Libri di Paolo Fedeli
Uomo e ambiente nel mondo romano
Paolo Fedeli
Libro: Libro in brossura
editore: Bardi Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 54
Si può parlare della presenza di una coscienza ecologica nel mondo romano? Muovendo dalla tradizione e dall’eredità culturale greca, attraverso documenti più o meno noti del mondo letterario di Roma, è possibile rintracciare tematiche quali il rapporto dell’uomo con l’ambiente, gli influssi dell’ambiente sulla popolazione, l’inquinamento, l’atteggiamento nei confronti delle catastrofi naturali. Emergono così i termini di un’ecologia classica: l’esaltazione di una natura corretta dalla mano dell’uomo ma salva dal sovvertimento in nome della superstitio sulla sacralità dei luoghi naturali.
Le parole di Roma. Storia della letteratura latina
Paolo Fedeli, Ermanno Malaspina, Luca Antonelli
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2023
pagine: 640
Questa nuova storia della letteratura latina intende coniugare un alto livello scientifico con le esigenze didattiche della leggibilità, particolarmente pressanti nel contesto universitario attuale, in cui la materia deve essere presentata a studenti dal percorso scolastico spesso molto variegato. Dal punto di vista scientifico, il rifiuto di privilegiare una metodologia o una prospettiva di studi preserva il testo dall’esasperazione di mode esegetiche spesso effimere, riconsegnando la letteratura latina alla serietà di un approccio multifocale, insieme filologico, letterario, stilistico e storico-filosofico. Allo stesso tempo, però, l’indiscusso magistero universitario di Paolo Fedeli garantisce la coerenza e l’unità del taglio interpretativo, dall’epoca arcaica al tardoantico. I tre autori, forti anche di un continuo e stretto contatto con il mondo della scuola, hanno lavorato per calare questo impianto scientifico in una forma aggiornata nei contenuti, ma anche viva, aperta e di alta leggibilità. Rubriche di lessico (Le parole e il loro significato), schede di due tipologie (Focus, su aspetti peculiari della letteratura latina, e Nexus, sui rapporti con altre culture), tabelle riassuntive delle opere e utili Sintesi visive alla fine di ogni capitolo contribuiscono a fare di questo testo un manuale ideale per la preparazione degli esami universitari.
Musae comites. Viaggio nella storia della letteratura latina. Ediz. oro. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 1
Paolo Fedeli, Ermanno Malaspina, Luca Antonelli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Petrini
anno edizione: 2023
Musae comites. Viaggio nella storia della letteratura latina. Ediz. oro. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 2
Paolo Fedeli, Ermanno Malaspina, Luca Antonelli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Petrini
anno edizione: 2023
Musae comites. Viaggio nella storia della letteratura latina. Ediz. oro. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 3
Paolo Fedeli, Ermanno Malaspina, Luca Antonelli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Petrini
anno edizione: 2023
Elegie. Volume Vol. 2
Sesto Properzio
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 488
La fama delle Elegie di Properzio è legata all'immagine della loro destinataria, Cinzia, la donna dell'autore, che viene disegnata nei primi due libri: indifferente, «implacabile nel costringere lo spasimante a un duro seruitium », amante esagerata di trucchi e belletti, volubile e incostante, «insensibile nei confronti del poeta persino nei momenti di suo grave pericolo», pronta ad abbandonarlo per un nuovo, magari ricco, corteggiatore. In realtà, Cinzia è un personaggio letterario, che vive all'interno di una tradizione: «irreprensibile matrona», ma anche meretrice sfrenata, e infine docta puella che legge e giudica, «da imparziale critica letteraria», la poesia di Properzio, ed è capace di scrivere versi suoi «che rivaleggiano con quelli di Corinna». Cinzia è un tipo che il poeta trasforma in mito cangiante. Qualcosa, tuttavia, cambia negli ultimi due libri della raccolta, contenuti in questo volume. Alla fine del libro II, Properzio aveva annunciato la clamorosa rottura con Cinzia. Il libro III, quasi a segnalare la svolta, inizia con una solenne invocazione alle Muse e l'iscrizione della propria poesia alla scuola di Callimaco e di Filita. Immersi in un'aura sacrale, vediamo il poeta presentarsi ora come sacerdos e inuentor , «traduttore» in latino della tradizione greca mediante l'inserzione di «temi italici in un panorama che resta sostanzialmente ellenistico»: «Mani di Callimaco e sacri riti di Filita di Cos, / vi prego, lasciatemi entrare nel vostro boschetto! / Io per primo, sacerdote d'una fonte pura, / porto i mistici emblemi italici nelle danze greche». Basta però giungere sulla soglia del libro IV per assistere a un ulteriore cambiamento di tono e di poetica. «Canterò i riti, gli dèi, i nomi antichi dei luoghi», proclama Properzio nell'elegia che apre quel libro. Riconosciuto il magistero di Virgilio, egli muove ora verso la poesia eziologica, celebrativa dei primordi di Roma a esaltazione delle glorie augustee del presente. Così, le Elegie ampliano il loro registro, fondando un genere nuovo e una nuova poetica; diventano una silloge tutta originale di amore per una donna e di amore per Roma, le sue radici, la sua storia, la sua potenza.
Elegie. Volume Vol. 1
Sesto Properzio
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 496
Cynthia prima suis miserum me cepit ocellis, / contactum nullis ante Cupidinibus : «Cinzia per prima con i suoi begli occhi mi ha catturato, / infelice: nessun Cupido mi aveva ancora trafitto». Iniziano così le "Elegie" di Properzio, ed è subito chiaro che in questa raccolta di poesie raffinate è la donna a conquistare: le basta, per questo, uno sguardo. Il poeta, soggetto dello scrivere, diviene oggetto dell'Amore. «Allora» continua l'"incipit" della prima elegia, «Amore ha piegato il mio sguardo sempre superbo, / mi ha posto i piedi sul capo e ha premuto, / finché mi ha insegnato, crudele, a detestare le caste fanciulle / e a condurre una vita del tutto priva di senso». Una realtà «dai valori sovvertiti» nella Roma di un Augusto dedito alla restaurazione di quelli antichi: «non solo perché è la donna a dominare sull'uomo, ma anche perché vivere la vita d'amore significa rinnegare l'impegno nella vita civile e politica che contraddistingue il "ciuis Romanus"». Non narrano una «storia» d'amore in quanto tale, le "Elegie", né dipingono un «coerente ritratto» di donna. Certo, Cinzia è dura e indifferente, «implacabile nel costringere lo spasimante a un duro "seruitium"», amante esagerata di trucchi e belletti, volubile e incostante, «insensibile nei confronti del poeta persino nei momenti di suo grave pericolo», pronta ad abbandonarlo per un nuovo, magari ricco, corteggiatore. Cinzia è in realtà un personaggio letterario, che vive all'interno di una tradizione: «irreprensibile matrona», ma anche meretrice sfrenata, e infine "docta puella" che legge e giudica, «da imparziale critica letteraria», la poesia di Properzio, ed è capace di scrivere versi suoi «che rivaleggiano con quelli di Corinna». Cinzia è un tipo che il poeta trasforma in mito cangiante. La presenza di Cinzia è ancora assai insistente nel libro II, la fine del quale anticipa la clamorosa rottura con lei. Poi, quella presenza impallidirà nel libro III, nel quale Properzio intraprende una via nuova, riconoscendo il magistero di Virgilio e muovendo poi nel successivo verso la poesia eziologica, celebrativa dei primordi di Roma a esaltazione delle glorie augustee del presente. Le "Elegie" ampliano così il loro registro, fondando un genere nuovo e una nuova poetica.
Le satire. Testo latino a fronte
Aulo Flacco Persio, Decimo Giunio Giovenale
Libro: Libro rilegato
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 1996
pagine: XXVIII-876
Raccolte in un unico volume, con testo latino a fronte, Le Satire di Persio e Giovenale mutarono radicalmente la tradizione satirica luciliana e oraziana. In entrambi i motivi autobiografici sono evanescenti se non assenti del tutto, i destinatari non sono più gli amici, ma un pubblico di lettori ai quali il poeta denuncia con tono invettivo i vizi di una società corrotta che sente a lui estranea. Entrambi i poeti godettero di enorme fortuna presso i grammatici antichi; nel Medioevo la loro opera divenne oggetto di studio nelle scuole, ciò ne garantì la diffusione, favorita anche dalla presenza di toni spiccatamente moralistici che la resero gradita alla tradizione satirico-moralistica europea.