Libri di Mauro Pispoli
Assicurati che le sue dimensioni soddisfino gli standard della compagnia aerea
Mauro Pispoli
Libro: Libro in brossura
editore: Alvivo Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 160
Nel 1995 Mauro Pispoli lancia il progetto “Shopping Bag”, regalando ad amici shopper decorate con le sue icone artistiche. In cambio riceve da ciascuno di loro uno scatto fotografico con protagonista proprio la borsa, indossata in ogni angolo del mondo. In questo volume compaiono così le immagini, create da Pispoli con la sua tecnica originale, a fianco del Partenone, al centro di New York, tra i libri di una biblioteca, o sulle famose strisce pedonali di Abbey Road. Un rimando al nano da giardino di “Il favoloso mondo di Amélie” che, in verità, è arrivato nei cinema qualche anno più tardi. Un modo originale di viaggiare ricercando le tracce di un artista poliedrico e moderno in mezzo ad ambientazioni suggestive.
Il bambino che sognava di diventare Picasso
Mauro Pispoli
Libro: Libro in brossura
editore: Alvivo Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 80
Catalogo dell’omonima mostra tenutasi a Pescara (Museo delle Genti d’Abruzzo) dal 18 maggio al 3 giugno 2024. Simone Frittelli, nelle note critiche del volume, descrive così il lavoro di Pispoli: “Quello che troverete in questa mostra è una magia tessuta con sapienza, un insieme di formule alchemiche, caratteri tipografici e tecniche di stampa, sperimentazioni sulla composizione e sul linguaggio. La sua ricerca affonda le radici nel nostro bisogno di essere guardati: voglio che tu mi veda perché ti interessa ciò che ti mostro di me. Negli ultimi anni Mauro è uscito dai confini della grafica commerciale per sviluppare una riflessione sul mestiere del grafico, del designer, del copywriter, dell’illustratore, dell’art director. Da un lato si è dedicato all’insegnamento, mentre dall’altro ha creato senza vincoli di committenza, trasformando il suo lavoro in arte. Le sue opere sorprendono e affascinano anche prima di comprenderne appieno il significato. Forse è il suo interesse per la tipografia, la sua curiosità per la cultura popolare, l’amore per il medium stampato o chissà quale altra forza ad attirarlo nella pulsione che anima la sua ricerca senza fermarsi al risultato”.

