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Libri di Massimo La Torre

La dimensione ideale del diritto. Discutendo con Robert Alexy

La dimensione ideale del diritto. Discutendo con Robert Alexy

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2018

pagine: VI-203

In questo libro si raccolgono scritti che derivano dalle relazioni tenute al congresso “La dimensione ideale del diritto”, organizzato nell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro nel dicembre del 2015. Non si tratta però di una raccolta di atti congressuali, ma di una raccolta di saggi nei quali gli autori hanno rielaborato il testo delle loro relazioni in vista della pubblicazione di questo volume, con l’eccezione del saggio di Robert Alexy che è la traduzione – con poche varianti – di un articolo pubblicato nel 2013 su “The American Journal of Jurisprudence”. Le tesi di questo saggio rappresentano il fulcro della discussione che si sviluppa in queste pagine, e che potrebbe essere classificata come una riflessione interna al positivismo critico, se non addirittura come una discussione sulla cosiddetta “crisi” del positivismo.
19,00

Il diritto contro se stesso. Saggio sul positivismo giuridico e la sua crisi

Massimo La Torre

Libro: Libro in brossura

editore: Olschki

anno edizione: 2020

pagine: 278

Il concetto di diritto è da sempre materia di controversia. La modernità vuole chiudere questa col riferimento al fatto del diritto positivo, sia la legge d'un sovrano, o la decisione del giudice, o una mera convenzione o consuetudine o forza. La fattualità risolverebbe la questione della giuridicità. Di questo tratta il libro e delle dottrine che sul punto si arrovellano e ammoniscono l'orgoglio del giurista come operatore neutrale e "scientifico".
20,00 19,00

Disavventure del diritto soggettivo. Una vicenda teorica

Disavventure del diritto soggettivo. Una vicenda teorica

Massimo La Torre

Libro

editore: Giuffrè

anno edizione: 1996

pagine: XV-446

28,41

Cittadinanza e ordine politico. Diritti, crisi della sovranità e sfera pubblica: una prospettiva europea

Cittadinanza e ordine politico. Diritti, crisi della sovranità e sfera pubblica: una prospettiva europea

Massimo La Torre

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2004

pagine: XIII-304

La cittadinanza è un concetto politico. A partire dall'antichità classica essa esprime l'appartenenza dell'individuo ad una concreta istituita comunità politica. In questa cittadino è colui che partecipa attivamente al governo ed alla difesa della Stato. Nell'Età di Mezzo lo status di cittadino aveva una forte valenza emancipativa rispetto all'autorità feudale, mentre all'interno della città spesso serviva a segnare una gerarchia di ceto e di funzioni sociali. È soltanto con i filosofi dell'illuminismo e con la Rivoluzione Francese che il concetto di cittadino assume in modo esplicito quella portata ugualitaria che nondimeno può dirsi essere insita in tale nozione già dagli albori della sua elaborazione.
32,00

Altri seminari di filosofia del diritto

Massimo La Torre, Gianfrancesco Zanetti

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2010

pagine: 204

La riflessione filosofico-giuridica non nasce in un vacuum: essa si produce in un contesto di tradizioni dottrinali, ma anche sullo sfondo di avvenimenti storici più o meno drammatici. Se gli anni Novanta partirono dai grandi avvenimenti dell'89 e imposero elaborazioni su temi quali il multiculturalismo e la globalizzazione, gli anni Duemila partono invece con l'attentato alle torri gemelle dell'11 settembre. Si tratta di un avvenimento a ridosso del quale emergono rapidamente specifiche sfide per il filosofo e per il giurista: nuove forme di diseguaglianza diventano visibili, mentre nozioni considerate acquisite nei valori condivisi di chi sul diritto più o meno professionalmente riflette (si pensi al divieto della tortura) vengono di nuovo messe in questione. Questi e altri argomenti devono essere affrontati - ed è quanto avviene in "Altri seminari di filosofia del diritto" - senza le rassicuranti certezze che le "grandi narrazioni" filosofico-giuridiche erano solite offrire, ma senza neppure abdicare al senso fondamentale del valore di una riflessione "pubblica", razionale e civile, sul diritto e sugli aspetti della condizione umana che il diritto illumina.
14,00 13,30

Sullo spirito mite delle leggi. Ragione, razionalità, ragionevolezza
10,00

Legalizzare la tortura? Ascesa e declino dello Stato di diritto

Marina Lalatta Costerbosa, Massimo La Torre

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2013

pagine: 208

Guantánamo, Abu Ghraib, Bagram: sono nomi sinistri, che evocano scenari di umiliazioni, vessazioni e sevizie usate nei confronti di detenuti. Sull'onda di queste e altre analoghe vicende venute alla luce negli ultimi dieci anni, si è acceso un dibattito che risulta sorprendente per ampiezza e vigore, ma anche scandaloso per la domanda intorno alla quale ruota: è legittima e auspicabile la legalizzazione della tortura? Una questione scabrosa, che gli autori affrontano in modo diretto, mostrando la necessità morale e giuridica di una risposta a tale interrogativo. Una risposta che è, senza eccezioni, negativa. Ripercorrendo la storia e la dottrina della tortura, e vagliando lucidamente la fitta rete di argomentazioni, principi e teorie impiegate a sostenerla o a condannarla, gli autori fanno definitivamente il punto su un tema che a partire dall'età dei Lumi sembrava destinato a restare bandito una volta per sempre, e che invece è tornato inatteso alla ribalta nel nostro tempo.
19,00 18,05

Il giudice, l'avvocato e il concetto di diritto

Il giudice, l'avvocato e il concetto di diritto

Massimo La Torre

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2013

pagine: 211

Sembra che dell'avvocato dottrina e filosofia del diritto non si curino. La loro ricerca verte soprattutto sulle "fonti", sul "sistema" e i suoi princìpi, o su "istituti" ed "idee", ma di rado scende nel concreto della "lotta per il diritto" di cui parlava Jhering. Semmai è la "lotta per la scienza del diritto" ciò che le appassiona ed intriga. E se pure scende nell'agone pratico, è sul giudice che vuole ragionare e dibattere. Sul difensore, sul patrono, pesa ancora l'immagine negativa dell'Azzeccagarbugli - e non ci si degna di rivolgere lo sguardo ad un oggetto tanto vile. Qui l'avvocato, il suo ruolo e la sua etica professionale scompaiono dunque sotto la luce - che si crede accecante - della "positività" dell'atto di legislazione. Questo libro è allora un tentativo di ricominciare a porre al centro della teoria del diritto il discorso di applicazione della norma e non meramente quello della loro produzione o giustificazione. Si vuole inoltre dire che nonostante gli sforzi di scientificità e di neutralità dello "scienziato del diritto", il problema del diritto è anche quello delle virtù ch'esso è in grado di mobilitare a suo sostegno.
15,00

Il problema del potere

Il problema del potere

Rodolfo De Stefano

Libro: Libro rilegato

editore: Rubbettino

anno edizione: 2017

pagine: 189

La riflessione sul convivere in società immediatamente incontra, e talvolta anche drammaticamente si scontra con, la questione del potere politico. Questo si dà secondo una pluralità di sfaccettature, e d'esperienze, a partire dalla determinazione e dalla sequenza della sua forma storica, fino a quella, inaggirabile, della domanda sulla sua legittimità ed ineluttabilità. Il libro, che qui si rende nuovamente disponibile al lettore italiano, è un saggio che ripercorre le "stazioni" lungo le quali il potere politico si è manifestato nella storia dell'Occidente. Queste sono essenzialmente tre: la Città, l'Impero, infine lo Stato. Dietro tali forme e modelli idealtipici si stagliano i concetti e le concezioni che li sostengono e li definiscono, ed i filosofi che di quei concetti e di quelle concezioni sono i portatori o, forse meglio, gli affabulatori. Nel libro, che intende offrire una propedeutica storica a successive riflessioni che si preannunciano più strettamente filosofiche, quel percorso, e quella triade, si presentano e discutono con radicale chiarezza, e senz'alcun compiacimento. La sensibilità che vi si esprime è quella di uno studioso che all'esistenza del potere come dominio non si rassegna, e cerca e prova strade alternative e inconsuete, riannodando fili d'antiche tradizioni di pensiero antiautoritario.
16,00

Nostra legge è la libertà. Anarchismo dei moderni

Massimo La Torre

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2017

pagine: 282

Il pensiero libertario ha una storia antica e nobile fatta di percorsi teorici originali e di scontri filosofici infuocati. Una storia che è stata spesso banalizzata e, negli ultimi anni, è stata decisamente misconosciuta. Passando in rassegna i classici, tra anarchismo filosofico e anarchismo politico, l'autore conduce il lettore in un viaggio di passione e scienza. Da Stirner a Proudhon, da Kropotkin a Malatesta, questo libro, tra diversità e conflitti, restituisce la complessità del pensiero anarchico. Un pensiero con una base comune profonda, e ininterrotta nel tempo, fatta di intolleranza all'ingiustizia, alla sofferenza dell'obbedienza e della subalternità.
20,00 19,00

Il problema del diritto non naturale

Rodolfo De Stefano

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Scientifiche Italiane

anno edizione: 2024

pagine: 352

Presentazione di Angelo Federico. Introduzione di Massimo La Torre.
64,00 60,80

Logo e dialogo. Saggio sullo spirito critico e sulla libertà di coscienza

Guido Calogero

Libro: Libro rilegato

editore: Rubbettino

anno edizione: 2020

pagine: 210

Guido Calogero presenta qui una nuova "fede" etica nella volontà di dialogo e di comprensione degli altri, che possa costituire la base di un nuovo modo di convivere nell'amore reciproco che realizzi insieme la libertà e la giustizia. Si superano così sia il relativismo sia il dogmatismo filosofici nel rispetto di tutte le prospettive e l'impossibilità di una fondazione teoretica dell'etica. Non sono né la logica né l'ontologia che possono fondare un'etica; al contrario, l'etica ha una sua autonomia da qualsiasi metafisica e la logica e l'ontologia sono convertite nella loro radice etica. Si sostituisce così il "cogito, ergo sum" di Cartesio con un "tecum loquor, ergo es". Calogero ripristina in forma anti-intellettualistica l'identificazione della filosofia e della scienza con l'etica proposta da Socrate, dà concretezza e spontaneità alla legge morale di Kant, e invera così la prassi etica del cristianesimo originario che sostituisce l'egoistica cura di sé con la cura degli altri.
18,00 17,10

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