Libri di Massimo Bucciantini
Il telescopio di Galileo. Una storia europea
Massimo Bucciantini, Michele Camerota, Franco Giudice
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: XXVII-317
Questo libro parla di un delitto. E del suo autore, a cui quel crimine costerà molto caro. Tutto accade in poco tempo, tra l'ottobre del 1608 e il gennaio del 1610, quando il cielo che si credeva di conoscere viene distrutto. Il cielo contemplato da Omero e Ovidio, da Aristotele e Tolomeo, da Dante e Tommaso d'Aquino, a un certo punto non esiste più. Anzi, ed è questa la cosa davvero terribile, non è mai esistito. E a fargli violenza, a stravolgere l'idea di rassicurante ordine che da sempre simboleggiava, è un oggetto nato quasi per scherzo, che permette di trascendere i limiti imposti dalla natura ai sensi e alla conoscenza umana. Spesso descritta in modo lineare e al limite della banalità, l'invenzione del telescopio assume qui, grazie anche alla pubblicazione di numerose lettere e documenti d'archivio inediti, i tratti di una storia più complicata e sofferta, dove in primo piano non c'è solo Galileo. Con lui, protagonisti sono matematici, astronomi, filosofi e teologi come Paolo Sarpi, Johannes Kepler e il cardinale Bellarmino, ma anche artigiani, uomini di corte, ambasciatori, nunzi pontifici e sovrani come Rodolfo II, Enrico IV e Giacomo I, insieme a poeti e artisti della levatura di John Donne e Jan Brueghel. Una storia avvincente, raccontata istante per istante, dove la potenza visiva del nuovo strumento fini per incarnare significati che andavano ben oltre la scienza degli astri.
Un Galileo a Milano
Massimo Bucciantini
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 251
Milano, 21 aprile 1963. Una domenica sera. Sul palcoscenico del Piccolo Teatro una compagnia di oltre quarantacinque attori, un coro di bambini, e poi mimi, acrobati e un nano mettevano in scena Vita di Galileo di Bertolt Brecht con la regia di Giorgio Strehler. Era la prima volta che veniva rappresentata in Italia. Preceduto da prove interminabili che portarono alla chiusura del teatro per quaranta giorni, lo spettacolo durò oltre cinque ore e venne salutato da interminabili applausi. Ma fu molto più di una rappresentazione teatrale. In quelle settimane accorati appelli giunsero all'arcivescovo di Milano perché intervenisse a mettere fine a quello che veniva considerato uno scandalo. Tant'è che in alcune chiese gruppi di fedeli organizzarono perfino delle veglie nel tentativo di esorcizzarlo. Tutto ciò accadeva in una delle città più innovative d'Europa, crocevia di idee, volano della crescita economica italiana e laboratorio politico, dove a partire dal 1960 si stava sperimentando la prima giunta di centro-sinistra. Dentro a questo scenario un poeta e scrittore come Brecht e una figura-mito come Galileo, simbolo della battaglia per la libertà della scienza, svolsero un ruolo di primo piano. Un Galileo a Milano, dunque. Ovvero quello di Bertolt Brecht. Anzi, per essere più precisi, di Strehler e Brecht. Perché accanto a Brecht è soprattutto Strehler - e con lui Paolo Grassi - il protagonista di questo libro.
Addio Lugano bella. Storie di ribelli, anarchici e lombrosiani
Massimo Bucciantini
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 310
Fine Ottocento. Una storia che si dipana tra Pisa, Milano, Lugano, Livorno, Rosignano, l'Isola d'Elba, ma anche l'America, sulle tracce di una celebre canzone che dà il titolo al libro, e del suo autore, Pietro Gori: un avvocato, un poeta, un anarchico «socialmente pericoloso», che si trova a vivere una delle stagioni più tormentate della nazione. Un'epoca in cui l'antropologia criminale di Cesare Lombroso - col consenso di psichiatri, giuristi e funzionari di polizia - aveva il compito di costruire una sistematica rete di controllo per ogni tipo di devianza, anche la devianza politica. E soprattutto quella che proclamava patria «il mondo intero» e unica legge la libertà. «Il libro prende spunto da questa canzone e dall'immagine che gli fa da sfondo: una fredda e nevosa sera d'inverno a Lugano, dove s'intravede in strada un drappello di uomini ammanettati e avvolti nei loro mantelli neri che procedono in fila, stretti l'uno all'altro, a passo spedito. Ad accompagnarli c'è un gruppo di agenti di polizia. Il loro compito è di scortarli fino alla stazione ferroviaria, e da lì controllare che salgano sul treno diretto a nord, a Basilea, al confine con la frontiera tedesca. E che nessuno di loro abbia la malaugurata idea di tornare indietro. Arrestati e sbattuti in carcere come malfattori, su di loro pende come unica accusa quella di essere potenzialmente sovversivi, quindi indesiderabili: una minaccia per la vita ordinata e tranquilla della città. Sono italiani, in gran parte giovani, dei quali non resteranno che un nome e un cognome, senza anima né corpo. Tranne di uno, nato a Messina ma da padre e madre toscani, che da alcuni anni è personalità di rilievo, non ancora trentenne ma già segnalato per la sua pericolosità di agitatore nei dispacci delle prefetture d'Italia e Francia. È Pietro Gori, anarchico, conferenziere di grido, dirigente politico ma anche poeta e drammaturgo, penalista e sociologo. Ed è proprio mentre è rinchiuso nelle carceri ticinesi, alla fine di gennaio del 1895, che compone una delle sue canzoni più celebri: Il canto degli anarchici espulsi, meglio nota come Addio Lugano bella».
Siamo tutti galileiani
Massimo Bucciantini
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 120
Far parte della vasta e multiforme comunità dei galileiani non dipende tanto dalla professione che si svolge quanto dal pensiero che si è scelto di adottare per guardare il mondo e per comprendere il rapporto che c’è tra le parole e le cose: un pensiero rigoroso e coerente, regolato dalla semplicità e dalla precisione e animato dalla curiosità, senza i vincoli frapposti da troppe barriere disciplinari. Ce lo ha insegnato Galileo. E, dopo di lui, galileiani come Primo Levi, Italo Calvino, Daniele Del Giudice. Perché la cultura umanistica non può prescindere dalla scienza e dalla tecnologia che permeano la nostra esistenza. Né la cultura scientifica può ridursi a mera produzione tecnologica. Dirsi galileiani oggi vuol dire costruire sempre nuovi camminamenti che incrocino saperi e inneschino «sensate esperienze». Con l’obiettivo di formare donne e uomini del tempo presente: più consapevoli, e quindi più liberi di pensare e di fare.
Esperimento Auschwitz-Auschwitz experiment
Massimo Bucciantini
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 165
Narrare Auschwitz come se si trattasse di un esperimento mentale, simile a quelli proposti da Galileo o da Einstein: ecco l'operazione condotta da Primo Levi con "Se questo è un uomo" e, quarant'anni più tardi, con "I sommersi e i salvati". Proprio il modello dell'esperimento mentale consente a Levi di descrivere, dentro e fuori Auschwitz, un male "pulviscolare" che siamo tuttora lontani dal conoscere appieno. E tra i primi a considerare "Se questo è un uomo" come un grande laboratorio scientifico-antropologico vi fu Franco Basaglia, che elesse quel libro ad alleato nella sua battaglia contro l'establishment medico e psichiatrico. Di tutto questo ci parla Massimo Bucciantini, aprendo a riflessioni originali sui rapporti tra esperienza vissuta, sguardo scientifico e azione morale.
Contro Galileo. Alle origini dell'«affaire»
Massimo Bucciantini
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 1995
pagine: 222
Mechanics and cosmology in the Medieval and Early Modern Period
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2007
pagine: XVI-212
Sono ricostruiti i percorsi seguiti dalle idee meccaniche e cosmologiche nel periodo intercorrente tra la prima esposizione della teoria eliocentrica nel De revolutionibus di Copernico (1543) e la presentazione di una nuova meccanica nei Principia mathematica di Isaac Newton (1687). Nella prima parte si individuano gli elementi di permanenza e quelli di trasformazione operanti dal Medioevo in avanti; nella seconda, la prima accoglienza riservata all'opera di Copernico; nella terza, le differenti interazioni fra cosmologia e nuova scienza del moto.
Calvino e le scienze
Massimo Bucciantini
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2007
pagine: 188
Il 9 maggio 1962 Italo Calvino scrive a Umberto Eco di avere intenzione di redigere un manifesto "per una letteratura cosmica". A un certo punto della sua vita, al volgere del "nuovo secolo" degli anni sessanta, Calvino guarda alla scienza come mai aveva fatto in passato. E lo fa perché per esprimere le nuove situazioni esistenziali e per comprendere "il nostro inserimento nel mondo", egli sente la necessità di occuparsi delle immagini che la scienza produce e del linguaggio che impiega nel produrle. Attraverso Calvino il libro racconta un pezzo importante di storia della cultura italiana del Novecento. Grazie all'impiego di numerose lettere e documenti di archivio inediti ne ricostruisce la trama nei suoi molteplici particolari. Giorgio de Santillana, Sergio Solmi, Anna Maria Ortese, e poi, ancora, Cassola, Vittorini, Bollati, Timpanaro sono alcune delle personalità con cui Calvino discute e si confronta nei diversi momenti del suo lavoro di scrittore. Legati a precisi contesti storici e culturali, questi incontri si trasformano in luoghi privilegiati di osservazione e d'indagine, e forniscono l'occasione di entrare nel laboratorio Calvino in modo originale. Raccontare Calvino e la scienza è infatti anche un modo per fare uscire Calvino da Calvino: un modo, a venti anni dalla morte, per restituirgli un po' di vita, per liberarlo dagli schemi sempre più astratti e ripetitivi in cui troppo spesso è costretto.
Le opere di Galileo Galilei. Appendice. Volume Vol. 2
Galileo Galilei
Libro: Cartonato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2015
pagine: 664
Il carteggio di Galileo occupa nove volumi dell'Edizione Nazionale curata da Antonio Favaro e annovera oltre 4200 lettere. Dopo la pubblicazione dell'Edizione Nazionale, nuove lettere sono venute alla luce e sono state pubblicate. Inoltre, il sistematico lavoro di spoglio di archivi e biblioteche realizzato nell'ambito del progetto di aggiornamento dell'Edizione Nazionale ha consentito di acquisire ulteriori documenti del tutto inediti. Il volume raccoglie 588 lettere, pubblicate sulla base di un attento controllo degli originali, seguendo gli stessi rigorosi criteri dell'Edizione Nazionale. La nuova documentazione integra il carteggio pubblicato da Favaro, consentendo di colmare rilevanti vuoti di informazione. Da questo punto di vista, il volume rappresenta uno strumento prezioso per approfondire le vicende galileiane attraverso la fitta trama delle relazioni epistolari. Edizione in mezza tela e pelle.
Campo dei Fiori. Storia di un monumento maledetto
Massimo Bucciantini
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 416
Campo dei Fiori è una biografia: la biografia della statua dedicata a Giordano Bruno sul finire dell'Ottocento nella celebre piazza romana. Un monumento da subito considerato il simbolo supremo della libertà o della peggiore delle maledizioni, del riscatto o della vergogna. Ma Campo dei Fiori è anche un libro sull'Italia, sulle tante debolezze del fronte laico e sulla ostinata chiusura a ogni idea di modernità presente nella Chiesa cattolica di allora. È l’avvincente ricostruzione di una lotta politica che ebbe numerosi protagonisti: il movimento studentesco romano, Francesco Crispi e la massoneria, Ettore Ferrari e Giovanni Bovio, papa Leone XIII e i gesuiti della «Civiltà Cattolica», Francesco De Sanctis, Antonio Labriola, Giuseppe Garibaldi. E anche un certo Armand Lévy, di professione rivoluzionario, ex comunardo, esule, ebreo e socialista, sconosciuto ai piú, ma che svolse un ruolo decisivo nella fase preparatoria del monumento. Si trattò di una vera e propria battaglia laica e anticlericale: una delle poche combattute nel nostro Paese e che è giusto non dimenticare. Non tanto per celebrarla quanto per conoscerla, anzi forse è meglio dire per decifrarla: attraverso la comprensione di uno scontro che fu violentissimo e dei tentativi compiuti per disinnescarlo, come delle alleanze e degli opportunismi che di volta in volta furono messi in campo per vincere la partita o per rinviarla per sempre.
Le opere di Galileo Galilei. Appendice. Volume Vol. 2
Galileo Galilei
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2015
pagine: 664
Il carteggio di Galileo occupa nove volumi dell'Edizione Nazionale curata da Antonio Favaro e annovera oltre 4200 lettere. Dopo la pubblicazione dell'Edizione Nazionale, nuove lettere sono venute alla luce e sono state pubblicate. Inoltre, il sistematico lavoro di spoglio di archivi e biblioteche realizzato nell'ambito del progetto di aggiornamento dell'Edizione Nazionale ha consentito di acquisire ulteriori documenti del tutto inediti. Il volume raccoglie 588 lettere, pubblicate sulla base di un attento controllo degli originali, seguendo gli stessi rigorosi criteri dell'Edizione Nazionale. La nuova documentazione integra il carteggio pubblicato da Favaro, consentendo di colmare rilevanti vuoti di informazione. Da questo punto di vista, il volume rappresenta uno strumento prezioso per approfondire le vicende galileiane attraverso la fitta trama delle relazioni epistolari.
The Science and Myth of Galileo between the Seventeenth and Nineteenth Centuries in Europe. Proceedings of the International Conference
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2021
pagine: 504
L'ampia circolazione del nome di Galileo non è circoscrivibile solo agli ambienti filosofico-scientifici. La sua notorietà ha un impatto molto più ampio e contribuisce ad alimentare discussioni e controversie sia sul versante religioso sia su quello politico. Questo vasto campo di studi risulta in larga misura ancora inesplorato. Lo scopo di questo libro è quello di affrontare alcuni grandi temi legati alla figura di Galileo e alla sua complessa e spesso controversa eredità. Un'eredità che ha segnato in profondità il nostro continente e fa ancora oggi di Galileo uno dei più autentici ispiratori dell'identità europea.