Libri di Matteo Galloni
Che colpa ne ho se sono nato in Congo all'ombra di un mango? Un viaggio tra le storie delle persone che ho incontrato in Africa
Eva Crosetta
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 216
A volte basta poco perché la nostra vita prenda una svolta inaspettata e ci porti in un posto bellissimo. È quello che racconta in questo libro Eva Crosetta, conduttrice e volto noto della televisione italiana. Per una “Dio-incidenza” la sua strada si incrocia con quella di don Matteo Galloni, fondatore insieme a Francesca Termanini, della Comunità Amore e Libertà, che dal 1988 accoglie bambini e ragazzi soli, in Italia e nell’estrema periferia di Kinshasa, a Masina III, in Congo. In questo diario di viaggio pieno di delicata ironia, di riconoscenza e di grazia, Eva ci accompagna a scoprire il suo percorso di conversione e fede e a vivere con lei le esperienze nella missione di Kinshasa: tra scene quotidiane a volte commoventi, a volte dure e al limite della crudeltà, conosciamo, tra gli altri, Mbui, un ragazzo sordomuto con la stoffa dell’attore, il grintoso Giovannino, sempre pronto a farsi valere nonostante la giovanissima età, Alessandra, la "maman" degli ospiti di Kinshasa, Gabriella, che dopo la prima volta in Congo è rimasta a Masina III, dove ha conosciuto lo splendido bambino che oggi è suo figlio. Un libro sincero e ricco di umanità, per sentire da chi l’ha provato davvero il potere trasformativo della misericordia di Dio. Prefazione di don Matteo Galloni.
Obbedienza e libertà nei primordi del monachesimo
Matteo Galloni
Libro: Libro rilegato
editore: Tipheret
anno edizione: 2024
pagine: 108
Questo libro offre la possibilità di riflettere su aspetti del monachesimo degni di particolare rilievo. Esso si concentra essenzialmente sulla genesi e lo sviluppo del rapporto tra libertà e obbedienza quale emerge dalla testimonianza storica di alcuni padri del monachesimo orientale. Per i padri del deserto la libertà era unica e indivisibile e chi la possedeva nella sua integrità ne restava totalmente permeato e coinvolto. L'obbedienza nella vita «anacoretica» nasce invece come metodo ascetico per la formazione dei discepoli al fine di ottenere la purezza del cuore, l'«apateia», o meglio, quella libertà-discrezione che il libro prende in esame. Con Pacomio, nel cenobio, proprio per organizzare le esigenze imposte dalla vita comunitaria, si incomincia a sacrificare la sfera di libertà. Solo in un secondo tempo l'obbedienza tende ad assolutizzarsi, divenendo una virtù avente valore in sé stessa; s'instaura così una dinamica irreversibile tendente a comprimere fino ad arrivare, purtroppo, a escludere il suo dato primordiale, originario e fondante: la libertà.