Libri di Nicola Perullo
Estetica ecologica. Percepire saggio, vivere corrispondente
Nicola Perullo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 178
A partire dall'idea, antica ma sempre nuova, della filosofia come esercizio della sensibilità e della meraviglia, l'estetica ecologica qui affrontata non è un'estetica dell'ambiente naturale, quanto un approccio percettivo complessivo, integrale e non dualistico, alla corrente dell'esperienza. Si tratta di un sentire/pensare con le cose, più che su di esse; si tratta di un conoscere implicato, intimo e partecipato, più che distante e separato. Questo percepire è chiamato saggio perché sempre sperimentale, nel processo e nel passaggio; un saggiare che significa corrispondere col mondo, secondo il ritmo oscillatorio, attivo e passivo, che ci costituisce. Il volume si compone di sette saggi che declinano questa proposta attraverso diversi temi e argomenti: la conoscenza come movimento e relazione, il mondo come meshwork di linee, l'aptico come sentire/pensare consapevole, il tempo come temperatura, la dietetica della cura, il gusto come compito e impegno, l'educazione come “imparare a imparare”.
Il gusto come esperienza. Saggio di filosofia e estetica del cibo
Nicola Perullo
Libro: Libro in brossura
editore: Slow Food
anno edizione: 2016
pagine: 192
Una proposta filosofica che si sviluppa interrogando i diversi tipi di esperienza del cibo. Filo conduttore del saggio è il concetto di gusto, con cui si descrivono tre approcci qualitativi: il piacere, il sapere, l'indifferenza. La saggezza racchiude invece il suggerimento conclusivo per un atteggiamento aperto e pluralistico.
Il futuro alle spalle. Ripensare le generazioni
Tim Ingold
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 174
“Il passato è davanti, il futuro alle spalle”. Da questa frase paradossale parte il saggio di Tim Ingold. Nel suo nuovo, provocatorio e coinvolgente volume, l’antropologo inglese cerca di rispondere a una domanda con cui ognuno di noi finisce prima o poi per confrontarsi: perché il futuro ci fa così paura? Ingold sostiene che la radice della nostra difficoltà nell’affrontare il futuro risiede soprattutto nel modo in cui pensiamo alle generazioni. Esse sono spesso immaginate a strati una sull’altra come fogli in una pila. Cosa accadrebbe, invece, se considerassimo le generazioni come fibre di una corda tra loro intrecciate? Adottare l’idea secondo cui la vita si forma nella collaborazione tra generazioni potrebbe non solo ridurre l’ansia che caratterizza l’età presente, ma anche offrire una solida base per la coesistenza futura. Ciò implicherebbe l’abbandono di una cieca fede nel progresso e quindi nella Scienza e nella tecnologia come uniche risposte ai problemi dell’umanità. Ingold mostra che c’è ancora speranza, e questa si trova nelle generazioni del passato, per le generazioni a venire. A cura e con un saggio introduttivo di Nicola Perullo.
Ecologia della vita come corrispondenza. Frammenti per la spoliazione del senso
Nicola Perullo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 110
Questo saggio propone una rivisitazione profonda della cultura e della conoscenza filosofica occidentali non attraverso un “faccia a faccia” con il discorso analitico e argomentativo quanto per mezzo di una poetica del frammento. Questa strategia tenta un dire che è quel che fa e un fare che è quel che dice, in una sorta di corrispondenza continua dove ogni cosa è legata a quel tutto che è il mondo, per quanto lo si scorge e lo si produce a ogni istante: è questo il senso del titolo “Ecologia della vita come corrispondenza”. Tra riflessione, narrazione e autobiografia, il senso si spoglia e si rimette al fluire del fiume nel quale (si) nuota, per far emergere la coerenza delle linee dell’esistenza individuale che è però, al tempo stesso, l’esistenza di tutti.
La scena del senso. A partire da Wittgenstein e Derrida
Nicola Perullo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 220
Rivista di estetica. Volume Vol. 51
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2012
pagine: 232
La cucina è arte? Filosofia della passione culinaria
Nicola Perullo
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2014
pagine: 156
La cucina è arte? Questo saggio propone una risposta non convenzionale alla domanda attraverso un articolato percorso tra estetica, storia, antropologia e gastronomia. Ne risulta una sintesi concettuale che intende suscitare un dibattito su un problema al tempo stesso molto antico e attuale, ma che tocca anche la questione dell'arte nel suo complesso. Il volume si struttura in nove tesi, tra teoria ed esempi. Sintetizzandone il contenuto: la cucina è un'arte storicamente determinata, che si produce grazie a tecniche, saperi del corpo e capacità immaginative. Tuttavia, quest'arte non deve intendersi in base al modello formale della rappresentazione visiva, né come produzione eccezionale in antitesi alla dimensione del quotidiano. L'arte culinaria si misura piuttosto con la riuscita gustativa, irriducibile alla dimensione concettuale ed emotiva, e si gioca tra il richiamo del noto e la fascinazione del nuovo. Inoltre, essa attraversa la differenza dei generi, ha a che fare con l'interesse maternale, non si identifica nella nozione di autore per realizzarsi infine pienamente nel contesto ambientale del convivio.
Epistenologia. Il vino e la creatività del tatto
Nicola Perullo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 107
Bere vino è un gesto poietico e pratico insieme, come farlo. "Epistenologia" non è tanto interessato al sapere sul vino - che pure in determinati contesti ha la sua importanza - ma al sapere col vino, cioè a quel che facciamo col vino quando lo incontriamo: immagini, traiettorie, possibilità, creazioni. L'esperienza col vino può essere un momento importante del nostro abitare il mondo. Non dunque un saggio per imparare tecniche di degustazione, per riconoscere vitigni, varietà e profumi, ma un libro per imparare a imparare grazie ai nodi creati dall'incontro tra le linee del vino e le nostre. In altre parole, un saggio per scoprirsi, con la coda dell'occhio e la sensibilità della lingua, sulla soglia di nuovi compiti che sempre ci attendono. Una vicenda di riflessioni, storie ed esperienze che hanno come filo rosso e connettore la bevanda di Bacco.
Il gusto non è un senso ma un compito. Epistenologia. Volume Vol. 2
Nicola Perullo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 130
Questo saggio è il proseguimento di "Epistenologia. Il vino e la creatività del tatto", pubblicato con Mimesis nel 2016. Da un lato, approfondisce e chiarisce aspetti e temi che lì erano presenti in nuce; dall’altro, presenta nuove elaborazioni di una ricerca che non cessa di rivelare nuovi sentieri per un approccio complessivo alla creatività della vita, attraverso e con il vino.
Épistoenologie. Le vin comme philosophie
Nicola Perullo
Libro: Libro in brossura
editore: Éditions Mimésis
anno edizione: 2024
pagine: 236
Del giudicar veloce e vacuo. Metacritica della critica gastronomica
Nicola Perullo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Estemporanee
anno edizione: 2019
pagine: 96
Questo libro è un pamphlet che polemizza apertamente contro una serie di assunti che riguardano tanto la cucina che la critica gastronomica. Una serie di assunti che vengono sottoposti a decostruzione per mostrarne la debolezza e, talvolta, l'ideologia sottesa. Per esempio: il presunto "progresso" della cucina; la validità di classifiche, classificazioni e standard qualitativi; l'assimilazione della critica alla recensione; il feticcio della competenza; il feticcio della progettazione; il ricorso confortante alla categoria di "emozione", e molti altri casi, trattati attraverso esempi di cucine, ristoranti, vini e "food circus" in generale.
L'altro gusto. Per un'estetica dell'esperienza gustativa
Nicola Perullo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 254
L’idea generale alla base di questo libro (qui in una nuova edizione, completamente rinnovata, rielaborata e ampliata) consiste nel suggerire che ciò che va sotto i nomi di “gusto” e di “gastronomia” – secondo Brillat- Savarin, autore de La fisiologia del gusto, “tutto ciò che concerne l’essere umano in quanto si nutre” – può costituire materia di seria indagine filosofica e, in particolare, di esperienza estetica. Tuttavia, un’estetica gustativa può costituirsi solo a patto di impegnarsi in un percorso, insieme storico-critico e teorico, molto più complesso delle semplificazioni e lontano dalla retorica che spesso ammorbano oggi il discorso gastronomico. Questo studio offre, da un lato, una serie di analisi storico- critiche che legano l’esperienza gustativa all’estetica filosofica, attraverso confronti tematici con autori quali, tra molti altri, Hume, Gibson, Dewey, Ingold, Lévinas; dall’altro, esso propone alcune ipotesi teoriche per pensare l’esperienza gustativa secondo gli assi teorici dell’estetica relazionale, partecipativa ed ecologica. Una discussione ad ampio raggio che spazia dal problema della subordinazione filosofica del gusto fino a quello della sua riabilitazione, dalla questione della critica a quella della creatività della percezione gustativa e della cucina, dal rapporto tra arte e artigianato fino al vino, all’olfatto e all’ambivalenza del dolce come sapore e come sapere.