Libri di Marco Billi

«Il principio di legalità è un principio fondamentale, ma è chiaro che la centralità del ruolo del legislatore si avverte con ancora maggior forza quando deve essere dettata la disciplina di temi e situazioni che coinvolgono interessi di elevato rango e implicano questioni di carattere non solo giuridico, ma anche etico e morale. Occorre, però, che il legislatore assolva al suo compito. In difetto dell'intervento del Parlamento, infatti, si assiste inevitabilmente a fenomeni di supplenza giudiziaria [...]. Si ritiene allora necessario, prima ancora che opportuno, che il legislatore trovi la forza per arrivare a un punto di incontro unitario tra le diverse posizioni culturali e i diversi approcci ideologici e intervenga (seppure tardivamente) a dettare una disciplina non solo sugli aspetti indicati dalla Corte costituzionale con la sentenza di incostituzionalità dell'art. 580 c.p. [...], ma anche (per segnalare solo uno dei diversi temi ipotizzabili e che risulta in evidente collegamento con la sedazione profonda continua in combinazione con le cure palliative) sull'eutanasia.»

Venuto al mondo da un cardiologo e da una biologa, il 1° settembre del 1978, Marco Billi a scuola è sempre andato male (anche se andava con il motorino) ma è riuscito a non farsi mai bocciare. È cresciuto con questa paura per la scuola e per i suoi abitanti, timori enfatizzati anche dalla ottima riuscita scolastica della sorella. I suoi studi partono da un asilo metodo Montessori, per poi transitare per un liceo scientifico e culminare con un laurea in Economia e Commercio, portata al trionfo con una tesi sul Viagra. Rattristato per la conclusione della dolce vita universitaria, ha voluto rendere indelebili quelle emozioni con questo libro, in cui, rivolgendosi alle nuove matricole, insegna loro qualche trucco sul "mondo Università".

Il principio di legalità è un principio fondamentale, ma è chiaro che la centralità del ruolo del legislatore si avverte con ancora maggior forza quando deve essere dettata la disciplina di temi e situazioni che coinvolgono interessi di elevato rango e implicano questioni di carattere non solo giuridico, ma anche etico e morale. Occorre, però, che il legislatore assolva al suo compito. In difetto dell'intervento del Parlamento, infatti, si assiste inevitabilmente a fenomeni di supplenza giudiziaria... Si ritiene allora necessario, prima ancora che opportuno, che il legislatore trovi la forza per arrivare a un punto di incontro unitario tra le diverse posizioni culturali e i diversi approcci ideologici e intervenga (seppure tardivamente) a dettare una disciplina non solo sugli aspetti indicati dalla Corte costituzionale con la sentenza di incostituzionalità dell'art. 580 c.p. sopra esaminata, ma anche (per segnalare solo uno dei diversi temi ipotizzabili e che risulta in evidente collegamento con la sedazione profonda continua in combinazione con le cure palliative) sull'eutanasia.