Libri di Paolo Lingua
Il mistero del pesto. Una storia di gusto e di business
Paolo Lingua
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2016
pagine: 100
"Sulla base di documenti del tardo XIV secolo, a Genova era diffusa l'abitudine di condire le lasagne con la salsa di noci. La salsa in Liguria era insaporita dalla quagliata fresca, la "prescinseua". Ora il nostro pesto potrebbe essere frutto d'una variabile inventata sul tavolaccio d'una cucina, dove s'è modificata una abituale e consolidata salsa di noci con l'aggiunta determinante del basilico. Il pesto, la cui nascita e fulminea diffusione dovrebbe essere collocata tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta del XIX secolo, è, per dirlo con la filosofia greca, un clinamen, una sorta di imprevisto, un lancio di dadi sulla terra da parte di divinità inquiete".
Il segreto del pesto. Un miracolo gastronomico tra storia e leggenda. Con una appendice sulla pasta
Paolo Lingua
Libro
editore: De Ferrari
anno edizione: 2024
pagine: 106
La bussola amorosa
Paolo Lingua
Libro: Copertina morbida
editore: Frilli
anno edizione: 2008
pagine: 144
Un romanzo libertino che racconta la spericolata iniziativa erotico-sentimentale di una ventenne imparentata con la protagonista di Storia di O di Pauline Réage e la Valentina di Crepax. Silvana, l'eroina di La bussola amorosa, durante un fantastico viaggio in autostop lungo l'autostrada Roma-Genova, è travolta in una spericolatissima serie di incontri con maschi, disinibiti o nevrotici, con cui vive fulminanti, drammatiche e imprevedibili relazioni corporali e morali. La ragazza, come l'eroina di una famosa novella del Decamerone, passa attraverso molte braccia e molti letti. L'autostrada, colonna vertebrale dell'Italia ormai travolta dalla (e coinvolta nella) civiltà di massa, è il territorio di una catena di picaresche e oniriche competizioni che aiutano Silvana a trovare la bussola per orientarsi nell'accidentato percorso dell'amore e dell'eros.
Cucina dei genovesi
Paolo Lingua
Libro
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 2002
pagine: 224
La cucina del Ponente ligure. Storia, leggende e «Ricettario filologico»
Paolo Lingua, Silvio Torre, Ippolito Edmondo Ferrario
Libro
editore: De Ferrari
anno edizione: 2004
pagine: 190
Breve storia dei genovesi
Paolo Lingua
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2004
pagine: IX-276
Ai genovesi si attribuiscono le sole qualità di far di conto e di navigare per mare ed un interesse esclusivo per il puro utilitarismo degli affari. Certo, furono i genovesi a fondare la società finanziaria più forte del Mediterraneo, a inventare il primo capitalismo industriale dell'Italia unita, la prima banca d'Italia, la prima Borsa. Eppure quella stessa spregiudicatezza che ha consentito loro di essere guerrieri di ventura, mercanti e finanzieri, i genovesi l'hanno applicata anche nella politica, nella musica e nella poesia.
Andrea Doria. Principe e pirata nell'Italia del '500
Paolo Lingua
Libro: Copertina rigida
editore: Frilli
anno edizione: 2005
pagine: 176
Boccadasse 1706-2006. Trecento anni di un borgo marinaro
Gabriella Airaldi, Paolo Lingua, Enrico Formica
Libro: Libro in brossura
editore: Hever
anno edizione: 2006
pagine: 96
Boccadasse non è solo l’ameno sobborgo di una mitica capitale del mare qual è Genova. Poche case colorate raccolte in una baia aprica, sovrastata da un lato dalla chiesa-santuario dedicata a Sant’Antonio (che da trecento anni protegge il borgo e la sua gente) e, dall’altro, dal castello che sul promontorio di Santa Chiara fronteggia l’imminente mare: Boccadasse, più che un sobborgo, è una categoria dello spirito. È stato realizzato per la Parrocchia di Sant’Antonio, per commemorare il terzo centenario della prima cappella dedicata al Santo di Padova.
La gatta turchina e il gatto vagabondo
Paolo Lingua
Libro: Copertina morbida
editore: De Ferrari
anno edizione: 2009
pagine: 64
Questa favola è stata scritta circa trent'anni fa, ispirata dall'incontro dell'autore con Raymond Peynet, disegnatore dei celeberrimi Innamorati francesi. L'artista suggerì a Paolo Lingua, un "fabliueu", un genere a metà tra La Fontaine e i Perrault, in grado di far muovere uomini e animali insieme, mescolando paradossalmente umori e comportamenti. Nacque quindi l'idea di una comunità di gatti anarchici-allegri-bizzarri e burloni che vive sui tetti d'ardesia del rione della Marina, guidati dal capo carismatico Gatto Vagabondo, ladro di pesci pregiati al mercato all'ingrosso e appassionato di poesia, che gli legge un professore amico. Nello stesso quartiere vive la misteriosa e affascinante Gatta Turchina, dal manto dello stesso colore dell'ardesia che farà perdere la testa al protagonista, in questa favola moderna tenera e paradossale. Età di lettura: da 5 anni.
Palme, datteri e risate. Il Salone Internazionale dell'Umorismo di Bordighera (1947-1999)
Paola Biribanti
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2022
pagine: 200
Qual è il denominatore comune fra Giovannino Guareschi, Giulio Andreotti, Mordillo, Jacovitti, Peynet, Renzo Arbore, Quino e Maurizio Costanzo? Aver vinto la Palma d’oro al Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera, ovvero il massimo riconoscimento alla prima – e per molto tempo unica – manifestazione del settore in Italia e nel mondo. Nato all’alba della Liberazione e continuato fino alle soglie del Duemila, il Salone ha attratto umoristi da ogni angolo del pianeta, superando differenze culturali, barriere linguistiche e cortine di ferro. Dal 1947 al 1999, tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto nella città ligure è stato tutto un brulicare di talenti di penna e matita, un assegnare Palme e Datteri d’oro e d’argento, uno stringere amicizie diventate storiche e un imbattersi costante nei mostri sacri dell’umorismo internazionale. In tutto quel bailamme colorato e poliglotta, solo in un luogo regnava la calma: in Corso Italia n. 46, la cartolibreria di Cesare Perfetto, patron del Salone. Attingendo al materiale d’archivio e con la complicità di numerosi protagonisti delle varie edizioni, Paola Biribanti ha riacceso i riflettori su una manifestazione unica e irripetibile, che ha aperto una finestra sul mondo quando Internet non c’era e fatto emergere con leggerezza i lati migliori dell’italianità.

