Libri di Marilena Casirani
Offanengo dei Longobardi. Archeologia e storia di un territorio della Lombardia centrale tra età romana e Medioevo
Libro: Libro in brossura
editore: Società Archeologica
anno edizione: 2022
pagine: 276
Lungo il confine meridionale del ducato longobardo di Bergamo, sulla sponda sinistra del fiume Serio e in connessione con la strada romana che congiungeva Pavia e Brescia, due tra le città più importanti del regno longobardo, si segnala, per ricchezza e complessità, l’insediamento di Offanengo. Attraverso l’analisi multidisciplinare che si è avvalsa dell’indagine archeologica, dello studio della toponomastica, della cartografia storica e delle fonti diplomatico-archivistiche, il volume Offanengo dei Longobardi getta nuova luce su un insediamento attivo fin dall’età romana, nel quale si insediarono genti longobarde che hanno lasciato traccia di sé nelle sepolture con ricco corredo. La vita dell’insediamento e le sue vicende vengono seguite però ben oltre la fase altomedievale, per dipanare le trame relative alla formazione, nel X secolo, di estesi patrimoni fondiari legati ai grandi monasteri e a influenti personaggi del regno italico, connessi anche alla nascita di fortificazioni in terra e legno, nonché chiarire le vicende relative alla nascita della pieve e dei numerosi luoghi di culto oggi scomparsi.
La pieve di Palazzo Pignano nella storia e nell'arte
Libro: Libro in brossura
editore: Scalpendi
anno edizione: 2017
pagine: 184
Palazzo Pignano. Dal complesso tardoantico al «Districtus» dell'«Insula fulkerii»
Marilena Casirani
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2015
pagine: 184
Il volume propone per la prima volta l'edizione completa della ricca documentazione storico-archeologica relativa al complesso tardoantico di Palazzo Pignano (CR), edificato intorno alla metà del IV secolo d.C. sui resti di un più antico edificio probabilmente di II secolo d.C. Situato nella porzione meridionale dell'ager bergomensis, in posizione baricentrica rispetto a città di antica fondazione quali Milano, Bergamo, Brescia, Cremona e Laus Pompeia, in un territorio fertile e ricco di acque, il complesso, formato da una lussuosa villa a padiglioni e da un edificio absidato a pianta centrale (la c.d. 'Rotonda'), si estendeva su una superficie di almeno 6 ettari. Non oltre la metà del V secolo esso fu ristrutturato nelle funzioni e nell'apparato decorativo e la 'Rotonda' venne dotata di fonte battesimale e di banco presbiteriale con seggio distinto. La natura del complesso e la qualità degli elementi decorativi, pur nella loro frammentarietà, indicano l'elevatissima condizione sociale dei committenti, da inserire nel novero di influenti possessores cristiani. In età longobarda la villa, in parziale degrado, fu trasformata - con l'integrazione di strutture in materiale deperibile - in un nuovo complesso residenziale presso il quale si rinvenne un anello sigillare in oro di VII secolo con il nome ARICHIS. La 'Rotonda', con il titolo di pieve di S. Martino, proseguì la propria vita fino all'XI secolo quando, insieme alla sua curtis, risulta dipendente dal vescovo di Piacenza.