Libri di Paolo Barozzi
voglio
Paolo Barozzi
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2011
pagine: 64
Il titolo nasce dalla famosa frase di Andy Warhol "Voglio essere una macchina". L'autore aveva avuto modo di conoscere l'artista prima che diventasse un personaggio di fama mondiale durante il suo primo soggiorno di lavoro a New York. Al ritorno pubblicò con Vanni Scheiwiller questo saggio su Andy Warhol e sul metodo da lui inventato per manipolare le immagini.
Il retaggio di Jackson Pollock-The legacy of Jackson Pollock
Paolo Barozzi
Libro: Copertina rigida
editore: Campanotto
anno edizione: 2016
pagine: 128
"A Paolo Barozzi il coraggio non manca mai quando è questione di scalare le montagne più alte nella geografia dell'arte moderna. Affronta questa sfida con una specie di alpinismo biografico tutto suo, come ha già dimostrato nei suoi libri su Peggy Guggenheim o su Andy Warhol. Alla discesa porta sempre qualche nuova scoperta geologica." dice Alan Jones nella postfazione del presente volume. Qui l'autore ci fa da guida su sentieri alti, rivelando un'abbondanza di dettagli luminosi sulla vita di Jackson Pollock, sulla complessità e sui valori delle sue opere, con cui venne a contatto per la prima volta negli anni Sessanta, quando era assistente di Peggy Guggenheim. Nel libro scorrono situazioni e avvenimenti, si incontrano storie curiose e personaggi eccentrici, che hanno fatto la storia dell'arte e del costume degli scorsi decenni.
Da Duchamp agli happening. Articoli pubblicati su «Il Mondo di Pannunzio» e altri scritti
Paolo Barozzi
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2013
pagine: 256
Gli articoli - ma sarà ben più giusto definirli "saggi" - che Paolo Barozzi scrisse per le pagine de "Il Mondo" e altre importanti riviste come "Comunità", "Nuovi Argomenti", "Domus", "L'illustrazione italiana", ecc. negli anni Sessanta e che sono ora raccolti in un volume, costituiscono oggi qualcosa di molto più impegnativo e stimolante di un semplice reportage artistico di quel periodo, perché ci offrono - ormai storicizzato dal tempo un panorama davvero imprescindibile circa un periodo, soprattutto a me talmente denso di eventi culturali, da costituire una vera e propria sintesi di quell'epoca "eroica" per gli sviluppi dell'arte contemporanea. La presenza di personalità artistiche ormai celebri e celebratissime come Jasper Johns, Rauschenberg, Oldenburg, De Kooning e di una gallerista ispiratrice di genialità latenti e ancora nascoste come Peggy Guggenheim e di un geniale "scopritore di talenti" come Leo Castelli forma un drappello compatto di forze vive che è stato artefice dei grandi movimenti artistici come l'espressionismo astratto (studiato da Clement Greenberg) l'Action Painting e soprattutto l'arte Op e l'arte Pop.
Viaggio nell'arte contemporanea
Paolo Barozzi
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2011
pagine: 112
Peggy Guggenheim. Una donna, una collezione, Venezia
Paolo Barozzi
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2011
pagine: 112
Con Peggy Guggenheim. Tra storia e memoria
Paolo Barozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2004
pagine: 341
Questo libro è la storia dell'amicizia, durata vent'anni, tra l'autore e la famosa collezionista d'arte Peggy Guggenheim e sulle orme del loro intenso e avvincente rapporto si snoda il racconto biografico - tra cronaca e memoria di un mito assoluto dell'arte e del jet-set internazionale. Ma il libro è anche l'incontro di due mondi diversi: lui, giovane nobiluomo veneziano e lei, indiscussa "musa dei surrealisti" e chiacchierata protagonista del mondo artistico. Cornice ideale, Venezia e un caldo giorno del 1959 quando Peggy Guggenheim lo invita a partire con lei per una breve crociera in Grecia e lui, senza esitare, accetta.
Andy Warhol ed io. Cartoline dal tempo della pop art
Paolo Barozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2009
pagine: 198
Questo libro racconta la vera storia del curioso, insolito ed intenso rapporto che l'autore ebbe con Andy Warhol, vera e propria icona dell'arte del XX secolo. Tutto comincia nel 1961 a New York quando Ivan Karp, l'allora braccio destro del celebre gallerista Leo Castelli, combinò un incontro tra Andy Warhol e Paolo Barozzi ed egli si recò alla Factory per intervistarlo. L'autore ebbe modo di conoscere Warhol proprio nel momento in cui stava prendendo una decisione radicale: lasciare il mondo della pubblicità, dove aveva riscosso grandi successi, per dedicarsi totalmente all'arte. Così, nel corso di pochi anni Warhol arrivò a insidiare il primato di Jackson Pollock nel mondo dell'arte americana, tanto da rappresentare l'America e il sogno americano meglio di chiunque altro in quegli anni, gli anni Sessanta, gli anni degli hippies, di Martin Luther King, dei fratelli Kennedy, del Vietnam ecc.: «Tutti hanno una propria America, tutti hanno frammenti di un'America immaginaria che credono esista ma che non possono vedere» diceva Andy. Ma Barozzi è incuriosito soprattutto dal lato umano dell'artista, quello che si cela dietro il "personaggio Andy Warhol", che Andy stesso si è creato affermando «Voglio essere una Macchina!». Warhol, fedele alla sua creazione, voleva rimanere un mistero, ma da quel giorno lontano in cui lo conobbe per la prima volta fino alla sua morte, l'autore ebbe modo di incontrarlo in varie occasioni durante le quali potè vederlo senza la maschera abituale.

