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Libri di Michele Cerruti But

L'arte della ricerca. La cura dei nuovi saperi nei dottorati accademici

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 448

L’offerta delle accademie di Belle Arti, e più in generale del mondo AFAM – Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, a partire dagli anni duemila si struttura come laboratorio per una nuova e aggiornata pedagogia ed educazione superiore. Le accademie italiane riescono a dare risposta alle nuove esigenze culturali implicate dal diffondersi della tecnica e della globalizzazione. Da un lato accolgono gli studi di estetica e le riflessioni della rivoluzione digitale diventando territorio di sperimentazione sulle cosiddette “Contemporary Humanities” e, quindi, utilizzando l’arte contemporanea come concreto radar culturale, sviluppano una vera e propria ricerca clandestina. Non è un caso che alcune di queste istituzioni abbiano autonomamente proposto dottorati di ricerca/PhD, anticipando la richiesta e quindi la normazione, che ha portato agli attuali programmi dottorali AFAM. In questo volume si raccolgono le testimonianze di queste esperienze di ricerca fondative e le riflessioni su una possibile cultura della ricerca accademica che, ieri come oggi, da queste stesse esperienze deriva.
28,00 26,60

Inhabiting future frictions. Ediz. italiana e inglese

Camillo Boano, Michele Cerruti But, Daniela Ciaffi, J. Igor Fardin, Richard Lee Peragine

Libro: Libro in brossura

editore: LetteraVentidue

anno edizione: 2025

pagine: 304

"Inhabiting Future Frictions" è un libro che racconta l’esperienza pedagogica vissuta al corso (in inglese) Architecture, Society and Territory B della Laurea Magistrale Architecture for Sustainability (MASt) del Politecnico di Torino. Dal 2021, questo laboratorio di progettazione a scala urbana, territoriale e di paesaggio ha provato a ragionare criticamente sull’Antropocene attraverso una prospettiva spaziale e di progetto. In particolare, i quasi 200 studenti, che a gruppi hanno svolto progetti di ricerca che toccano le convergenze di estrattivismo (dei rapporti sociali, oltreché delle risorse ambientali), colonialismo ed ecologie complesse fra umano/non-umano, hanno cercato di rispondere ad una domanda centrale, ovvero: esiste un’architettura che non sia estrattiva, razzista e universalista?
35,00 33,25

Tensioni urbane. Ricerche sulla città che cambia

Michele Cerruti But, Agim Enver Kërcuku, Giulia Setti, Ianira Vassallo

Libro: Libro in brossura

editore: LetteraVentidue

anno edizione: 2018

pagine: 176

Leggere la città in tutta la sua complessità è compito arduo che tuttavia permette sia di capire meglio la contemporaneità sia di immaginare il futuro. Questo volume e le sue ricerche provano a osservarla compiendo un'operazione inusuale: mettere a fuoco le tensioni che la caratterizzano. Si tratta di tensioni latenti o esplicite che riguardano popolazioni diverse, scenari di sviluppo divergenti, modelli alternativi del produrre e forme contrastanti dello spazio pubblico. Tensioni che sono in grado di raccontare in modo diverso lo spazio urbano, la sua società, le sue economie. E che consentono di immaginare per essi un campo d'azione per il progetto.
18,00 17,10

Prato. Città e produzione

Michele Cerruti But

Libro: Libro in brossura

editore: INU Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 230

Questo lavoro prova a capire come si riarticolino i rapporti tra città e produzione a Prato, luogo che è stato una vera e propria icona nelle teorie distrettualiste. Ovvero in che modo la produzione sia oggi ancora in grado di fare città. E, in seconda istanza, comprendere quale ruolo o peso abbia lo spazio nei processi di ristrutturazione della produzione di quello stesso sistema. Due sono le ipotesi: la prima è che quelle forze economiche e sociali che avevano costituito uno speciale rapporto tra spazio, produzione e società e che avevano prodotto dal punto vista spaziale lo sviluppo territoriale fondato sulla crescita immobiliare e dal punto di vista sociale un modello legato al mercato, alla redistribuzione e al welfare abbiano oggi esaurito un ciclo. La seconda è che sia tuttavia riconoscibile un nuovo ciclo, un modo di relazionarsi tra produzione e città che genera modelli di funzionamento diverso. Come a dire che i rapporti tra città e produzione sono ancora presenti e molto rilevanti, ma sono cambiati, ed è necessario osservarli per definire, in questo contesto, cosa sia città e cosa sia produzione.
25,00

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