Libri di Monica Pregnolato
Lancerotto. Il ritorno di un protagonista
Libro: Libro in brossura
editore: Stilus
anno edizione: 2017
Catalogo della mostra organizzata in occasione delle celebrazioni per il centenario di Egisto Lancerotto (1847-1916), pittore nato a Noale, ma veneziano di adozione. Sono esposte 34 opere di altissima qualità per lo più appartenenti alla Collezione del Comune di Noale, che le conserva in ragione di un lascito fatto dal pittore alla sua città natale. La mostra è organizzata dal Comune di Noale in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo tramite la Soprintendenza SABAP per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso e il Polo Museale del Veneto, che ospita la mostra nella prestigiosa sede del Museo Nazionale di villa Pisani a Strà (Venezia), dal 7 aprile al 26 giugno 2017. Il volume, che contiene testi di Nico Stringa, Camillo Tonini, Lucia Pigozzo, Monica Pregnolato, Sarah Kinzel, Luisa Turchi, Stefano Caravello, Giovanna Niero e Irene Fonte, Maria Flora Giubilei, Marianna Rossi, è curato da Monica Pregnolato e Camillo Tonini. La campagna fotografica è di Maddalena Santi. Corredano il catalogo il regesto delle mostre dell’artista e un corposo apparato bibliografico.
Villa Contarini. La gipsoteca cameriniana
Daniele D'Anza, Monica Pregnolato, Giovanni Carlo Federico Villa
Libro: Copertina morbida
editore: in edibus
anno edizione: 2016
pagine: 104
Castello, palazzo, reggia, ambasciata o villa? Comunque lo si voglia intendere o vedere, il complesso di Villa Contarini di Piazzola sul Brenta è, al tempo stesso, tutto questo ed altro ancora. Perché nei secoli che lo videro nascere ed espandersi questo monumento trovò la forza ed il coraggio per evolversi seguendo le alterne vicende dei suoi proprietari e, soprattutto, della storia - e delle tante storie - del territorio veneto. Un enorme "teatro di vita" dove anche "vidersi la caccia dei cinghiali, degli orsi e dei cervi vivi" o la ricostruzione fedele della battaglia navale di Lepanto, ma dove soprattutto le genti venete furono in grado di rappresentarsi: "né è meraviglia, poiché la scena vastissima era e con incomparabile magnificenza formata". La committenza Camerini - come attentamente ricostruiscono gli accurati studi di Daniele D'Anza - ha negli anni aggregato una serie di opere che, per valenza tematica, tipologica e artistica, rappresenta perfettamente lo spirito educativo e poetico dei gessi nell'Ottocento e fino al primo Novecento, elemento essenziale non solo per la formazione dell'artista ma anche per quella del gentiluomo.