Libri di Paolo Grandi
La battaglia di Forlì 1944-1946. Da simbolo duramente conteso a città «internazionale» sede strategica dell'VIII Armata
Marco Nardini, Romano Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Nolica Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 383
Quest'opera affronta per la prima volta un tema quasi sconosciuto, ovvero la presenza e i relativi effetti sul territorio e la popolazione, dell'VIII Armata Britannica a Forlì e circondario tra la fine del 1944 e il 1946. Sul territorio a seguito della liberazione, buona parte dei reparti operativi dell'VIII Armata qui rimangono nella pausa invernale sul fronte del Senio, durante l'offensiva finale di aprile, mantenendo poi una significativa permanenza anche fino a tutto il 1946 e oltre. Forlì diventa la sede dei centri di comando, logistica, addestramento e svago per numerosi reparti britannici, indiani, neozelandesi, polacchi, irlandesi, canadesi, sudafricani e di altre nazionalità. Grazie alla presenza degli alti comandi la città riceve particolari attenzioni, i principali luoghi cittadini assumono nomi e valenze anglosassoni, l'assetto sociale è radicalmente trasformato, la vita civile cambia cosi come la vita militare alleata in Romagna diventa una protagonista ora raccontata nei suoi dettagli. Per questo libro sono state utilizzate prevalentemente fonti anglosassoni, molte delle quali inedite in Italia. Per poter offrire al lettore una più coinvolgente visione dei tanti fatti, episodi e situazioni descritte tra il 1944 ed il 1946 e oltre, i testi sono corredati da 456 foto, per la quasi totalità datate e localizzate nel contesto, insieme a 31 mappe a colori elaborate appositamente e altri documenti originali riportati in formato immagine nel testo. Prefazione di Paolo Grandi.
Testimoni silenziosi. Camminando a Persiceto alla scoperta di frammenti della nostra memoria
Paolo Balbarini, Paolo Grandi, Fabio Lambertini
Libro: Libro in brossura
editore: Maglio Editore
anno edizione: 2019
pagine: 296
Ogni comunità, ogni paese o città in Italia possiede una serie di luoghi, di ricordi, di simboli, di segni che nel tempo sono stati vissuti, tramandati, custoditi. Sono stati conservati, a volte consapevolmente e altre inconsciamente, dalla volontà di singoli o di gruppi, o dall’intera cittadinanza di un luogo, senza che questo fosse imposto da istituzioni a carattere locale o nazionale. Altri, invece, sono stati rimossi e perduti per sempre, ingoiati dall’oblio che il tempo inevitabilmente porta sulle cose non più comprese e ignorate. Per questo motivo esistono numerosi oggetti, di varia tipologia, sparsi qua e là nei centri urbani e nei territori circostanti, che in modo estremamente spontaneo e sincero hanno superato il tempo, diventando dei testimoni silenziosi che custodiscono storie ormai passate, spesso dimenticate, legate fortemente al luogo ed al momento storico che le hanno generate. L’esigenza di censire, valorizzare e tutelare questo particolare patrimonio nasce dalla volontà di non disperdere le ultime tracce di questo passato così genuino e caratterizzante per ogni comunità, non di meno per quella di San Giovanni in Persiceto.
La memoria della città. Castel Bolognese nelle cronache parrocchiali da don Tommaso Gamberini a don Antonio Garavini (1836-1965)
Libro: Libro rilegato
editore: Editrice Il Nuovo Diario Messaggero
anno edizione: 2017
pagine: 360
Silvestro Camerini (1777-1866) la sua generosità fra Veneto e Romagna di ieri e ciò che oggi ancora rimane. «Nil difficile volenti»
Fausto Andretto, Paolo Grandi, Damiano Mantovani, Annalisa Valgimigli
Libro: Libro in brossura
editore: Bacchilega Editore
anno edizione: 2016
pagine: 128
Silvestro Camerini, nato a Castel Bolognese nel 1777 e morto a Padova nel 1866, da giovanetto guadagnava la vita facendo il paratore, cioè portando i bovini o riportandoli dai mercati. Il suo passato fatto di miseria e sacrifici, una volta divenuto ricco, non gli ha fatto dimenticare chi, meno fortunato di lui, si trovasse in povertà. Trasferitosi prima a Ferrara, poi in Veneto, accrebbe le sue ricchezze al punto che un detto padovano si riassume in “Guarda che non ho mica la Borsa del Camerini”. È stato cofondatore della Casa Albergo per Anziani di Lendinara, e ha fondato le Opere Pie Camerini a Castel Bolognese.
Una corriera per la valle del Senio. La cooperativa trasporti di Riolo Terme
Paolo Grandi, Romano Rossi
Libro
editore: Bacchilega Editore
anno edizione: 2016
pagine: 160
La storia recente dei trasporti nella valle del Senio coincide in buona parte con quella della cooperativa trasporti di Riolo Terme. L’azienda, nata nelle grandi ristrettezze dell’immediato dopoguerra, ha trovato nel legame con il suo territorio e nell’intraprendenza dei suoi soci la chiave per uno sviluppo che l’ha portata alle dimensioni attuali. Nelle pagine del libro, dopo un’introduzione che riassume in breve la storia dei trasporti e le drammatiche condizioni di mezzi e infrastrutture alla fine della Seconda guerra mondiale, vengono descritti nel dettaglio, con l’ausilio di numerose foto originali, i servizi di trasporto merci e di persone sia con mezzi di linea per il servizio pubblico che con pullman per soddisfare le richieste dei privati.
Gli Amonio da Castel Bolognese. Storia di una famiglia romagnola fra la via Emilia, Roma e Parigi
Paolo Grandi, Andrea Soglia
Libro: Copertina morbida
editore: Bacchilega Editore
anno edizione: 2013
La ferrovia di Casola Valsenio. Un progetto irrealizzato
Paolo Grandi
Libro
editore: Bacchilega Editore
anno edizione: 2008
pagine: 128
Il libro, oltre a descrivere le varie fasi progettuali della ferrovia di Casola Valsenio, contiene analisi socio economiche del territorio interessato da questa opera pubblica, a cavallo tra il XIX e il XX secolo e documenta gli studi di fattibilità economica del tronco ferroviario, comprese le ipotesi di gestione. I testi sono stati sviluppati a partire da materiale in massima parte inedito e completano la storia dei trasporti pubblici nella valle del Senio, affrontata dall'autore nel precedente volume, "Binari nella valle del Senio. La ferrovia Castel Bolognese-Riolo Terme (1914-1933)". Arricchiscono il testo numerose immagini, planimetrie, schemi, prospetti ed altro materiale documentario, finora inedito, provenienti dall'Archivio di Stato di Bologna. Le immagini più significative sono riprodotte in grande formato e, quando necessario, a colori.