Libri di Oreste Del Buono
Racconti
Guy de Maupassant
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2008
pagine: 1160
Francia, fine Ottocento. La Normandia, il mondo della finanza colonialista, amori infelici e legami spezzati, la guerra, l'inettitudine della classe media: questi i temi che ricorrono nelle tranches de vìe che vanno a comporre l'immagine di un paese decadente, immobile, di una borghesia piatta e mediocre, condannata a sopportare la realtà senza viverla. L'osservazione acuta del naturalista si coniuga in Maupassant a un'attenzione morbosa nei confronti dell'ambiguità delle sensazioni e della fragilità delle psicologie. L'introduzione di Louis Forestier, uno dei massimi studiosi di Maupassant, mette in luce le relazioni tra l'arte dello scrittore, la sua vita, la sua epoca, i suoi contemporanei.
Una vita. Con un saggio di Joseph Conrad
Guy de Maupassant
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 269
La storia d'amore che Jeanne aveva creduto perfetta è distrutta da continui tradimenti e si rivela costruita sulle menzogne. Maupassant, nel suo primo romanzo (1883), descrive con lucida impassibilità l'avanzare inarrestabile della sventura nella vita di una donna. Sullo sfondo la piccola nobiltà di provincia, in un'atmosfera ovattata e dominata da intense figure femminili. Questa edizione è introdotta da un saggio di Joseph Conrad che mette in luce tutte le qualità narrative e le caratteristiche dello stile di Maupassant.
Il mastino dei Baskerville
Arthur Conan Doyle
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2012
pagine: 250
"Il mastino dei Baskerville" è il romanzo più famoso fra quelli che vedono Sherlock Holmes e il dottar Watson come protagonisti. Un libro che, secondo le intenzioni dell'autore, non avrebbe mai dovuto vedere la luce. Perché nell'avventura precedente Sherlock Holmes era precipitato, insieme al suo acerrimo nemico Moriarty, in un crepaccio, inghiottito dalle tenebre. Un finale che non riuscì gradito ai lettori. E così, costretto dalle insistenze del pubblico e dell'editore, Conan Doyle fece "resuscitare" il suo celebre personaggio abbandonando il genere del romanzo storico cui avrebbe preferito dedicarsi. Il risultato è questo "Mastino dei Baskerville", edito nel 1902, per molti il capolavoro di Conan Doyle. La storia del cane demoniaco che si aggira per le brughiere, sospettato di essere l'autore di una serie di efferati delitti, rimane ancora oggi un gioiello della narrativa, un racconto insuperabile per il senso di mistero e il fascino della suspense che lo pervadono. Età di lettura: da 10 anni.
I falsari
André Gide
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2016
pagine: 460
Primo e unico vero romanzo di André Gide e allo stesso tempo antiromanzo per eccellenza, “I falsari”, pubblicato nel 1925, è un atto d'accusa nei confronti della letteratura per la mancanza di coraggio, per lo scarso approfondimento, per l'oscura coscienza, per essere complice nella costruzione della menzogna, dello psicologismo facile e assolutorio. Sorprendente e affascinante, diverso da qualsiasi altra cosa eppure forte di una struttura perfettamente riconoscibile, mette in scena le vicende di un gruppo di personaggi disparati, moltiplicando i punti di vista, i generi e le linee narrative secondarie, distaccandosi così dalla tradizione del tradizionale romanzo lineare. Per mostrare i limiti delle pretese del romanzo di riprodurre il mondo Gide concerta quest'opera come una sinfonia, sviluppando i temi a lui più cari: i tormenti dell'adolescenza, i disturbi dell'identità e soprattutto la falsità e la menzogna, quella mancanza di autenticità che i romanzieri, i veri e propri falsari, sono i primi a creare e diffondere nella loro sciocca illusione di poter aderire perfettamente alla realtà. Scritto in quella prosa cartesiana che è la vera cifra stilistica di Gide, “I falsari”, antesignano del Nouveau Roman e di tanto postmodernismo, rimane un testo fondamentale per capire la Francia di ieri, ma anche l'intera Europa scomparsa nel fuoco dell'ultimo grande conflitto.
L'azzurro del cielo
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 151
«Più o meno ognuno di noi è legato ai racconti, ai romanzi, che gli rivelano la molteplice verità della vita. Solo quei racconti, letti a volte come in delirio, lo pongono davanti al destino. Dobbiamo dunque cercare appassionatamente che cosa possa essere un racconto, come orientare lo sforzo attraverso il quale il romanzo si rinnova o, meglio, si perpetua. La preoccupazione delle tecniche nuove, che compensino la sazietà delle forme conosciute, pare dominare qualsiasi riflessione. Ma non riesco a spiegarmi — se vogliamo proprio sapere che cosa un romanzo possa essere — perché non si individui subito e non si sottolinei quella che dovrebbe costituire la base per una vera ricerca. Il racconto che rivela le possibilità della vita non richiama necessariamente, ma può richiamare, un momento di rabbia, senza il quale l'autore resterebbe cieco a quelle possibilità eccessive. Ne sono convinto: solo la prova asfissiante, impossibile, dà all'autore il mezzo per spingere lontano la sua visione, per andare incontro alla attesa del lettore stanco dei limiti angusti imposti dalle convenzioni. Come si può perdere tempo su libri alla cui creazione l' autore non sia stato manifestamente costretto? [...] Ho voluto esprimermi brutalmente. Ma non intendo insinuare che solo un sussulto di rabbia o la prova della sofferenza possa assicurare a un racconto il potere della rivelazione. Ne ho parlato per arrivare a dire che solo un tormento mio personale è all'origine delle mostruose anomalie di L'azzurro del cielo. Queste anomalie sono la base di L'azzurro del cielo. Ma ero così lontano dal pensare che tale base potesse bastare a conferirgli una validità, che avevo rinunciato a pubblicare questo libro, scritto nel 1935. Ora, amici toccati a suo tempo dalla lettura del manoscritto m'incoraggiano alla pubblicazione. Alla fine mi sono rimesso al loro giudizio ». Con una nota di Guido Neri.
Racconto d'inverno
Oreste Del Buono
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2019
pagine: 156
Il campo è quello di Gerlospass, sulle alpi austriache. Tommaso, insieme a un gruppo di prigionieri polacchi, ucraini e italiani, lavora alla creazione di una linea elettrica tra il Tirolo e il Salisburghese. Tirano su i pali del telegrafo nella neve, sotto un cielo livido e inclemente. Le giornate hanno l'odore asprigno dei mantelli bagnati, le scarpe sono basse e rotte, le labbra dolenti come i muscoli. Alla sera, gli stanzoni si riempiono del fumo delle stufe. Fuori dai vetri corre l'urlo delle abetaie lungo i pendii lisciati dalle tormente e di notte si sente il tonfo delle imposte. Ogni tanto del pane raffermo e una tazza di caffè di ghiande danno un po' di sollievo alle gambe stroncate. Ma non si aspetta più nulla. Si guarda soltanto l'assurdo candore della neve e si pensa che l'inverno non sia più una stagione, ma uno stato dell'anima, una sorte chiusa. Come se la prigionia durasse da sempre e la vita, ormai, fosse stata recisa. Oreste Del Buono ci racconta, tra i primi in Italia, l'esperienza del lager, e quasi in presa diretta: Racconto d'inverno, scritto sulla base di una breve novella, uscì alla fine del 1945. Ma la sua testimonianza trascende la Storia e finisce per illuminare una condizione umana universale, quel senso di smarrimento che allora fu avvertito da molti scrittori europei: l'assistere stranieri al muto dolore del mondo e alla sua insensatezza; l'impossibilità di tornare alle parole di prima, dopo l'esperienza della guerra e della deportazione; il tradimento di tutte le attese e di tutte le speranze.
Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde
Robert Louis Stevenson
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2018
pagine: 140
Il dottor Jekyll, medico stimato e rispettabile, ultimamente ha un comportamento strano: rifugge la compagnia degli amici di sempre e frequenta un certo signor Hyde, individuo di estrema malvagità e aspetto ripugnante. Ma perché il medico fa testamento in suo favore? Chi è davvero il misterioso Hyde? Ambientata in una Londra allucinata e circospetta - in città è attivo Jack lo Squartatore - questa fantasia nera di Stevenson ha dato corpo e nome all'idea della doppia personalità. Lo sventurato Jekyll, che con le sue polveri e i suoi alambicchi cerca la possibilità di darsi al vizio senza sentire rimorso, è simbolo e vittima dell'ipocrisia sociale. Introduzione, traduzione e note di Oreste Del Buono.
Assassinio sull'Orient Express
Agatha Christie
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: IX-216
L'Orient-Express, il leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, occupa un posto importante nell'immaginario collettivo degli appassionati di letteratura poliziesca. Il merito è di Agatha Christie, la regina del giallo, e della sua creatura, l'impareggiabile Poirot. In quella che rimane probabilmente la più celebre delle sue imprese, l'investigatore belga, salito a bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a occuparsi di un efferato delitto. "Assassinio sull'Orient-Express", apparso nel 1934, è da molti considerato il capolavoro di Agatha Christie, sicuramente uno dei libri gialli più conosciuti in tutto il mondo. Prefazione e postfazione di Oreste Del Buono.
Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde
Robert Louis Stevenson
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 135
Testando su di sé una pozione dagli effetti eccezionali, l'integerrimo dottor Jekyll si trasforma nell'inquietante Hyde e si macchia di delitti orribili sullo sfondo di una Londra nebbiosa. La contrapposizione tra Bene e Male nel più complesso e introspettivo romanzo di Stevenson. Postfazione di Antonio Faeti. Età di lettura: da 9 anni.
Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde
Robert Louis Stevenson
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1998
pagine: 138
Nella notte di Londra, un uomo calpesta volutamente una bambina, non curandosi delle sue grida. Rincorso da un passante, il demoniaco signor Hyde accetta di risarcirla con del denaro: ma l'assegno che produce ha la firma del distinto Jekyll, un medico stimato da molti. È l'inizio della caduta di Jekyll in un vortice di stranezze: si isola, pare tormentato da angosce violente, e soprattutto fornisce a Hyde - che ispira orrore istintivo, e che è accusato di delitti ripugnanti - non solo denaro, ma anche protezione in casa sua. Quale oscuro patto può unire due personalità tanto diverse? Ambientata in una Londra allucinata e circospetta (nel 1886, quando il romanzo fu pubblicato, in città era attivo Jack lo Squartatore), questa fantasia nera di Stevenson ha dato corpo all'idea della doppia personalità. E nel condurre il lettore in una trama che ha il ritmo del romanzo giallo e la tensione dell'horror, porta a galla verità che non appartengono solo allo sventurato, ambizioso Jekyll, ma che parlano ai lati oscuri di ognuno di noi.
Amici, amici degli amici, maestri
Oreste Del Buono
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 304
Oreste Del Buono ci introduce in una epopea fatta di storie, avventurieri, eroi e sovversivi, trasgressori e anarchici, di santi e di infelici e dei «bravi, quindi disposti a cacciarsi nei guai»: in trentacinque bellissimi ritratti scrive la storia mai scritta dell'industria editoriale in Italia. Sono amici e nemici personali che tra scrittori, grafici, agenti letterari, editori, giornalisti, umoristi e vignettisti, romanzieri rosa e neri, maestri morali o satirici, mediatori culturali: tutte figure essenziali, sempre rimosse dalla storia letteraria ufficiale. Del Buono scrive anche due capitoli “speciali”: la nascita dell'odio, che narra la vicenda della rivalità a vita e a morte dei due massimi editori italiani, Mondadori e Rizzoli; e Infanzia di un capo, esemplare giovinezza contraddittoria del maggior inventore nell'editoria, Elio Vittorini. Durante la lettura si viene trasportati in un presente che pare quasi immaginario, tanto è ricco di informazioni biografiche sconosciute dei trentacinque personaggi qui presentati; l’autore arriva a costruire con eleganza e leggerezza una analisi e una controstoria della cultura italiana e dei suoi rapporti con il potere economico e politico, memoria dell'amicizia, al tempo stesso commedia e testimonianza di gratitudine che diviene, in filigrana, un involontario romanzo d’appendice dell’Italia trasformista e disattenta alle più preziose e interessanti figure che la hanno resa il Grande Paese che è oggi.
L'azzurro del cielo
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 176
«Più o meno ognuno di noi è legato ai racconti, ai romanzi, che gli rivelano la molteplice verità della vita. Solo quei racconti, letti a volte come in delirio, lo pongono davanti al destino. Dobbiamo dunque cercare appassionatamente che cosa possa essere un racconto, come orientare lo sforzo attraverso il quale il romanzo si rinnova o, meglio, si perpetua. La preoccupazione delle tecniche nuove, che compensino la sazietà delle forme conosciute, pare dominare qualsiasi riflessione. Ma non riesco a spiegarmi — se vogliamo proprio sapere che cosa un romanzo possa essere — perché non si individui subito e non si sottolinei quella che dovrebbe costituire la base per una vera ricerca. Il racconto che rivela le possibilità della vita non richiama necessariamente, ma può richiamare, un momento di rabbia, senza il quale l'autore resterebbe cieco a quelle possibilità eccessive. Ne sono convinto: solo la prova asfissiante, impossibile, dà all'autore il mezzo per spingere lontano la sua visione, per andare incontro alla attesa del lettore stanco dei limiti angusti imposti dalle convenzioni. Come si può perdere tempo su libri alla cui creazione l'autore non sia stato manifestamente costretto? [...] Ho voluto esprimermi brutalmente. Ma non intendo insinuare che solo un sussulto di rabbia o la prova della sofferenza possa assicurare a un racconto il potere della rivelazione. Ne ho parlato per arrivare a dire che solo un tormento mio personale è all'origine delle mostruose anomalie di "L'azzurro del cielo". Queste anomalie sono la base di "L'azzurro del cielo". Ma ero così lontano dal pensare che tale base potesse bastare a conferirgli una validità, che avevo rinunciato a pubblicare questo libro, scritto nel 1935. Ora, amici toccati a suo tempo dalla lettura del manoscritto m'incoraggiano alla pubblicazione. Alla fine mi sono rimesso al loro giudizio». Con una nota di Guido Neri.

