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Libri di Paola Cintoli

Il «no» al nazifascismo degli ufficiali italiani internati nei lager del Terzo Reich 1943-1945

Il «no» al nazifascismo degli ufficiali italiani internati nei lager del Terzo Reich 1943-1945

Paola Cintoli

Libro: Libro in brossura

editore: Affinità Elettive Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 720

La necessità di compiere una scelta nei lunghi mesi di prigionia nei confronti delle insistenti proposte di adesione alla Wehrmacht e alla Repubblica di Salò caratterizza la condizione degli oltre 28.000 ufficiali italiani, i quali, dopo l’Armistizio dell’8 settembre, furono deportati nei lager in Polonia e in Germania. Una scelta volontaria – che fu la vera peculiarità di quella prigionia, unico esempio nella storia della Seconda Guerra Mondiale – dettata dal sentimento dell’orgogliosa appartenenza alle Forze Armate italiane e dall’affermazione della dignità di militari e di uomini, insieme alla volontà di non contribuire a rafforzare il potenziale bellico nazifascista. L’intento della ricerca, attraverso le testimonianze dei diari e memoriali, è stato quello di delineare l’incerto ma progressivo percorso di consapevolezza del significato del loro rifiuto del nazismo e del fascismo in rapporto alla disumana esperienza vissuta nei diversi lager. La costruzione di una mappa di 15 Campi di internamento militare nazista, dove gli ufficiali furono deportati, ha permesso di seguire il complesso intreccio dei luoghi e le molteplici storie all’interno di una dimensione collettiva.
38,00

L'arte nei lager nazisti: memoria, resistenza, sopravvivenza. Pittori militari italiani internati in Germania, 1943-1945

Paola Cintoli

Libro: Libro in brossura

editore: Palombi Editori

anno edizione: 2018

pagine: 478

Il volume, in 478 pagine corredate da oltre 1.000 immagini a colori, affronta da una prospettiva insolita, quella dell’arte, l’internamento dei 650.000 militari, catturati dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, deportati e rinchiusi nei lager nazisti con la qualifica di Internati Militari Italiani. L’intento del lavoro, che si caratterizza per un intreccio di storia e storia dell’arte, è stato quello di raccogliere in un unico corpus le vicende umane e la produzione figurativa di quegli artisti, i quali, nello squallore di una condizione degradante, hanno avuto la forza di reagire e sentito l’esigenza di esprimersi per raccontare la loro dolorosa esperienza. Il linguaggio artistico ha rappresentato uno strumento per sopravvivere alla disperazione, agli stenti della prigionia, una forma di salvezza, un autentico mezzo ideale di comunicazione, vicinanza e solidarietà fra gli uomini. I loro segni rivelano la volontà di opporsi alla sopraffazione nell’unico modo possibile, una grande capacità di difesa dell’individualità e dell’identità, la fermezza nel dare a quella drammatica esperienza un valore di resistenza affermando silenziosamente i valori e la dignità di esseri umani
60,00 57,00

Il ritorno da Schokken Lager 64/Z. Il diario del generale Giuseppe Cinti (1945): una voce della Resistenza senz'armi

Il ritorno da Schokken Lager 64/Z. Il diario del generale Giuseppe Cinti (1945): una voce della Resistenza senz'armi

Paola Cintoli

Libro: Libro in brossura

editore: Bibliotheka Edizioni

anno edizione: 2015

pagine: 352

Alcune pagine storiche, a volte, vengono rimosse Forse perché ritenute minori o forse perché ritenute scomode, in quanto celano verità che non si vorrebbe venissero a galla. Fortunatamente, però, esistono autori che decidono di buttarsi anima e corpo in un lavoro che possa, in qualche modo, riuscire a non farci dimenticare, ad illuminare quegli angoli che rischiano di restare oscuri. Paola Cintoli è una di questi autori e Ritorno da Schokken è uno di questi lavori. Un'opera che affronta di petto, senza compromessi e senza ritrosie, la storia degli IMI (gli Internati Militari Italiani), ovvero i circa 650.000 miliari italiani che, all'indomani dell'8 settembre, si rifiutarono di continuare a la guerra a fianco dei tedeschi e di aderire alla Repubblica di Salò e per questo vennero internati nel campo polacco di Schokken, il famigerato lager 64/Z dal 1943 al 1945. Una scelta che ha significato un atto di autentica "resistenza" e ha rappresentato (e rappresenta) una lezione di rigore morale per le attuali e soprattutto future generazioni. Ad una prima parte di stampo storico/cronachistico, in cui si ripercorrono le tappe che hanno condotto il nostro Paese al disastro bellico, se ne affianca una seconda di stampo memoriale. In quest'ultima, infatti, l'autrice ha riportato le pagine del diario relative al ritorno in patria del Generale Cinti. Come ne "Il diario dell'attesa" di Maria Trionfi il valore del diario risiede nel fatto che è coevo agli eventi, rivelando uno sguardo acuto nella descrizione di luoghi e persone, nelle riflessioni sui fatti storici e i comportamenti umani. Una testimonianza che ha costituito il punto di partenza per una ricerca più ampia, attraverso le memorie di altri generali e per riflettere su ulteriori questioni storiche: il significato del loro no, il disinteresse del Governo per il loro rimpatrio, la gelida accoglienza in Patria, l'oblio prima e poi il recupero della memoria da parte delle istituzioni e della storiografia.
18,00

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