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Libri di Michele Battini

Corrispondenze berlinesi

Corrispondenze berlinesi

Clemente Manenti

Libro: Libro in brossura

editore: BFS Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 159

Clemente Manenti è stato militante politico, organizzatore culturale, insegnante, scrittore e altro. Le carte lasciate alla sua morte includono, oltre a 38 taccuini, un dossier di 24 fascicoli catalogati Corrispondenze Reporter. Sono testi quasi tutti dedicati alla vita politica e culturale delle due Germanie negli anni 80, quando Clemente vi ha a lungo soggiornato. Delle Corrispondenze si pubblicano qui i testi completi, dattiloscritti, corretti a mano e datati o databili. Solo alcune di esse uscirono in «Fine Secolo», il settimanale culturale del quotidiano «Reporter». Le completano gli articoli usciti sulla rivista «Diario della Settimana», negli anni 90.Oltre alle Corrispondenze edite e inedite, si propone una selezione delle note dei taccuini scritti a partire dal 1980, l’anno di inizio di un soggiorno berlinese, ma le date di composizione non sono certe perché, in qualche caso, mancano riferimenti testuali e contestuali che consentano di ipotizzarne la cronologia. Dei pensieri, delle note di lettura, degli aforismi dei taccuini, Michele Battini ha fatto qui una scelta ragionata e commentata.
16,00

Necessario illuminismo. Problemi di verità e problemi di potere

Michele Battini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2018

pagine: XXXI-301

Nel 1945, dopo la tragedia della guerra mondiale, la cultura italiana s'impegnò a restaurare valori illuministici per superare le eredità del romanticismo nazionalista e del razzismo fascista. Da allora, filologi e storici hanno contribuito a offrire nuove conoscenze affinando sempre di più un metodo fondato sulla verifica dell'autenticità delle fonti e la dimostrazione della realtà degli eventi accaduti nel passato. Questo stile di lavoro rigoroso è ancora oggi estremamente importante per contrastare forme di irrazionalismo e comode semplificazioni contro ogni principio di realtà: tendenze divenute ancora più pericolose in un contesto dominato dalla Rete e dalle procedure di falsificazione proprie dei linguaggi politici. Le figure - Momigliano, Venturi, Diaz, de Martino, Panzieri, Pavone, Mangoni, Prosperi, Ginzburg, Primo Levi - e le opere discusse in questo libro sono i protagonisti della battaglia per la storia e per la difesa della ragione.
38,00 36,10

Un sessantotto

Michele Battini

Libro: Libro in brossura

editore: Università Bocconi Editore

anno edizione: 2018

pagine: 129

Questa non è una storia del Sessantotto. Non è un racconto di eventi, conflitti, discorsi di quegli anni, bensì la proposta di un'interpretazione. La sconfitta del Sessantotto fu l'anticipazione della sconfitta definitiva del movimento operaio ufficiale e dei suoi partiti, alla fine degli anni Ottanta. Da quel movimento però si sarebbero potute sviluppare una cultura e una pratica politiche diverse, fondate su un'idea di democrazia partecipativa e deliberativa. Sulla base dell'analisi di una selezione di fonti, l'autore tratteggia un'immagine significativa del bagaglio intellettuale dei protagonisti nella fase aurorale della rivolta studentesca. Srotolando all'indietro il film della storia, vengono ricostruite le straordinarie potenzialità, i profondi limiti e lo slittamento di quel movimento verso una radicalizzazione destinata alla sconfitta.
15,50 14,73

Il socialismo degli imbecilli. Propaganda, falsificazione, persecuzione degli ebrei

Michele Battini

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2010

pagine: XXIX-336

Il libro mette a fuoco una cesura determinante nella storia della tradizione antigiudaica europea: la rottura intervenuta dopo la prima emancipazione giuridica degli ebrei, in conseguenza della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino nel 1789. Con lo Stato liberale e l'economia di mercato, lo stereotipo dell'accusa di usura si trasforma in un tipo di anticapitalismo che fa degli ebrei i capri espiatori delle crisi economiche. Scrittori antilluministi, come Bonald, cattolici intransigenti, come Drumont, attaccano lo Stato di diritto e individuano negli ebrei coloro che hanno tratto vantaggio dall'avvento delle libertà moderne. Con Toussenel e Proudhon il paradigma si diffonde anche in alcuni settori del movimento operaio europeo e, negli ultimi decenni del XIX secolo, con la depressione economica, viene rilanciato con enorme fortuna, soprattutto in Francia. L'anticapitalismo antiebraico dilaga in Europa occidentale: a Vienna con i cristiano-sociali e in Germania con le leghe antisemite, e si manifesta all'inizio del Novecento pure in Italia. La vicenda del paradigma antiebraico illumina anche la preistoria dei Protocolli dei savi anziani di Sion, il falso sulla presunta cospirazione ebraica per la conquista del potere mondiale: i testi della propaganda fornirono materiali, figure, argomenti e linguaggio politico per la fabbricazione di quel documento, ma il mito del complotto ebraico costituì un evento reale, che manipolò per decenni la psicologia collettiva.
18,00 17,10

«Andai perché ci si crede». Il testamento dell’anarchico Serantini

Michele Battini

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2022

pagine: 167

Franco Serantini conobbe molte celle: dell'orfanotrofio, del collegio, del riformatorio - senza colpe se non d'essere orfano e povero - sino alla cella numero 7 del carcere Don Bosco di Pisa. Qui morì il 7 maggio 1972. Due giorni prima era stato arrestato ai bordi di una manifestazione antifascista e massacrato da agenti dell'ordine pubblico. Restò ad agonizzare nell'inerzia del magistrato, dei medici, di infermieri, agenti e funzionari della prigione. Poco dopo, alla «vita e morte dell'anarchico Serantini», Corrado Stajano dedicò uno splendido libro. Raccontò la sua storia, si interrogò sul conflitto tra i poteri dello Stato e una persona sola e inerme. Mezzo secolo dopo, questo testo rintraccia le carte dei tribunali e degli archivi degli avvocati di parte civile e di singole persone di buona e integra volontà, la cui azione fu determinante per impedire che i documenti di un omicidio venissero cancellati. Sono ora depositati e consultabili presso l'archivio della Biblioteca pisana che alla memoria di Franco Serantini è intitolata. Là dove si decise per un «non luogo a procedere», l'indagine storiografica e la ricostruzione del contesto politico portano assai lontano dalle conclusioni dei giudici di allora. L'archivio del caso custodisce i riscontri di un crimine e gli indizi sulle responsabilità. Ma le carte hanno serbato anche, nonostante loro, il testamento politico e morale del ventenne anarchico. E con esso un prezioso sguardo sulla ribellione operaia e studentesca in una delle città cruciali del lungo Sessantotto italiano, e sulle sue radici nelle culture eretiche marxiste e libertarie di due secoli. E la vita breve e la lunga agonia di Franco Serantini riconducono al destino di Giuseppe Pinelli e alla tormentosa vicenda giudiziaria e storica che da Piazza Fontana arriva ai processi per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi.
16,00 15,20

San Rossore 1938. Contro gli ebrei

San Rossore 1938. Contro gli ebrei

Libro: Libro in brossura

editore: Pisa University Press

anno edizione: 2020

pagine: 247

Il 20 e 21 settembre l’Università di Pisa ha solennizzato l’ottantesimo anniversario dall’avvio della campagna razzista del fascismo con la Cerimonia del Ricordo e delle Scuse, cui è seguita una conferenza internazionale sui temi dell’antisemitismo e della Shoah. Nella prima parte di questo volume sono raccolti i testi dei discorsi pronunciati alla cerimonia dal Rettore dell’Università di Pisa Paolo Maria Mancarella, dalla Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Ita-liane Noemi Di Segni e dalla Senatrice a vita Liliana Segre. La seconda parte contiene una silloge delle relazioni presentate alla conferenza internazionale in cui studiosi di diversa provenienza hanno fatto il punto su questioni quali la lunga storia dell’antisemitismo, la riemersione del razzismo, le prospettive di ricerca sulla storia della Shoah e sulla sua me-moria. In quella seconda sezione sono ospitate, in ordine, le riflessioni e i saggi di M. Battini, G. Lerner, S. Levi della Torre, A. Prosperi, O. Bartov, D. Pohl, B. Henry, D. Bloxham, P.P. Portinaro, R.S.C. Gordon, G. Schwarz.
20,00

Utopia e tirannide. Scavi nell'archivio Halévy

Michele Battini

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2011

pagine: XV-316

Resiste nel senso comune un sillogismo dato per scontato: l'utopia conduce inevitabilmente alla tirannia. I sogni perseguiti nelle rivoluzioni moderne dal 1789 in poi - avrebbero partorito solo mostri, regimi autoritari, tirannici, totalitari. Dall'epoca della guerra fredda sino al trionfo attuale del pensiero neoliberale, ai miraggio della giustizia sociale si è addebitato il peccato mortale dell'intrusione dello Stato nella sfera dell'autonomia personale, e nella legislazione sociale si è vista la minaccia più grave per la libertà. L'illusione di realizzare la giustizia sociale attraverso la legge sarebbe stata la colpa fondamentale degli illuministi, degli utopisti, dei socialisti. I maggiori giuristi, economisti, storici, filosofi neoliberali Mises, Talmon, Aron, Hayek, Berlin, Furet - lo hanno ripetuto per decenni e hanno invocato come proprio maestro uno dei più grandi studiosi dell'utilitarismo, del liberalismo britannico e del socialismo europeo, Elie Halévy. Michele Battini ha scavato nei suoi archivi, conservati a Parigi, e ha riportato alla luce testi inediti o dimenticati, scoprendo che il maestro non la pensava così e che, sino alla morte - alla vigilia della seconda guerra mondiale -, ammise la possibilità di coniugare socialismo e libertà.
26,00 24,70

Peccati di memoria. La mancata Norimberga italiana

Peccati di memoria. La mancata Norimberga italiana

Michele Battini

Libro

editore: Laterza

anno edizione: 2003

pagine: 189

Questo libro racconta la storia del grande processo istruito dagli Alleati contro l'intero comando militare dell'apparato nazista in Italia operativo dal 1943 al 1945, processo che, accuratamente preparato sulla base giuridica e tecnica di quello di Norimberga, non fu però mai celebrato. Celebrarlo, infatti, avrebbe comportato da un lato il pericolo di mettere in crisi il reinserimento della Germania federale nella comunità europea, dall'altro avrebbe significato, per la classe politica del nostro paese, l'imbarazzante rischio di vedere perseguiti anche i crimini di guerra italiani. Il risultato fu che al suo posto vennero celebrati pochi e marginali dibattimenti e la questione fu ridotta alla dimensione di alcune responsabilità individuali.
15,00

Guerra ai civili. Occupazione tedesca e politica del massacro (Toscana, 1944)

Guerra ai civili. Occupazione tedesca e politica del massacro (Toscana, 1944)

Paolo Pezzino, Michele Battini

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 1997

pagine: 568

Estate 1944: la ritirata dell'esercito tedesco dopo la liberazione di Roma si lascia dietro una scia di sangue. Uomini, donne e bambini vengono trucidati in una impressionante catena di stragi. La Toscana è tra le regioni più colpite. Sulla base di una documentazione quasi interamente inedita, reperita negli archivi inglesi e americani, gli autori affrontano il tema delle ragioni del comportamento tedesco, delle responsabilità della Werhmacht, dei meccanismi della punizione. Ricostruendo alcuni episodi avvenuti fra le provincie di Grosseto, Pisa, Livorno e Pistoia nei mesi di giugno e luglio 1944 viene analizzata la dirompente natura di un conflitto globale, dove non si distingueva più tra combattenti e persone inermi.
25,82

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