Libri di Marco Pupillo
Giuseppe Primoli e il fascino dell'Oriente. Catalogo della mostra (Roma, 15 marzo-8 settembre 2024)
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2024
pagine: 112
"Il progetto espositivo "Giuseppe Primoli e il fascino dell'Oriente" ha preso forma tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024 sull'"onda" della mostra di arte giapponese Ukiyoe in programmazione al Museo di Roma. In un primo momento l'idea curatoriale si è concentrata sul collezionismo japonisant del conte Giuseppe Primoli e sul nucleo di kakemono a lui appartenuti, esposti nel 1983 nella mostra "Frammenti di un salotto", curata da Maria Elisa Tittoni e allestita al Museo Napoleonico. La ricerca, tuttavia, ha portato in maniera del tutto naturale ad ampliare l'orizzonte dell'esposizione, assecondando la natura delle raccolte del museo, che conservano numerose altre testimonianze del gusto e del collezionismo orientalista ed esotico tra XIX e XX secolo appartenute alla famiglia Primoli: un collezionismo non necessariamente e non sempre colto o consapevole, ma che costituisce senz'altro un interessante fermo immagine delle tendenze e delle mode culturali europee del periodo." (dall'introduzione dei curatori)
Aspettando l'Imperatore. Monumenti, archeologia e urbanistica nella Roma di Napoleone 1809-1814. Catalogo della mostra (Roma, 9 dicembre 2019-31 maggio 2020)
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 160
Catalogo della mostra aperta a Roma presso il Museo Napoleonico dal 19 dicembre 2019 al 31 maggio 2020. “Ritornai poi a parlargli di Roma”: nei dialoghi di Fontainebleau tra Antonio Canova e Napoleone dell'autunno 1810 Roma è uno degli argomenti trattati con maggiore frequenza. Lo scultore è nuovamente convocato in Francia, questa volta per eseguire il ritratto di Maria Luisa. Roma da oltre un anno è annessa all'Impero francese e in febbraio è stata dichiarata seconda città dell'Impero. L'Imperatore parla all'artista dei programmi di scavo archeologico che ha in serbo per la città (“Abbiamo parlato dei scavi che si potrebbero fare a Roma [...] mi disse che voleva scavare a Roma”). “Tornò [a] dire che vol venire a Roma ed io gli dissi che Roma ha gran bisogno di essere vista da Lui”. Canova si rende conto che la venuta di Napoleone a Roma, in quel momento ancora governata dalla Consulta Straordinaria incaricata di gestire la transizione politica e amministrativa, porterebbe benefici alla città e lo vuole allettare con mirati richiami alle vestigia del centro dell'antico impero: “troverà da scaldare la sua testa vedendo dove abitava Cesare, Tito, Traiano etc.”."
Quando Roma parlava francese. Feste e monumenti della Repubblica Romana del 1798-1799 nelle collezioni del Museo Napoleonico
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 95
I venti mesi della Repubblica Romana del 1798-1799, nonostante limiti e contraddizioni, rappresentarono per la città un momento di netta cesura con il passato, in cui nacquero strutture politiche e amministrative del tutto inedite nella città del papa. Il governo filofrancese promosse una nuova cerimonialità pubblica, civica e repubblicana, in sostituzione di quella tradizionale. Per le feste rivoluzionarie, trasposizione capitolina di quelle francesi, furono stilati dettagliati programmi e furono realizzati imponenti apparati effimeri, a cui collaborarono architetti, pittori e scultori. La memoria visiva di questi avvenimenti è oggi affidata alle testimonianze grafiche (disegni, prove, stampe) conservate al Museo Napoleonico, una raccolta unica per completezza, qui interamente schedata. La rarità di questo tipo di illustrazioni, dalla forte connotazione politica, è conseguenza di occultamenti e distruzioni avvenuti negli anni successivi, con la Restaurazione e il ritorno del governo pontificio. La mostra offre l'occasione di presentare anche una preziosa serie di pendenti a micromosaico con emblemi rivoluzionari, realizzati durante il biennio repubblicano e sinora mai esposti in Italia.