Libri di Maurizio Cerruto
Politiche pubbliche. Vincoli, attori e idee
Maurizio Cerruto
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2022
pagine: XII-172
Se è vero che la politica, in un modo o nell’altro, tocca tutti e che tutti toccano, volenti o nolenti, la politica, è pur vero che ciò avviene soprattutto attraverso «le politiche»: una serie di decisioni e attività, intenzionalmente coerenti, prese e messe in atto da diversi attori pubblici e privati al fine di risolvere un problema di rilevanza collettiva. Questo volume analizza il processo di produzione delle politiche pubbliche nelle sue diverse fasi dal momento in cui nasce un problema al momento in cui viene definita una soluzione – che può essere anche una non soluzione, ovvero la decisione di non decidere. Chi prende parte al processo? Quali problemi vengono inclusi o esclusi dall’agenda? Come si svolge il processo di decisione? Quali vincoli si affrontano durante l’implementazione? Come si valuta se una policy ha funzionato o meno? Il volume risponde in modo approfondito a questi interrogativi svelando la costitutiva complessità dei processi di policy making.
Il giardino segreto della politica. La selezione dei candidati nelle regioni italiane
Maurizio Cerruto
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 172
Come sono cambiati i processi di reclutamento e di selezione della classe politica regionale? È possibile intravedere variazioni interregionali? Emerge una eventuale specificità e autonomia rispetto al livello centrale? Questi interrogativi sono al centro del volume che qui si propone. Il tema è la rappresentanza politica regionale, partendo da quello che Gallagher e Marsh definiscono "il giardino segreto della politica", a indicare una delle funzioni più rilevanti e al tempo stesso oscure dei partiti: "i partiti non vogliono – come sottolineava già Duverger – che gli odori della cucina elettorale si spargano all'esterno". Muovendo da un'ampia base empirica, la ricerca si concentra in chiave comparativa su quattro dimensioni dei processi di selezione: candidatura, campagna elettorale, rielezione e metodi di scelta dei candidati (voto o nomina). Il quadro che emerge conferma l'ipotesi che, da qualche decennio, la selezione candidate-oriented (o leader-oriented) stia rimpiazzando, pur tra le diversità regionali, quella party-oriented: dappertutto per essere candidati ciò che conta di più è la capacità di convertire la propria notorietà personale in consenso elettorale, dappertutto le campagne elettorali si conducono prevalentemente con risorse e reti di conoscenza personali, dappertutto per essere rieletti ciò che conta di più è la capacità di mantenere costanti rapporti a livello personale con il proprio elettorato. I partiti – e il ruolo in essi svolto – non sembrano più essere il solo strumento per garantire la (s)elezione, ma al massimo danno un valore aggiunto a chi gode già di notorietà. Persa la funzione di formazione del personale, i partiti conservano quella di "certificazione del personale politico" che spesso, a fronte della resilienza dei professionisti della politica, proviene da carriere esterne a essi.