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Libri di Nino Arrigo

Il ritorno del mito. Letteratura, critica tematica e studi culturali

Nino Arrigo

Libro: Libro in brossura

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2018

pagine: 239

L'ampio lavoro di Nino Arrigo torna a indagare i rapporti tra letteratura e mito, in un contesto critico ed ermeneutico che, sulla scorta del paradigma della complessità, si colloca nel panorama dei cosiddetti studi culturali, per i continui e necessari riferimenti alle scienze umane e sociali e dunque a una fitta e costante pratica dell'interdisciplinarità. In dialogo con le opere di Franco Moretti e Piero Boitani, per rimanere in ambito comparatistico, Arrigo allontana lo sguardo dalla letteratura, «vista da lontano», per poi riavvicinarsi attraverso una buona pratica del close reading e dell'analisi di testi letterari della tradizione europea e americana (…) attraverso le pagine di tanta narrativa, da Melville a Kafka, da Pavese a Nietzsche e tanti altri ancora, rivivono i miti biblici e greci... (Dalla prefazione di Roberto Deidier)
17,00 16,15

La balena nelle langhe. Mito ed ermeneutica nell'opera di Herman Melville e Cesare Pavese

La balena nelle langhe. Mito ed ermeneutica nell'opera di Herman Melville e Cesare Pavese

Nino Arrigo

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2017

pagine: 176

"Dalla prospettiva di questo lettore, il libro di Arrigo, oltre al pregio della sua prosa diretta e limpida, ha il merito di offrire un contributo valido all'analisi del mito e del simbolo da parte di due romanzieri come Melville e Pavese poiché li localizza all'interno di un contesto di più larga portata di quello a cui di solito si fa riferimento, in questo caso quello filosofico, ma ci ricorda anche dell'accezione potentemente "esistenziale" del mito e del simbolo nelle mani di questi due scrittori ancora tanto importanti." (Christopher Concolino)
12,00

René Girard. Cristianesimo, etica, complessità nella società globalizzata

Nino Arrigo

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2014

pagine: 172

René Girard ha senz'altro il merito, in un'era segnata dal nichilismo, di aver riportato il dibattito sociologico e filosofico sul terreno, concreto, della realtà. Una realtà che rimane pur sempre aperta e suscettibile di interpretazioni, mai risolta nella sua essenza ma che, tuttavia, non è priva di fatti. Quella indicata dal pensatore francese sembra, dunque, rappresentare una terza via; distante e dalle posizioni di certa ermeneutica filosofica di matrice nietzschiana e heideggeriana, persa nelle ambagi della deriva delle interpretazioni, e dalle rigide posizioni dei positivisti, ancora convinti che esistano soltanto i fatti. In realtà, come afferma Girard, "esistono sia i fatti sia le interpretazioni". Il realismo girardiano ci riconduce all'immanenza della realtà, alla luce "dell'ateismo pratico" dei Vangeli, con un vigoroso richiamo all'etica e con uno sguardo illuminante sulla società contemporanea, le sue crisi e le sue derive di senso. Questo studio oltre ad offrire al lettore una sintesi efficace delle teorie di Girard mette in evidenza, non senza ambizione, alcune sue possibili aporie, in dialogo con alcuni dei massimi studiosi contemporanei di scienze sociali e con uno sguardo privilegiato al pensiero complesso di Edgar Morin.
15,00 14,25

Herman Melville e Cesare Pavese. Mito, simbolo, destino ed eterno ritorno

Herman Melville e Cesare Pavese. Mito, simbolo, destino ed eterno ritorno

Nino Arrigo

Libro: Libro in brossura

editore: Firenze Atheneum

anno edizione: 2009

pagine: 160

L'estetica del mito: Alla ricerca di una definizione; L'estetica del mito e il "gioco dell'ambivalenza"; Mito (simbolo) e (allegoria) logos; Mito e storia; Melville e Moby Dick; Pavese e la poetica del mito; Destino ed eterno ritorno.
14,20

MITO. Itinerari di una storia intertestuale

MITO. Itinerari di una storia intertestuale

Nino Arrigo

Libro

editore: Pellegrini

anno edizione: 2012

pagine: 288

L'ombra del mito si allunga sull'immaginazione occidentale dalle origini sino ai nostri giorni. Questo studio indaga, in modo del tutto originale, le ragioni di questa sopravvivenza - in dialogo con Girard, Vattimo, Blumenberg, Kerényi, Coupe, Fisch, Pavese, Deleuze, Nietzsche (soltanto per citarne alcuni) -, attraversando letterature e discipline all'insegna dell'antispecialismo disciplinare di marca moriniana e delle sfide della complessità. Ne scaturisce un'avvincente "storia intertestuale" che sembra quasi palesare una trama unica, con una fitta rete di riferimenti all'interno delle scienze umane e naturali, dove l'intertesto di riferimento è sempre il Linguaggio. È proprio il linguaggio, infatti, a riunire sotto un unico "campo" la matematica e il mito, la fisica e l'arte. Un vero e proprio "campo di tensioni" che attraverserebbe tutte le scienze dell'uomo, errando attraverso discipline diverse che parlano "lingue" diverse, "sottocodici" molteplici; ma che fare bbe sempre ritorno al luogo d'origine, all'insegna di quel principio di "circolarità ricorsiva" che sembra più che mai necessario per "conoscere la nostra conoscenza".
18,00

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