Libri di M. Ilena Marozza
Le radici del comprendere
Mauro La Forgia, M. Ilena Marozza
Libro
editore: Giovanni Fioriti Editore
anno edizione: 2016
pagine: 128
La scelta del titolo di questo libro - "Le radici del comprendere" - trova le sue ragioni non tanto in un'istanza di tipo fondativo, quasi si volessero fissare le fonti della conoscenza, in particolare di quella psicoanalitica e clinica. L'idea di "radice" è qui introdotta piuttosto nel suo significato di luogo attraverso cui viene raccolto e affluisce il nutrimento, come insieme diffuso di direttrici di significato che portano nuovi aggregati di senso alla teoria e alla prassi clinica.
Ritorno alla talking cure
M. Ilena Marozza
Libro
editore: Giovanni Fioriti Editore
anno edizione: 2016
pagine: 130
I saggi raccolti in questo volume sono dedicati a un tentativo di ripensare la pratica della psicoterapia psicoanalitica, e i pensieri e le teorie che su di essa s'incardinano, in uno spirito non intenzionato tanto a conservare tradizioni e convincimenti che hanno segnato la formazione di generazioni, ormai mature, di psicoterapeuti. L'intento è piuttosto quello di interrogarsi, anche radicalmente, su quegli aspetti, minimali ed essenziali, che continuano a esprimere una vitalità dell'atteggiamento analitico e un valore profondo del tipo di pratica che da esso discende. Spesso questi valori non coincidono affatto con i sistemi teorico-pratici "di scuola" sui quali si sono formati gli analisti, ma che si esprimono trasversalmente nei modi di strutturare una relazione terapeutica, che sia garantita da una prassi eticamente orientata e caratterizzata da un pieno riconoscimento del valore e delle potenzialità del linguaggio, come forma vivente che individua il modo più specifico di stare al mondo dell'essere umano. Per questo è opportuno ritornare a parlare di talking cure, conferendo il massimo risalto alla dimensione linguistica sulla quale è impiantata questa singolare pratica curativa.
Jung dopo Jung. Saggi critici
M. Ilena Marozza
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2012
pagine: 290
"Io non ho mai rifiutato di bere il calice dolce-amaro della filosofia critica, ma l'ho sorbito con cautela, se non altro in refracta dosi (...) In tutti i casi la critica filosofica mi ha aiutato a comprendere il carattere soggettivo di confessione di ogni psicologia, anche della mia". In questo modo Jung individuava, nel 1929, uno dei punti più significativi del suo dissenso da Freud, secondo lui volutamente insensibile al coinvolgimento filosofico del pensiero psicoanalitico. A partire dal riconoscimento della sensibilità junghiana agli sfondi culturali, antropologici ed epistemologici che influenzano la nascita di ogni pensiero psicologico, i saggi raccolti in questo volume inseguono, nella vasta e piriforme opera junghiana, il pensatore inquieto, critico e aperto all'esperienza, lo psicologo lontano da ogni dogmatismo, il terapeuta consapevole che lo scopo di ogni psicoterapia non consiste nella scoperta o nella conferma di una qualche specifica teoria, ma nel riuscire a pensare psicologicamente, utilizzando la propria esperienza, in tutte le sue molteplici sfaccettature, come fonte e alimento del pensiero. In questi saggi si cerca un rapporto con il testo junghiano per individuare quelle linee minimali ma essenziali che consentono di stabilire, nel presente, una continuità con il modo junghiano di concepire lo psichico, tenendo nello stesso tempo in considerazione l'esplicito invito rivolto da Jung alla psicologia ad "adottare un linguaggio che vari con lo spirito del tempo".