Libri di Ottavio Fatica
Il crollo
Francis Scott Fitzgerald
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2010
pagine: 72
Il testo col quale, nel 1936, Francis Scott Fitzgerald raccontò quello che aveva sempre sostenuto non esistere: il secondo atto nella vita di un americano. Scegliendo, impietosamente, la sua.
La peste scarlatta
Jack London
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2009
pagine: 104
Nell'anno 2013, in un mondo dominato dal Consiglio dei Magnati dell'Industria, scoppia un'epidemia che in breve tempo cancella l'intera razza umana. Sessantanni dopo, nello scenario post-apocalittico di una California ripiombata nell'età della pietra, un vecchio, uno dei pochissimi superstiti (e a lungo persuaso di essere l'unico), di fronte a un pugno di ragazzi selvaggi - i nipoti degli altri scampati - riuniti intorno a un fuoco dopo la caccia quotidiana, racconta come la civiltà sia andata in fumo allorché l'umanità, con il pretesto del morbo inarrestabile, si è affrettata a riportarsi con perversa frenesia a stadi inimmaginabili di crudeltà e barbarie. "La peste scarlatta" è uno dei grandi testi visionari di Jack London, che qui ancora una volta anticipa temi che, un secolo dopo, diventeranno ossessivi.
Le mille e una morte
Jack London
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2006
pagine: 149
Con rapidità bruciante i racconti di Le mille e una morte attraversano tutto il mondo di Jack London, illuminandone la mappa segreta. La miccia si accende nella baia di San Francisco, dove lo scrittore poco più che ventenne ingaggia col fantasma del Padre una vera e propria psicomachia; attraversa i territori del Grande Nord, quel Klondike dove, giovane avventuriero, London non troverà l'oro ma se stesso - perché «là nessuno parla» -, e lo sfondo di racconti come "Perdifaccia e Allestire un fuoco", fra i più celebri e perfetti; per giungere infine al deflagrante esito di "Il dio rosso", scritto sotto il segno di Freud e di Jung negli ultimi mesi di vita e ambientato in Polinesia, paradiso invano agognato. E come sempre si impone la presenza animale, che in "Bâtard", dove uomo e cane lupo lottano letteralmente all'ultimo sangue e con le stesse armi, tocca inauditi vertici di ferocia. Abbiamo così sotto gli occhi nella loro luce più vivida tutte le ossessioni di London: la natura primitiva, anzi preistorica, dell'uomo; il conflitto tra gli istinti ferini del corpo e i folli sogni della mente; e soprattutto, vero mito fondante dell'uomo e dello scrittore London, il presagio di una fine violenta, che giungerà immancabile.
Kim
Rudyard Kipling
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2003
pagine: 360
Un ragazzino gioca seduto a cavalcioni su un gigantesco cannone: è Kim, altrimenti noto come il "Piccolo Amico di tutto il Mondo"; orfano di un sergente irlandese, cresciuto come un monello indiano, Kim è sotto la protezione di due numi tutelari. Il ragazzo gioca per il gusto di giocare e viaggia per il gusto di viaggiare e si mette in marcia lungo la Grand Trunk Road, fiumana di vita che percorre millecinquecento miglia da Bombay a Benares a Peshawur, dando così avvio a una scorribanda picara che è insieme un pellegrinaggio religioso.
Un vaso d'alabastro illuminato dall'interno. Diari
George G. Byron
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 320
Un moto sussultano accompagna il transito terreno di Byron: una furiosa galoppata che possiamo ripercorrere attraverso questi Diari, unici scampati al rogo delle sue memorie. Sono sei documenti di epoche cruciali: un diario londinese, all'apice del successo mondano e letterario; il diario di un viaggio nell'Oberland bernese; un diario ravennate ove s'intrecciano i conclamati amori con Teresa Guiccioli e i moti carbonari; un breve zibaldone; una raccolta di «pensieri slegati», che mostrano un Byron epigrammatico; e infine il diario della Grecia, interrotto dalla morte a Missolungi. Ne risulta un mosso ma preciso quadro della turbolenta traiettoria byroniana. Lo stile è secco, tagliente, vivace, corso da un brivido ancora settecentesco e un'elettricità tutta romantica. Le dolorose, feconde contraddizioni si fondono in un unicum che rivela la fascinosa, fatale sintonia tra fautore-personaggio e la nuova generazione, motivo di una celebrità fino a lui impensabile; e poi il carisma, la natura camaleontica, il mistero e il magnetismo - ingredienti che, agitati come si conviene dalla sorte, vanno a comporre una miscela capace ancora di stordire.
Puck il folletto
Rudyard Kipling
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2003
pagine: 214
Puck è un piccolo fauno dagli occhi cerulei di shakespeariana memoria, vecchio come il Tempo, capace di ricreare il Passato davanti agli occhi di due fratelli, Dan e Una, che vengono così iniziati - celatamente - agli Arcani dell'Impero, nella fattispecie quello britannico. Grazie alla potenza della sua magia evocativa, "vediamo" in azione i centurioni romani di stanza al Vallo di Adriano e i cavalieri alla conquista normanna, scopriamo il segreto del ferro e assistiamo a una razzia di vichinghi, passiamo dal Medioevo con le sue forche e i suoi lebbrosi ai fasti dell'epoca rinascimentale di Enrico VII.
Ombre giapponesi
Lafcadio Hearn
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 305
«Darei non so che cosa per essere un Colombo letterario, per scoprire un'America Romantica in qualche regione delle Indie Occidentali, del Nordafrica o dell'Oriente dove i comuni cristiani non amano andare!» scriveva Lafcadio Hearn. Sin dall'inizio, del resto, la vita lo aveva passo dopo passo indirizzato a questo scopo. Alla fine dell'Ottocento il Giappone, pur aperto ai commerci con l'Occidente da mezzo secolo, rimaneva un mistero, e Lafcadio Hearn, «nomade civilizzato», si imbarca per scrivere un libro-reportage sul paese. Nato in Grecia, cresciuto in Irlanda, Francia e Inghilterra, vissuto in America un ventennio, celebre per i pezzi di cronaca nera e di squisita, insolita erudizione, è la persona più adatta. Ha sapienza proteiforme e «partecipazione animica», il segreto del grande interprete. Ed è il primo a cogliere il volatile incanto del Paese degli Dei, dove resterà sino alla morte. Naturalizzato giapponese, sposa la figlia di un samurai e prende il nome di Koizumi Yakumo. Fa di più: «pensa con i loro pensieri» e accede al kokoro, al cuore della gente. Miracolo d'innesto, assolve il delicato compito di catturare la bellezza dell'antico Nippon nel momento cruciale che precede la sua sparizione. Riporta alla luce antichi racconti orali e testi classici, facendo riscoprire anche ai nativi capolavori tuttora letti e amati. Come Andersen e i fratelli Grimm, Lafcadio Hearn è più una letteratura che un autore. Sono qui raccolti i testi narrativi sparsi nei suoi volumetti miscellanei: racconti per lo più a sfondo fantastico, pieni di atroci vendette di fantasmi – che si manifestano come insetti, ragni, rane, salici, peonie –, di mogli abbandonate, ma anche di pietose riconciliazioni fra due mondi separati dalla sottile membrana di un fusuma. Con un saggio di Hugo von Hofmannsthal.
Vicino alla dimora del serpente
Ottavio Fatica
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 166
«Tutto il peso del mondo - sta nel cranio che l'acrobata - al cornicione ostende». Non è un caso che la figura dell'acrobata segni, fin dalle poesie iniziali, la nuova raccolta di Ottavio Fatica. La sua poesia è una sfida sempre sul filo dell'invenzione linguistica, ma l'immagine del funambolo, o quella simile del «tuffatore in bilico - sul ciglio del crepaccio» in altre poesie, è anche fortemente simbolica, fra la vocazione a sondare il cielo e il tonfo «nelle feci del presente» sempre in agguato. La raccolta si snoda all'interno di una contraddizione, quasi una gabbia ontologica: perché le « splendide parole» sono le cose più preziose che abbiamo, ma «il bello è che la verità - sta tutta nel non detto». E d'altra parte se siamo «in libertà sulla parola» significa, a seguire il 'pun' nei due sensi, che la lingua è il nostro spazio di libertà, ma che la nostra condizione è comunque una sorta di libertà vigilata e infrangere «il muro», «la coltre», «la crosta», insomma, uscire dallo stallo delle esistenze è impossibile. Dunque quella di Fatica è una poesia che concentra il massimo di esuberanza e di sfida ma sottintende o addirittura pretende lo scacco, lo smacco, la disfatta. E la malinconia sotto la risata del clown.
Il ritorno del re. Il Signore degli anelli. Volume Vol. 3
John R. R. Tolkien
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2020
pagine: 624
Nel terzo romanzo della trilogia di Tolkien, Aragorn e i suoi amici giungono a Gondor, relitto dell'antico Regno degli Uomini: è il mondo del Bene, in piena decadenza. Mentre Frodo e Sam riprendono il difficile cammino verso Monte Fato, nelle pianure presso la capitale di Gondor si scontrano le forze del Bene e del Male. Quando il Male sembra avere il sopravvento, Frodo riesce a far cadere l'Anello nel cratere di Monte Fato. In quel momento l'Occhio malefico, che ha continuato a fissare il mondo, si chiude e una gran pace scende sulle cose. La Compagnia dell'Anello si riunisce e gli Hobbit ritornano a casa, incontrando ancora qualche traccia del Male... Prefazione alla seconda edizione inglese di J. R. R. Tolkien.
Le due torri. Il Signore degli anelli. Volume Vol. 2
John R. R. Tolkien
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2020
pagine: 592
Nelle Due Torri gli amici della Compagnia devono lottare separati. Merry e Pippin sono fatti prigionieri dalle forze del Male, ma riescono a fuggire, e trovano soccorso tra esseri giganteschi, mezzi alberi e mezzi umani; è un episodio in cui il comico e il patetico fusi insieme toccano il sublime. Aragorn stringe alleanza con i guerrieri di Rohan, un popolo fiero e luminoso come l’argento di cui si veste, che per secoli ha resistito all’assalto delle tenebre. Nel frattempo Frodo e il devoto Sam s’imbattono in Gollum, l’antico possessore dell’Anello, e lo costringono a condurli verso il Monte Fato. Ma spaventose creature li attendono e il loro cammino si interrompe tragicamente ancora una volta.
La compagnia dell'anello. Il Signore degli anelli. Volume Vol. 1
John R. R. Tolkien
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2019
pagine: 704
Composto da tre romanzi pubblicati in Gran Bretagna fra il 1954 e il 1955, "Il Signore degli Anelli" è uno dei più grandi cicli narrativi del XX secolo. J.R.R. Tolkien, studioso di letteratura inglese medievale e anglosassone, è riuscito a creare un mondo e un epos che da sempre affascinano e influenzano lettori e scrittori di tutto il mondo. La Compagnia dell'Anello si apre nella Contea, un idilliaco paese agricolo dove vivono gli hobbit, piccoli esseri lieti, saggi e longevi. La quiete è turbata dall'arrivo dello stregone Gandalf, che convince Frodo a partire per il paese delle tenebre, Mordor, dove dovrà gettare nelle fiamme del Monte Fato il terribile Anello del Potere, giunto nelle sue mani per una serie di incredibili circostanze. Un gruppo di altri hobbit lo accompagna e strada facendo si uniscono alla banda l'elfo, il nano e alcuni uomini, tutti uniti nella lotta contro il Male. La Compagnia affronta un cammino lungo e pericoloso, finché i suoi membri si disperdono, minacciati da forze oscure, mentre la meta sembra allontanarsi sempre di più.
Un ragionevole uso dell'irragionevole. Saggi sulla scrittura e lettere sulla creatività
Flannery O'Connor
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2019
pagine: 374
«A parer mio quasi tutti sanno cos’è una storia, fino a che non si siedono a scriverne una». Così afferma Flannery O’Connor in uno dei suoi saggi. E considerazioni analoghe, sulla scrittura, sui suoi dilemmi e sul mistero della creatività, si possono trovare in molte delle lettere nelle quali discute della sua opera e chiede consigli ad amici del calibro di Robert Lowell o Elizabeth Bishop. "Un ragionevole uso dell’irragionevole" (che raccoglie in un solo volume Nel territorio del diavolo e Sola a presidiare la fortezza) si rivolge tanto a scrittori che non hanno mai provato a raccontare una storia quanto a quelli che lo fanno abitualmente, per cercare di scoprire qual è la natura e qual è lo scopo di questo mestiere. E se nei saggi l’autrice, pur rifiutando ogni degenerazione moralista, mette apertamente in campo la sua profonda religiosità cattolica e ci offre esempi cristallini di teoria letteraria in cui i concetti di grazia e di mistero acquistano forza e fascino, nelle lettere ci guida in un mondo popolato da autori, lettori, critici e agenti, intrecciando alle riflessioni letterarie un florilegio di osservazioni amare, ma sempre ironiche, su ogni aspetto del reale, compresi fatti di cronaca dell’epoca. Prefazioni di Christian Raimo, Fatica Ottavio.

