Libri di Mario Santagostini
Poesie scelte
Giovanni Testori
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2017
pagine: 304
La poesia attraversa l'intero percorso creativo nel corpus dell'opera di Giovanni Testori, che pure ha affrontato la scrittura narrativa, teatrale e critica, e ne sottolinea alcune tematiche: un dialogo incalzante, tra bestemmia e preghiera, con la figura di Cristo, nella centralità dell'incarnazione e della crocifissione; una riflessione sull'amore e sulla bellezza, da cui emerge il senso della caducità e della "cenere"; il legame forte tra parola poetica e pittura che porta l'autore a interrogare i grandi artisti amati, da Gericault a Tanzio da Varallo, da Francis Bacon a Caravaggio. Come sottolinea Mario Santagostini nella sua introduzione, per Testori fare poesia equivale a "piegare una lingua secondo le proprie volontà espressive ed è, essenzialmente, un momento di agonismo, lotta. E da quella lotta trae energia, potenza. Talvolta energia e potenza violente, esplosive. Matrici di grandi furori oracolari, disperate lamentazioni funebri, di pathos verbale sospeso tra la vis oratoria e l'urlo scomposto. Nessuna pace e poca requie, in quella scrittura. Che Giovanni Testori avverte non del tutto sua e alla quale riesce sempre a ricongiungersi. Fino a farne qualcosa di visceralmente proprio." Introduzione di Mario Santagostini.
Felicità senza soggetto
Mario Santagostini
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2014
pagine: 95
Vivendo nel tempo presente come coinvolto in una sorta di sinistra mutazione antropologica, il poeta fa i conti con il passato: con quello vissuto in prima persona e con l'ampio territorio d'un Novecento quanto mai remoto, dal quale affiorano le residuali tracce mnestiche di una realtà perduta, immersa nell'ideologia, nell'utopia di certezze ormai irreversibilmente dissolte. Mario Santagostini ripercorre, liberamente e per frammenti, il tempo della sua formazione, rispetto alla quale continua insistente ad agire la misteriosa forza della materia che lo attrae, il suo amore inquieto per la vita e per gli stessi forse squallidi dettagli di una periferia urbana, milanese, rappresentata come in un sogno di Sironi. Una periferia rivissuta, metaforicamente, sempre "oltre il capolinea", tra odori d'acqua oleosa di benzina, o girovagando tra fossi, cortili, sottopassi. In un tempo di illusioni perdute e già consegnato alla storia, un tempo in cui volavano "sassi, molotov, sampietrini". Ma l'idea del passato va ben oltre la storia stessa e in questa strana, vibrante "Felicità senza soggetto", Santagostini mescola, nell'impeccabile eleganza della sua scrittura, nella sensibile sottigliezza della sua testimonianza lirica, numerose grandi figure della poesia e dell'arte, come Petrarca, Manzoni, Pascoli, Sereni, Van Gogh (con i suoi mangiatori di patate senza volto, con l'urlo e la presenza mimetica dei fiori). Sironi, appunto, e Hopper...
Nome di paese: Ascensione
Mario Santagostini
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2025
pagine: 60
Nome di paese: Ascensione di Mario Santagostini è poema compatto sulla memoria e sulla ricerca della verità che permane e dell’appartenenza, che passa dalla sacralità laica dei luoghi. Con quest’opera Santagostini riafferma il suo stile inconfondibile e il suo canone, legato a una fenomenologia dell’osservazione e al riepilogo di realtà esistenziali, che di fatto ritornano a essere esperienza e condizione percettiva di un percorso poetico radicale. Ciò che è stato vissuto una volta è stato vissuto per sempre, ciò che è stato amato una volta è stato amato per sempre, così i morti sono tra i vivi, come figure enigmatiche ma interrogate e riportate a uno statuto di presenza.
Il libro della lettera arrivata, e mai partita
Mario Santagostini
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 160
Mario Santagostini scrive una anomala, originalissima autobiografia in versi dove chi racconta incrocia la storia della propria vita con quella di altre vite, passate e reali o solamente possibili. Così, l'autore retrocede in momenti della Storia che non ha mai vissuto in prima persona e lì osserva chi c'era, registra cosa ha fatto e cosa avrebbe potuto fare, immergendosi in un vissuto e una memoria collettiva dove l'io tende a dissolversi fatalmente nella moltitudine. Nella nostra esperienza, sembra dire Santagostini con una mossa altamente visionaria, tutto accade in un tempo «strano», dilatato, dove passato e presente, reale e non reale si incontrano fino a coincidere e si creano connessioni sorprendenti. La biografia, allora, diventa il resoconto di quanto è accaduto e di quanto poteva accadere, o di quanto, forse, accadrà. "Il libro della lettera arrivata, e mai partita" è una silloge densa e forte, percorsa da un'altissima tensione espressiva...
Lo spaziotempo di una carezza
Gennaro De Falco
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2020
pagine: 68
«Colpisce, nel dizionario di Gennaro De Falco, l'altissima frequenza dei termini toponomastici. E dei nomi di città, paesi, strade, piazze, quartieri dove l'autore ha vissuto o è passato. Perché il suo è, almeno nella prima parte della silloge, un libro della memoria... una sorta di diario a ritroso dove, talvolta, avviene di incontrare un "tu" destinato a connettere chi parla con chi manca. [...] nelle poesie accade come se l'asse unitario dello spazio-tempo si spezzasse in due e percolasse gradualmente verso il primo elemento della coppia. Che sembra, con sorpresa, il momento essenziale, il punto fermo attorno cui ruota, gira ogni cambiamento: a fronte di un tempo che passa e trascorre, i luoghi dello spazio restano, stanno sempre lì. [...] i momenti più tesi di queste pagine sono proprio quelli nel quali un passato paradossalmente morto e intatto e un presente ancora vivo e forse già in via di passaggio o dismissione vengono a incrociarsi. Ognuno dei due cede e prende qualcosa all'altro. E allora quanto sta qui sembra, per un attimo, confondersi con quanto è già avvenuto. Quanto è vicino con quanto è lontano. Chi c'è con chi non c'è più. Dando al lettore un lievissimo, favoloso senso di vertigine.» (dalla prefazione di Mario Santagostini)
Kafka in Palestina, nel 1931
Mario Santagostini
Libro
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2016
pagine: 28
Uscire di città
Mario Santagostini
Libro: Libro in brossura
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2016
pagine: 72
La vita
Mario Santagostini
Libro: Libro in brossura
editore: LietoColle
anno edizione: 2004
pagine: 34
Nel '39, piazza Piola era una spianata con degli alberi. I tram - verdi, gli stessi che negli inverni di guerra sarebbero stati manovrati da donne uscivano a file dai depositi, entravano in città. I dopolavoro erano zeppi, qualcuno cenava sul balcone. Nulla, al di là del vago odio per un'aria che sembrava lieve e non lo era (tutti la sentivano, ma come affanno puro, e il cuore portava battiti non suoi e distanti: chissà da dove venivano), lasciava pensare a una guerra imminente. Forse, soltanto il poco più che ventenne Vittorio Sereni avvertiva qualcosa. Ma era in un altro rione, un'altra storia.
Versi del malanimo
Mario Santagostini
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2007
pagine: 78
C'è un'inquietudine tagliente e ansiosa, aspra e risentita, nella meditazione in versi che sa offrirci questo nuovo libro di Mario Santagostini, un libro raffinato nella sua composizione e nella sua pronuncia, quanto ricco di umori circolanti e a volte anche espressivamente violento nella rappresentazione di una condizione umana smangiata e residuale. Quella, a conti fatti, dell'uomo d'oggi, carico di incertezze, nella sua provvisorietà priva di slanci verticali. Gli scenari entro i quali si muove il soggetto lirico di questo libro sfumano in una relatività totale, dove il passato e la memoria si insinuano nel presente e nella sua coscienza, parlandogli da un altrove indefinito, da una sorta di limbo dove si affacciano figure parentali che il tempo rende più remote o ammutolisce. Santagostini, da sempre, ragiona sul tempo, sul suo mistero e sulla sua attività incessante, che erode e corrompe la materia friabile di ogni esistenza. Santagostini realizza il suo percorso - franto, scheggiato, impervio - in un teatro di città dove si muovono vari personaggi, figure di ogni genere: "bestie ammaestrate", "l'idiota di casa", angeli e trafficanti, il padre nel suo "stupore per la vita", la madre che "raspa sottoterra e si crede / in volo, in aria". Ne deriva un insieme di grande energia espressiva, tra densità e improvvise soste di rarefazione.
L'idea del bene
Mario Santagostini
Libro
editore: Guanda
anno edizione: 2001
pagine: 80
La poesia di Santagostini cerca di conciliare il quotidiano con l'immaginario onirico-metafisico: ne derivano componimenti in bilico tra realtà e sogno. In questo volume il poeta descrive una Milano contemporanea cogliendola nei suoi luoghi più comuni: periferie, cortili interni, aree dismesse e in ricostruzione. A partire da quei luoghi noti inizia un processo di graduale trasfigurazione della realtà che raggiunge esiti visionari.
Nuove poesie
Mario Santagostini
Libro
editore: NEM
anno edizione: 1999
pagine: 72
Queste "Nuove Poesie" di Mario Santagostini si addensano in un nucleo tematico forte: l'esperienza dello sfibrarsi di piante, fiori e animali, nonché la percezione dello sfinimento del tempo. "Passa, mese, passa / e non abbandonarmi" scrive l'autore, quasi invocando l'allontanamento della sofferenza della natura e il superamento di quell'"impasse" affettiva in cui risiede il nocciolo duro del libro: la scomparsa del padre. Ma Santagostini sa aprirsi al senso metamorfico di morte e rinascita e punta ad un orizzonte etico in cui c'è anche spazio per l'illusione di una beatitudine pura: "forse, il paradiso è anche / un paradiso più alto / due paradisi più alti, l'altezza pura, / la vita normale allontanata / dall'idea del bene". La voce del poeta si leva anche in forma di "Lied" dolce e sommesso, e nel poemetto che chiude il volume, corteggiando emblematicamente il destino di un poeta come Trakl, assume i toni commossi quasi di una esecuzione testamentaria. Con questo libro Santagostini aggiunge un altro intenso capitolo a quella sorta di poema in prosa e versi costruito da "L'Olimoiade del '40" Chiarissima, nelle "Nuove Poesie", la proiezione in avanti dell'opera precedente, tutta giocata tra cronaca esterna e sentimento poetico, dove il paesaggio lombardo, e in particolare milanese, si intreccia con precise coordinate storiche. Nel nuovo libro il reticolo dei riferimenti si fonda soprattutto sul presente, benché la poesia si articoli ancora sul doppio registro dell'immaginazione e della memoria. È la vita stessa di Mario Santgostini, identificato con nome e cognome, a circolare in modo più o meno scoperto in questi versi misurati e al tempo stesso discorsivi, impegnati nel confronto con le invasioni affettive e i condizionamenti dell'esistenza.