Libri di Marina Balestra
Senza sapere dove senza sapere quando
Marina Balestra
Libro: Copertina morbida
editore: SBC Edizioni
anno edizione: 2021
Marina Balestra pedagogista, assistente sociale, sociologa della multiculturalità, vive a Milano. Dal 1994 svolge attività di ricerca, formazione, supervisione e consulenza pedagogica. Il suo interesse specifico è offrire a chi lavora nel settore educativo, e socio-assistenziale in genere, un punto di vista che, ricollocando in un quadro storico l'attuale modo di organizzarsi in servizi, orienti a guardare debolezze e forze derivate dal proprio modo di interpretare, relatività e specificità del proprio mandato sociale e professionale. Questo libro nasce da un percorso formativo, organizzato nel 2018 da Cooperativa Marta, rivolto agli operatori sociali, ai genitori e ai bambini della città di Pavia. A partire dalla primavera la sede della cooperativa, Villa Maria e il suo parco, hanno accolto quattro incontri domenicali dedicati alla lettura di quattro fiabe: Pelle D'Asino, La sfera di Cristallo, Barbablù e Hansel e Gretel. Gli incontri hanno preso forma con una iniziale lettura delle fiabe che ha coinvolto adulti e bambini uniti nell'ascolto del racconto. Un'occasione per aprire quelle storie a sentieri e esplorazioni diverse attraverso il gioco, la rielaborazione, la costruzione di significati partendo da uno dei più antichi modi di raccontare e raccontarsi. In questo senso il presente quaderno intende essere uno strumento, un piccolo libricino quasi di appunti, che possa essere inteso anche come guida rivolta ai professionisti del sociale, agli insegnanti, ai genitori e a tutti coloro che intendono i temi educativi come occasione per riflettere e interrogarsi.
Polvere di futuro. Riflessioni sul ruolo degli adulti e sulla preparazione all'autonomia di adolescenti cresciuti «fuori famiglia»
Marina Balestra
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Gruppo AEPER
anno edizione: 2019
pagine: 96
"Polvere di futuro" propone alcune riflessioni sul ruolo degli adulti/educatori nei percorsi di crescita degli adolescenti e, in particolare, nell'accompagnamento all'autonomia di giovani cresciuti "fuori famiglia" all'interno dei percorsi di Tutela Minori. Trae spunto dalle esperienze e da alcune sperimentazioni realizzate in questi anni dalla Cooperativa Sociale Aeper di Bergamo, per proporre letture ed interrogativi sui significati dell'essere adolescenti e sui compiti educativi con cui gli adulti si devono misurare sia a livello naturale che professionale.
Baciare il rospo
Marina Balestra
Libro
editore: SBC Edizioni
anno edizione: 2018
Marina Balestra pedagogista, assistente sociale, sociologa della multiculturalità, vive a Milano. Dal 1994 svolge attività di ricerca, formazione, supervisione e consulenza pedagogica. Il suo interesse specifico è offrire a chi lavora nel settore educativo, e socio-assistenziale in genere, un punto di vista che, ricollocando in un quadro storico l'attuale modo di organizzarsi in servizi, orientati a guardare debolezze e forze derivate dal proprio modo di interpretare, relatività e specificità del proprio mandato sociale e professionale. Il testo nasce da esperienze professionali maturate nel settore socio educativo e studi e approfondimenti personali. La parola globalizzazione rischia di costituire un velo che occulta la capacità di comprendere il nostro tempo. Sappiamo che cosa lasciamo: la società nazionale del XX secolo, ma non sappiano dove siamo diretti, e siamo disorientati rispetto al cammino che come umanità stiamo percorrendo. Per tentare di capire cosa ci aspetta, il testo esplora come si va ridisegnando il rapporto tra individuo e contesto sociale nella convinzione che per comprendere i processi che si sono messi in moto con l’uscita dagli assetti societari che abbiamo alle spalle, occorre guardare contemporaneamente al mutamento strutturale e all’esperienza soggettiva. Il clima culturale nel quale viviamo, da un lato esalta l’individuo, dall’altro lato ne riduce pesantemente i margini di autonomia individuale. L’azione, in questa ottica, sembra non poter far altro che subire i vincoli degli apparati sistemici entro cui viviamo la nostra esistenza. L’azione soggettiva non può, però, solo ridursi ad un adeguamento alle dinamiche esterne, ma, grazie alla sua complessità, è capace di quella rielaborazione che dà origine ad azioni inedite. In questa prospettiva la globalizzazione può essere meglio compresa se si lasciano parlare entrambi i livelli di analisi. Questa è l’ottica, con la quale, nel testo, vengono analizzate anche le due professioni che più di ogni altra esprimono l’essenza della società nazionale del XX secolo e del welfare che ha saputo inventare: l’assistente sociale e l’educatore. Entrambe vengono esaminate dal punto di vista dell’azione e dei processi sociali che hanno inciso profondamente sulle loro identità, e dal punto di vista delle loro esperienze soggettive per tentare di capirne le implicazioni reciproche e disegnare possibili margini di azione futuri.