Libri di Maria Beatrice Di Castri
Semi di veglia. Le meraviglie di Alice
Sabrina Bellini
Libro: Libro in brossura
editore: Controluna
anno edizione: 2024
pagine: 156
I personaggi di Carroll sono presi in prestito per narrare un’iniziazione e formazione femminile attraverso l’esplorazione di sé e l’apertura all’altro. Sono consapevolezza, dubbio, scelta, amore, perdita, potere. L’ambientazione fantastica e le poesie brevi, correlate ma anche indipendenti, portano alla risoluzione dell’avventura nella quale Alice si trova coinvolta seguendo l’istinto. E ognuno può continuare il racconto perché Alice è una di noi. Prefazione di Maria Beatrice Di Castri.
Visibile parlare
Maria Beatrice Di Castri, Massimo Caria
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Setteponti
anno edizione: 2021
pagine: 136
Comporre nella misura di un breve haiku non è solo assecondare una pura folgorazione, ma tentare di costruire una forma, un piccolo cesellato origami intorno ad un'intuizione lirica che combina insieme la visione estemporanea di un paesaggio esterno, o anche di un dettaglio, e la risposta del sentire interiore che ne viene rapito: chi scrive non cerca se stesso, ma solo una forma adatta a contenere quel momento. Occorre spostare il baricentro dall'io-lirico e lasciare che la parola sia accarezzata dallo spunto esterno: da un albero, da una luce, dal profilo di una montagna, dall'incresparsi della luce sul mare, o anche dal microcosmo di uccello, di un riflesso sul vetro. La poesia nasce come risposta della parola a questa carezza.
Doppi nodi
Maria Beatrice Di Castri
Libro: Copertina morbida
editore: Helicon
anno edizione: 2020
pagine: 88
Il tono pacato ma non rinunciatario, il nitore e le sottili variazioni della metrica, l'oculata precisione del lessico, persino la parsimonia con cui vien messo in opera un solido armamentario retorico-stilistico fanno di "Doppi nodi", opera terza di Maria Beatrice Di Castri, un rivolo di acqua sorgiva nell'affollata e impudica waste land della poesia contemporanea...
10 anni dopo la crisi, prendiamo il controllo della finanza
Libro: Libro in brossura
editore: Attac Italia
anno edizione: 2018
pagine: 112
Il sudario di Laerte
Maria Beatrice Di Castri
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2011
pagine: 64
Istantanee, versi come fotografie, giorni che scandiscono intervalli di tempo su cui porre silenzio per alleviare l'attesa: è un ritmo lieve di passi quello della Di Castri che, dalla negazione della perdita, dall'accettazione, giunge fino alla reale separazione, al commiato definitivo. Intima e privata elaborazione di un lutto, dove nella creazione della 'parola-segno' che dà coscienza visiva al desiderio di non vedere, si traspone in una epigrafe la rabbia inerte. È una Penelope che aspetta, tesse e disfa, vita e morte, il divenire cosciente e il rifugio nell'incosciente, fra ricordi e spazi dove l'onnipotente e disperato affetto si strugge nell'immobilità. Un Laerte già lontano, di una malattia che ne segna già il destino, di una demenza che ne vanifica perfino i tratti immutati del corpo dove si cela la presenza. E se l'Odissea è il poema del ritorno e Penelope rappresenta la fedeltà coniugale, traspare forse nei versi il senso di colpa di un desiderio infranto e rinnegato che diniega il complesso di un desiderio lontano?
Plazer
Maria Beatrice Di Castri
Libro: Copertina morbida
editore: Libroitaliano World
anno edizione: 2008
pagine: 48
L'aspettatrice
Maria Beatrice Di Castri
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2023
pagine: 104
Tre sillogi di poesie imperniate intorno a dei nuclei tematici forti: la rielaborazione autobiografica e introspettiva si abbina alla immersione nella quotidianità, negli attraversamenti di un mondo popolato al contempo di bellezza e di dolore. Così la parola poetica si misura da un lato con le lacerazioni del vissuto, dall’altro celebra quei miracoli che hanno contribuito a colmarle, almeno in parte: la potenza generatrice del mito e la forza catartica della scrittura nello svelare e sublimare. Un travaso costante, quindi, dalla soggettività all’osservazione e partecipazione all’universo circostante, nell’hic et nunc del nostro essere mente corporea. La dimensione perturbante, ma anche profondamente performativa dell’incontro con l’altro, prevale nell’ultima sezione: in una sorta di personale stilnovismo al femminile, l’eros – deus che agguanta e sorprende, con le sue astuzie beffarde e le sue inesauribili risorse palingenetiche – assurge a potente principio generatore di ispirazione e di anelito a esplorare e implementare le potenzialità della persona e della parola stessa.