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Libri di Marco Restucci

Temporale jazz. Estetica dell'improvvisazione

Marco Restucci

Libro

editore: Arcana

anno edizione: 2020

pagine: 224

Se l’improvvisazione è l’anima del jazz, allora questo libro è un assolo. Chorus jazzistico e filosofico insieme. Ispirato a "Kind of blue" di Miles Davis, a "My favorite things "di John Coltrane, il suo libero fraseggio è un viaggio temporale attraverso le pieghe dei suoni e del nostro sentire in musica. Percezione e tempo sono, infatti, i luoghi dell’improvvisazione – dimensioni estetiche in cui si muovono contemporaneamente musicista e spettatore – ma sono anche dimensioni dell’essere, forme di ciò che siamo, modi del nostro stare al mondo. Lungo lo scorrere di queste pagine il racconto dell’improvvisazione si compie, si svela sotto i nostri occhi. Di nota in nota, di frase in frase, di chorus in chorus l’assolo si dispiega, ci coinvolge, ci emoziona, incontrando domande, cercando risposte fuori e dentro di noi: in quale momento del tempo si collocano le note del jazz? In quale punto di questo costante abbraccio che è il tempo ci portano? E perché una volta condotti lì, in quella determinata zona del tempo, possiamo provare una gioia così profonda oppure un così profondo disagio? Come mai e in che modo, dunque, l’improvvisazione jazzistica è in grado di smuovere in chi ascolta sentimenti così profondi, vivi, spesso in netto contrasto tra loro?
16,50 15,68

Dioniso a New Orleans. Nietzsche e il tragico nel jazz

Dioniso a New Orleans. Nietzsche e il tragico nel jazz

Marco Restucci

Libro: Libro in brossura

editore: AlboVersorio

anno edizione: 2016

pagine: 89

Dopo sedici anni Nietzsche riscrive la prefazione a "La nascita della tragedia" chiedendosi ancora una volta: "come dovrebbe essere fatta una musica che non fosse più di origine romantica, come la tedesca, - bensì dionisiaca?" Rispondere a questa domanda è possibile: in un momento particolarmente doloroso della storia - quello della tratta degli schiavi verso le Americhe - dalle coste atlantiche dell'Africa occidentale giunsero sul suolo del Nuovo Mondo anche ritmi, danze, suoni sconosciuti, inauditi, misteriosi. Ed è proprio da questi ritmi, da queste danze, da questi suoni che, agli albori del Novecento, ebbe origine una forma artistica nuova: il jazz. I canoni dell'estetica occidentale sembrano vacillare. Nelle note di Buddy Bolden, Jelly Roll Mortai, Joe Oliver, Louis Armstrong rivive tutta la sorprendente varietà melodica del canto popolare, l'estasi di antichi riti religiosi. Dioniso è forse ritornato dagli abissi in cui era stato ricacciato dalle parole di Socrate e di Euripide? E Apollo, nel tentativo di arginarlo, ha ritrovato tutta la sua forza di trasfigurazione? L'inarrestabile lotta ricomincia.
10,00

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