Libri di Paulo Barone
Benares. Atlante del XXI secolo
Paulo Barone
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2019
pagine: 309
Come tutti i luoghi speciali, Benares possiede un incanto e un magnetismo impareggiabili, per i quali è nota sin dalla notte dei tempi e ancora oggi è ammirata e ricercata. Famosa per i suoi palazzi che si specchiano nel Gange, per le scalinate in pietra che discendono fin nel fiume, per le pire funerarie a cielo aperto, è il centro spirituale dell'Oriente, la città di Shiva e quella in cui il Buddha pronunciò le quattro nobili verità, il fulcro di secoli di dominazione araba e inglese dove oggi si trovano a convivere hindu e musulmani, cristiani e jainisti, buddhisti e sikh in un crogiolo di templi e moschee, stupa e chiese. Se è vero che solo a Benares si raccolgono i residui, le cose quando non sono più le stesse di sempre, allora il viaggiatore odierno non ha scelta: se la sua meta è il mondo intero, non può che recarsi a Benares, che tutto il mondo raccoglie. L'Atlante di Paulo Barone ha bisogno, per dispiegarsi, di mappe e figure perché per descrivere Benares non basta il linguaggio concettuale: abbiamo bisogno di immagini, ritratti sensibili dell'invisibile.
Il bisogno di introversione. La vocazione segreta del mondo contemporaneo
Paulo Barone
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2023
pagine: 168
Dinnanzi a una realtà esteriore che appare sempre più come un luogo sprofondato nel disordine e nella più radicale evanescenza, la vita altrettanto in disordine degli individui sembra orientarsi verso il proprio mondo interno, gli interessi privati, la sfera intima. Su questo "ripiegamento" aleggia presto il sospetto che si tratti di una tendenza all'isolamento, con un conseguente giudizio di condanna. Se tuttavia la crisi del nostro modo di vivere fosse irreversibile, il rientro in noi stessi potrebbe far parte di un più profondo bisogno di introversione, quasi il preludio a una nuova, più equilibrata, visione delle cose. Il primo passo con cui il mondo contemporaneo starebbe seguendo il filo della sua più segreta vocazione.
Lo junghismo. Sfiguramento e resti della vita psichica
Paulo Barone
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2003
pagine: XVII-212
Non è forse vero che, allo stato attuale, mille nuove teorie e tecniche terapeutiche hanno scalzato il sapere psicoanalitico? Nel momento della sua massima diffusione, il concetto di "vita psichica" si ritrova in una condizione paradossale: quella di mancare di un nome e di una prospettiva comuni. La psicologia di Jung viene qui interrogata scommettendo proprio sulla sua capacità di mettere a fuoco, di inquadrare un simile paradosso. C'è qualcosa nello junghismo in grado di mettere d'accordo le disparate concezioni psicologiche oggi esistenti e di fare così emergere almeno un margine della vita psichica ancora sensibile.
Kierkegaard e Sankara. La fede e l'etica nel cristianesimo e nell'induismo
Raimon Panikkar
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2017
pagine: 104
Questo libro riporta fedelmente la trascrizione di un corso inedito che Panikkar tenne alla Pontificia Università Lateranense di Roma durante l'anno accademico 1962-1963. In esso vengono messe a confronto la cultura occidentale e quella orientale, il cristianesimo e l'induismo, in un momento cruciale della loro storia, quando entrambe entrano in una crisi che, come scrive Panikkar, «potrebbe anche apparire senza via d'uscita», nell'ipotesi che ciascuna possa trovare nell'altra gli elementi vitali attraverso cui rinnovarsi. In modo emblematico le figure scelte da Panikkar come simboli delle due culture, Kierkegaard e Sànkara, non soltanto incarnano il prototipo delle mentalità e delle psicologie occidentali e orientali - ognuna con le sue inclinazioni, la sua ricchezza e i suoi limiti -, ma entrambe condividono il fatto di vivere in tempi di decadenza religiosa e, proprio per questo, di anelare alla verità assoluta. Completano la pubblicazione una selezione di schemi e grafici riassuntivi redatti da Panikkar stesso come canovaccio delle lezioni.
Il ritmo dell'essere. Volume Vol. 10/1
Raimon Panikkar
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2012
pagine: XXI-536
Prendendo spunto dalle prestigiose Gifford Lectures, tenute nel 1989 con il titolo "La dimora del Divino nel mondo contemporaneo. La Trinità indivisa", "Il ritmo dell'Essere", alla cui stesura Panikkar si è dedicato per vent'anni, è considerata la sua opera più importante nel campo filosofico. Il tema di base è la struttura triadica o trinitaria della realtà, che comprende il Divino. l'Umano e il Cosmico. Questa prospettiva cosmoteandrica rappresenta un punto di unione fra cristianesimo, induismo e buddhismo. Nel descrivere la sua opera, Panikkar afferma: "Non sto cercando di dire qualcosa di nuovo. Non voglio contribuire alla alienazione prodotta dalla ricerca ossessiva di novità. La mia originalità, ammesso che esista, sarà quella di andare alle origini - non per fare archeologia o formulare interpretazioni anacronistiche [...], ma per propormi come cacciatore-raccoglitore dei nostri giorni, piluccando frammenti di vita dallo stupendo campo dell'esperienza umana sulla Terra". Alla fine, tuttavia, egli ammise i limiti nel raggiungere una tale grandiosa sintesi. Il capitolo nono, che riguardava la consumazione escatologica finale di tutta la realtà, fu omesso dall'autore e sostituito da un breve epilogo commovente in cui egli scrive: "Ho dovuto ammettere che le questioni ultime non possono avere risposte ultime, ma, se non altro, possiamo essere consapevoli del problema che abbiamo presentato. Ho raggiunto i limiti della mia comprensione, e qui mi devo fermare.
«Spensierarsi». Raimon Panikkar e la macchina per cinguettare
Paulo Barone
Libro
editore: Diabasis
anno edizione: 2007
pagine: 120
Età della polvere. Giacometti, Heidegger, Kant, Hegel, Schopenhauer e lo spazio estetico della caducità
Paulo Barone
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1999
pagine: 360
Al centro del libro sta l'idea di caducità, cioè quell'andamento transitorio e mortale, ma insieme unico e irripetibile che caratterizza ogni evento. Quest'idea è però presieduta da un paradosso insuperabile: per poterla riconoscere lo sguardo deve fissare l'oscurità in cui essa si perde di vista. Emblema di questa conoscenza-assenza è l'opera di Alberto Giacometti. Ma l'estetica si fonda su presupposti filosofici attinti a fonti diverse: così Heidegger, secondo cui il flusso storico-temporale è governato da "oblio", incrocia Schopenhauer dove a governare è la più completa cecità; la prospettiva di Kant è aperta in avanti per "approssimazione" mentre per Hegel è chiusa all'indietro da una permanente "rammemorazione".