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Libri di Marcello Ravveduto

Lo spettacolo della mafia. Storia di un immaginario tra realtà e finzione

Marcello Ravveduto

Libro: Libro in brossura

editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele

anno edizione: 2019

pagine: 208

A che cosa pensiamo quando parliamo di mafie? Come nascono le rappresentazioni della criminalità? In che modo realtà e racconto delle mafie si intrecciano nel dar forma a un immaginario in continua evoluzione? Le organizzazioni criminali negli ultimi decenni sono state protagoniste di una massiccia esposizione mediatica. Modelli, miti e codici si sono adattati e integrati con la società dei consumi e dei mezzi di comunicazione di massa, sono entrati prepotentemente nel cinema, nel web, nel marketing, sino a conquistare il centro della scena. Un fatto, questo, essenziale per l’analisi e la comprensione del fenomeno mafioso nel suo complesso, poiché stereotipi e rappresentazioni sono per le stesse organizzazioni criminali un potente strumento per affermare la loro esistenza e il loro potere.
15,00 14,25

La nazione del miracolo. L'Italia e gli italiani tra storia, memoria e immaginario (1963-1964)

La nazione del miracolo. L'Italia e gli italiani tra storia, memoria e immaginario (1963-1964)

Marcello Ravveduto

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2018

pagine: 279

Il miracolo economico ha cambiato il destino di migliaia di italiani: famiglie con storie di sofferenza e marginalità hanno avuto per la prima volta accesso al benessere. Un passaggio epocale che viene ricostruito in un dialogo costante tra storia, memoria e immaginario collettivo. L'autore intreccia la vicenda di una famiglia meridionale a quella di un'intera nazione stravolta e affascinata dalla "secolarizzazione dei consumi". L'ascesa sociale del capofamiglia è l'emblema di un Paese in cui la retorica della povertà ha ceduto il passo al pragmatismo della ricchezza. Nel sogno americano all'italiana si coglie con nettezza una distanza tra le prospettive dei partiti e i desideri dei cittadini: i primi si scontrano sulle riforme strutturali e sulle manovre congiunturali, i secondi sono attratti dal benessere come conquista materiale e riconoscimento civile. Un'aspirazione che diventa visibilmente concreta analizzando le fonti audiovisive di quegli anni. Immagini, parole, canzoni e personaggi definiscono il magmatico divenire del boom economico: l'urbanesimo della speculazione edilizia e delle periferie dormitorio; i profili delle auto che mutano il paesaggio urbano; le ciminiere che lambiscono il cielo; la famiglia che modifica usi e costumi; i giovani e le donne che vogliono essere protagonisti della modernità; i braccianti che sciamano verso le città; gli operai che agognano il possesso della casa, dell'utilitaria, della televisione e degli elettrodomestici, senza dover rinunciare alla villeggiatura estiva. Il miracolo raccontato dai media è la storia di un'unificazione materiale, di una "comunità immaginata" in cui ognuno può identificarsi in una nazione moderna in cui sono saltate tutte le vecchie gerarchie di potere dell'Italia rurale. L'unica riforma strutturale possibile è accettare la nuova realtà.
25,00

Il primo libro di didattica della storia

Andrea Miccichè, Igor Pizzirusso, Marcello Ravveduto

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 320

Alla base di questo volume vi è la consapevolezza che i nuovi insegnanti di storia appartengono alla generazione dei Millennials e che si rivolgeranno a studenti della generazione Z, detta anche Google Generation. Ciò comporta la necessità di un cambiamento di prospettiva. “Il primo libro di didattica della storia” è scritto da tre storici che appartengono alla categoria dei coloni digitali, hanno conosciuto la vita prima del web e dell’ipermediazione e sono stati protagonisti del boom della cyber technology. Anche in ragione di questo mutamento, è ormai possibile guardare alla didattica della storia come a una palestra del pensiero critico, addestrato alla verifica delle fonti, per promuovere l’assorbimento della rivoluzione digitale, così come in passato altre generazioni di umanisti hanno incorporato le nuove conquiste tecnologiche nel flusso della metamorfosi sociale. Oltre che come strumento di formazione di docenti e studenti, il volume si propone all’attenzione del pubblico appassionato di storia, chiamato a confrontarsi quotidianamente con un’offerta di passato sempre più imponente, articolata e complessa proveniente, oltre che dai tradizionali libri di studio e testimonianza, da una pluralità di media.
24,00 22,80

I briganti e le vittime della nazione. Il paradigma vittimario nella storia d'Italia dal Risorgimento al tempo presente

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2024

pagine: 424

Il volume ricostruisce il modello vittimario partendo dalla Repubblica napoletana (1799) fino ad arrivare alle vittime delle mafie dei nostri giorni. Il Risorgimento ha consolidato la figura della vittima, nella sua più ampia accezione – eroe, martire, patriota, caduto, danneggiato – che diventa nell’immaginario della nazione un topos destinato a una fortuna duratura. Il movimento unitario sostiene una grande campagna per raccogliere risorse destinate ai «danneggiati del brigantaggio». Per la prima volta anche i poveri, rovinati dal conflitto civile, sono considerati vittime innestandosi nel processo di nation building. Il lungo periodo permette di risalire alle origini del discorso pubblico sulla vittimizzazione definendo periodizzazioni, individuando dati strutturali e interpretando passaggi congiunturali della storia nazionale, con uno sguardo aperto al confronto internazionale.
35,00 33,25

Il riformismo mancato. Società, consumi e politica nell'Italia del miracolo

Il riformismo mancato. Società, consumi e politica nell'Italia del miracolo

Massimiliano Amato, Marcello Ravveduto

Libro

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2014

pagine: 240

Il primo governo organico di Centrosinistra (4 dicembre 1963), con l'ingresso del Psi nella "stanza dei bottoni", è l'emblema delle occasioni mancate dalla classe dirigente italiana. L'annunciata stagione di riforme strutturali si trasforma immediatamente in una lotta senza quartiere tra forze avversarie: da un lato gli alfieri dello spontaneismo, dall'altro i paladini della programmazione. Gli autori hanno cercato di scorgere il volto dell'Italia del miracolo celato dietro il racconto del conflitto politico: l'urbanesimo della speculazione edilizia e delle periferie dormitorio; le auto che mutano il paesaggio urbano; le ciminiere che anneriscono il cielo; la famiglia che modifica usi e costumi; i giovani e le donne che pretendono di essere i protagonisti della modernità; i braccianti che sciamano verso le città; gli operai che agognano il possesso della casa, dell'utilitaria, della televisione e degli elettrodomestici, senza dover rinunciare alla villeggiatura estiva. Si coglie con nettezza una distanza tra i desideri degli italiani e le prospettive dei partiti. Mentre i politici discutono, interpretando il miracolo come una crisi di crescita, i cittadini sono attratti da un'unica grande meta: il ceto medio come conquista sociale. Un'aspirazione che, tra luci ed ombre, unifica la formazione dell'immaginario collettivo (cinema, televisione, filmini in "super 8", musica, letteratura) con il susseguirsi di luoghi comuni e stereotipi...
19,50

Libero Grassi. Storia di un'eresia borghese

Marcello Ravveduto

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2012

pagine: 432

Un'accurata e accorata biografia di un autentico eroe civile. Non un poliziotto, non un militare, non un politico ma un imprenditore che osò sfidare la mafia e fu ucciso per questo, nel silenzio delle istituzioni e delle associazioni di categoria. Un libro che racconta, con la passione della grande narrativa e il rigore del giornalismo d'inchiesta, la vita di Libero Grassi, l'imprenditore ucciso dalla mafia nel 1991 per il suo ostinato, pubblico rifiuto di pagare il pizzo. "Libero Grassi non è più l'industriale che ha negato il suo consenso alla mafia, ma l'emblema di una ribellione possibile. I quotidiani ripetono ossessivamente gli stessi termini. Su tutte spiccano due parole: simbolo ed eroe. Il 29 agosto del 1991, secondo l'Eurispes, è nata una figura imprevista, destabilizzante per la mafia e per lo stato che la combatte: la figura dell'eroe. Un eroe diverso da quelli belli, prepotenti e rampanti celebrati nei film, nelle riviste patinate e persino dai partiti politici degli anni ottanta. Un eroe, privo di particolari superiorità, che smaschera la pochezza dei finti coraggiosi, paladini del lusso, cultori dell'immagine ed esperti della comunicazione di massa. Uomini e donne normali il cui rigore morale individuale diviene, nella latitanza di personaggi pubblici carismatici, punto di riferimento sostanziale a cui affidare la difesa del bene comune." Postfazione di Davide Grassi.
14,00 13,30

Il sindaco gentile. Gli appalti, la camorra e un uomo onesto. La storia di Marcello Torre

Il sindaco gentile. Gli appalti, la camorra e un uomo onesto. La storia di Marcello Torre

Marcello Ravveduto

Libro: Copertina morbida

editore: Melampo

anno edizione: 2015

pagine: 287

"La storia della camorra è disordinata, anarchica. Eppure c'è una data, l'11 dicembre del 1980, che fa da spartiacque per i clan come per l'Italia civile. Quel mattino venne ucciso a Pagani, in provincia di Salerno, il sindaco gentiluomo Marcello Torre. Democristiano indipendente, avvocato anche di camorristi, Torre si stava opponendo, da pubblico amministratore, a uno dei più grandiosi progetti di conquista criminale del Novecento: le mani della camorra sui lavori della ricostruzione dopo il terremoto che nemmeno venti giorni prima aveva squassato l'lrpinia. Per questo venne eliminato brutalmente su ordine di Raffaele Cutolo. In fretta, di corsa. Colpito per educare tutti gli altri amministratori che avessero voluto imitarlo. I clan campani arricchiti dal traffico di stupefacenti erano avviati al salto di qualità: far nascere la camorra-impresa, entrare nel settore legale e da lì rovesciare i rapporti con le istituzioni. Sulla memoria di Torre cadde un silenzio di imbarazzo e di vendetta. Specialmente a Pagani. La sua famiglia che chiedeva giustizia fu a lungo isolata. Si arrivò perfino, caso assolutamente unico, a intitolargli una piazza e a revocare l'intitolazione il giorno dopo. II libro ricostruisce quei fatti apparentemente lontani, ma che ancora bruciano nella carne viva del Paese." (Nando dalla Chiesa).
15,00

Novantadue. L'anno che cambiò l'Italia

Novantadue. L'anno che cambiò l'Italia

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2012

pagine: 180

Il novantadue non è un anno qualsiasi. Per molti è il confine che separa la Prima Repubblica dalla cosiddetta Seconda Repubblica. Per gli autori di questa antologia - molti dei quali provenienti dall'esperienza di Strozzateci tutti - è un paradigma: una chiave di volta che esemplarmente coniuga permanenze e rotture della storia italiana. Dodici mesi densi di avvenimenti tragici, epocali, sensazionali in cui affiorano le profonde crepe politiche, economiche e civili che caratterizzano gli ultimi quarant'anni di vita repubblicana. Il 1992 non è solo l'anno delle stragi di Falcone e Borsellino, è piuttosto un'escalation: Tangentopoli, il voto proporzionale uninominale, l'affermazione della Lega, l'agonia dei partiti di massa, la voglia di riscatto civile, il terrorismo mafioso, il debito sovrano alle stelle, l'intervento pubblico assistenzialista, il difficile rapporto con l'Europa. La lunga crisi della Repubblica sembra esplodere in tutta la sua urgenza lasciando immaginare che "nulla sarà come prima". Questo libro torna sui fatti accaduti, cercando di andare oltre le macerie materiali e morali accumulate nel corso di un ventennio, per raccontare, fuori dai luoghi comuni, le storie che lo hanno reso un anno "indimenticabile". Senza pregiudizi ideologici, né inutili moralismi, ma con passione civile. La ribellione dei cittadini di Palermo, l'organizzazione dell'attentato di Capaci, la televisione della pietà e del dolore, l'immaginario cinematografico, l'avanzata dei "perfidi" localismi...
14,90

Napoli... Serenata calibro 9. Storia e immagini della camorra tra cinema, sceneggiata e neomelodici

Napoli... Serenata calibro 9. Storia e immagini della camorra tra cinema, sceneggiata e neomelodici

Marcello Ravveduto

Libro: Copertina morbida

editore: Liguori

anno edizione: 2007

pagine: 240

Il libro ricostruisce luoghi comuni, dichiarazioni ed eventi passati e recenti, dell'ambiguo mondo neomelodico. Una galleria di storie ed immagini che mostrano un fenomeno meridionale di divismo locale: la globalizzazione nella marginalità. Il mercato neomelodico tra cerimonie, feste di piazza, trasmissioni televisive, produzioni discografiche e relative contraffazioni, produce un giro d'affari milionario che richiama l'interesse dei clan. In alcuni casi i boss riescono addirittura a "plagiare" qualche cantante trasformandolo in "cantore epico" della camorra. Basta leggere i titoli di alcune canzoni: '"Nu latitante", "'O Killer", "II mio amico camorrista", "Il pentito". Dalla sceneggiata alle canzoni neomelodiche si dipana un filo rosso che unisce, separando, le biografie artistiche di tanti interpreti, neomelodici e non, della canzone napoletana tra cui spiccano Mario Merola, Nino D'Angelo, Gigi D'Alessio e Pino Daniele.
18,99

Le strade della violenza. Malviventi e bande di camorra a Napoli

Le strade della violenza. Malviventi e bande di camorra a Napoli

Isaia Sales, Marcello Ravveduto

Libro: Libro in brossura

editore: L'Ancora del Mediterraneo

anno edizione: 2005

pagine: 308

Il libro segue la storia della camorra nelle sue tappe fondamentali: dalle origini ai lazzaroni ai guappi, dal processo Cuocolo agli anni Cinquanta di Pupetta Maresca e Pascalone 'e Nola. Ma l'attenzione di Sales si concentra soprattutto sul periodo che dagli anni Ottanta arriva a oggi, cioè da quando, con il terremoto del 1980, e il massiccio stanziamento di risorse che ne deriva, la camorra riesce ad accumulare capitali impensabili, acquisendo un potere economico enorme. Proprio in quegli anni, inoltre, la Campania diventa la centrale del contrabbando nazionale e internazionale. Si apre così il periodo della camorra-impresa e della camorra-massa.
16,50

Libero Grassi. Storia di un siciliano normale
9,30

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