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Libri di Maria Cristina Cabani

Alessandro Tassoni. Poeta, erudito, diplomatico nell'Europa dell'età moderna

Alessandro Tassoni. Poeta, erudito, diplomatico nell'Europa dell'età moderna

Maria Cristina Cabani, Duccio Tongiorgi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2018

pagine: 311

I contributi raccolti in questo volume di Atti illustrano i molteplici aspetti della personalità di Alessandro Tassoni, letterato, studioso, erudito, politico e diplomatico. Gli studi sul poema che lo ha reso celebre dialogano con altri dedicati al Tassoni tragediografo, commentatore di testi, filologo, nel quadro di una nuova attenzione verso l'esperienza biografica e pubblica dell'autore nel contesto delle corti di antico regime.
18,00

La valle di Giosafat

La valle di Giosafat

Maria Cristina Cabani

Libro: Libro in brossura

editore: Industria & Letteratura

anno edizione: 2025

pagine: 278

La valle di Giosafat racconta la storia di Eva e Matteo, e del mondo a loro intorno. È una storia di morte e di sofferenza, ma anche di amore e di quotidiane esistenze. Entrambi docenti universitari, Eva e Matteo trascorrono insieme buona parte della loro vita. L'equilibrio della coppia sembra mantenersi su un crinale ambiguo, eppure solido e resistente. Mentre nella sfera pubblica Matteo appare deciso, forte e dominante, è nell'alveo del tempo trascorso insieme a Eva che la sua natura fragile e sensibile viene alla luce. Il contrario sembra potersi dire per Eva: ma fino a che punto? Attraverso uno stile elegante e preciso il primo romanzo di Maria Cristina Cabani riesce a raccontare di fatti estremi, ritraendo senza affettazione e aggiornando le possibilità espressive dell'autofiction contemporanea.
15,00

Fantasie eroicomiche: «La secchia rapita» di Antonio Possenti

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2024

pagine: 80

In occasione della mostra modenese Alessandro Tassoni spirito bisquadro (12 dicembre 2015 − 13 marzo 2016) Antonio Possenti produsse una serie di venti illustrazioni della Secchia rapita in tecnica mista. Con essa Possenti si inseriva dal suo punto di vista nell’ambito di una lunga tradizione inaugurata dallo stesso Tassoni, il quale avrebbe voluto affidare il compito di allestire una Secchia illustrata al pittore Antonio Tempesta (1555-1630). Il piccolo catalogo si propone ora di raccogliere, affiancandole al testo, le venti opere di Possenti e di offrire al pubblico un’interpretazione per immagini del poema del tutto personale.
20,00 19,00

Le forme del cantare epico-cavalleresco

Maria Cristina Cabani

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2023

pagine: 230

Questo studio si propone di definire il genere «cantare» da un punto di vista formale e sincronico. La scelta di un taglio prevalentemente descrittivo nasce dalla considerazione che allo stato attuale manca un lavoro interamente dedicato alla delimitazione e definizione di quella vasta produzione narrativa in ottava rima, diffusa per almeno due secoli, che è nota sotto questo nome. Di essa si è molto parlato, soprattutto in rapporto al romanzo cavalleresco, ma spesso con molta imprecisione, forse proprio perché, come osserva il Limentani, «il corpus dei cantari appare come un sottobosco su cui in troppo incombono gli alberi d'alto fusto: sia all'inizio (Boccaccio), sia in arrivo (Boiardo, Pulci, Ariosto, ecc..)». Ora ciò che colpisce, già ad una visione d'insieme, nella produzione canterina, è la persistenza e la relativa fissità di certi procedimenti narrativi legati alla originaria destinazione spettacolare del prodotto: mutuati in parte dal successivo romanzo cavalleresco, essi garantiscono, al di là delle modificazioni socio-culturali, la compattezza e la durata di un genere. Maria Cristina Cabani (Carrara, 1954) è professore ordinario di Letteratura italiana presso il Dipartimento di filologia, letteratura e linguistica dell'Università di Pisa. I suoi interessi di ricerca si sono concentrati in modo particolare sul poema in ottave e le sue trasformazioni dalle Origini al Seicento, a partire dalla tradizione epico-cavalleresca dei cantari, fino a Pulci, ad Ariosto (con importanti contributi sull'intertestualità ariostesca), e ancora a Tasso, a Marino e alla nascita e affermazione del poema eroicomico con Tassoni. Premessa di Michele Comelli.
18,00 17,10

Portami con te. Antologia di poesia amorosa dalle Origini alla contemporaneità

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2022

pagine: 150

La storia della lirica d’amore è esemplificata da questa piccola antologia di componimenti dei più grandi poeti della letteratura italiana: dalle origini siciliane, attraverso Dante, Petrarca, Boiardo, Ariosto e altri nomi illustri, fino a Pascoli, Gozzano, Montale e alla contemporaneità. Fil rouge della raccolta sono: il desiderio, la passione, l’alienazione, l’angoscia della perdita, il senso del peccato, cioè i sentimenti che, con poche eccezioni, caratterizzano la poesia occidentale e anche la moderna canzone d’autore (Battisti, Guccini, De André e altri). La vasta selezione dei testi raccolti in questa silloge si propone di rendere un’idea della varietà della fenomenologia amorosa, del «vario stile», direbbe Petrarca, del regno d’Amore.
19,90 18,91

Francesco Bracciolini. Gli «ozi» e la corte

Francesco Bracciolini. Gli «ozi» e la corte

Libro: Libro in brossura

editore: Pisa University Press

anno edizione: 2020

pagine: 444

I saggi raccolti nel volume mettono a fuoco la vicenda letteraria e biografica di Francesco Bracciolini, figura poetica di spicco nel primo Seicento italiano. Il volume riunisce ricerche – avviate in occasione del convegno Francesco Bracciolini. Gli ‘ozi’ e la corte (Pisa-Pistoia, 21-22 settembre 2017) – che vedono affiancarsi prospettive disciplinari diverse: agli affondi letterari e critici si avvicendano infatti approfondimenti storico-artistici, nonché edizioni di testi inediti o difficilmente reperibili. Il libro, ricco di novità, aggiorna e integra in molte parti il profilo del poeta delineato sul finire dell’Ottocento da Michele Barbi, con la sua Notizia della vita e delle opere di Francesco Bracciolini. Introduzione di Maria Cristina Cabani.
24,00

Il comico. Teorie, forme, rappresentazioni

Il comico. Teorie, forme, rappresentazioni

Libro: Libro in brossura

editore: Pisa University Press

anno edizione: 2020

pagine: 334

Fenomeno paradigmatico dell’esperienza umana, il comico è da sempre oggetto di riflessione del pensiero occidentale e non ancora esaurito tema di dibattito. I tentativi di definire il comico come forza sociale, antropologica e psichica, di spiegare il fenomeno estetico nelle varie forme del comico quotidiano e del comico artistico e letterario, la descrizione del comico come rappresentazione, anche dal punto di vista linguistico della comicità verbale, sembrano convergere nel rilevare una procedura di contraddizione e negazione del nesso logico che in molti casi ha per effetto la risata. La riflessione su teoria e prassi del comico non preclude la possibilità di analizzarne le manifestazioni storiche e sociali, cognitive e individuali. Il volume raccoglie una serie di contributi nati in occasione del seminario tridottorale "Teorie e forme del comico" e rielaborati per la pubblicazione. Scopo del volume è presentare un'indagine sul comico da prospettive diverse, alla ricerca di una nuova visione transdisciplinare, utile anche oltre i confini dell’esercitazione critica.
22,00

15,49 14,72

L'occhio di Polifemo. Studi su Pulci, Tasso e Marino

L'occhio di Polifemo. Studi su Pulci, Tasso e Marino

Maria Cristina Cabani

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2005

pagine: 268

Il filo conduttore di questo libro è dato dall'esame di alcuni aspetti della memoria letteraria in poeti operanti fra la fine del '400 e la prima metà del '600. Il rapporto fra questi autori e le rispettive 'fonti' si configura in modi sempre diversi a seconda della diversità dei singoli temperamenti, ma anche secondo le varie qualità di quelle fonti e la diversità dei contesti storico-culturali. Si va così dalla ricerca di una auctoritas o di un padre necessari per legittimare il proprio testo (Dante per Pulci), a un rapporto critico con il proprio referente testuale (Tasso e Ariosto), al pressoché totale svincolamento da esso, in una ricerca del nuovo e dello stupefacente (Góngora e Marino).
20,00

La pianella di Scarpinello. Tassoni e la nascita dell'eroicomico
18,50

Ariosto. I volgari e i latini suoi

Ariosto. I volgari e i latini suoi

Maria Cristina Cabani

Libro

editore: Maria Pacini Fazzi Editore

anno edizione: 2016

pagine: 178

Ci sono dei testi per i quali l'indagine intertestuale è imprescindibile: il Furioso tra questi: non c'è quasi verso del poema, infatti, che non rimandi a una voce precedente. Ariosto esige che il buon lettore se ne renda conto. Pur contemplando anche un tipo di lettore "ingenuo", soddisfatto della bella storia, egli ammicca di continuo all'intendente, al quale riserva il piacere squisito dell'agnizione. Questo libro indaga alcuni aspetti della vasta dimensione intertestuale del Furioso: l'indagine mira non tanto a un incremento quantitativo dei dati, quanto ad approfondire la funzione che "la voce degli altri" svolge all'interno del poema.
18,00

«Qui vanno gli assassini in sì gran schiera». Ariosto in Garfagnana

«Qui vanno gli assassini in sì gran schiera». Ariosto in Garfagnana

Maria Cristina Cabani

Libro

editore: Maria Pacini Fazzi Editore

anno edizione: 2016

pagine: 116

Il volume ripercorre e illustra le ragioni della presenza di Ludovico Ariosto a Castelnuovo di Garfagnana. L'autrice ci illustra le varie vicende con il prezioso aiuto delle lettere che Ariosto stesso in quegli anni scrisse. Infatti l'Ariosto giunse in Garfagnana con il ruolo di Commissario generale per il duca di Ferrara Alfonso d'Este nel 1522. Gli era stato assegnato un compito difficile e ingrato: porre ordine in una regione smembrata e non avvezza a sottomettersi a un potere centrale. Terra di confine, da tempo contesa fra tre diversi stati (Lucca, Firenze e gli Estensi) e con fortissime ingerenze della Chiesa, la Garfagnana rivestiva un ruolo importante da un punto di vista strategico. Ariosto, dal suo quartier generale nella Rocca di Castelnuovo di Garfagnana, oggi a lui intitolata, svolse con scrupolo e con forte senso della giustizia il ruolo affidatogli, fino al momento del sospirato rientro, che avvenne nel giugno del 1525.
8,00

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