edizione: 2024
pagine: 110
Dattilografata, e con le formule scritte di pugno dallo stesso Majorana, la tesi di laurea in Fisica fu scritta nel 1929 e non era ancora mai stata pubblicata. A 86 anni dalla “scomparsa” del suo autore, il documento viene proposto nella sua forma originale e inquadrato nel dibattito scientifico attuale. In appendice al libro, è riportata la fotocopia dei documenti con i quali Fermi, in occasione del concorso per la cattedra di Palermo, qualificava Majorana, appena più giovane di lui, non solo come un fuori classe, ma come un genio universale.

