Libri di Piero Mioli
Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2018
pagine: VII-420
Quel prisma di città: con il suo 150° da ricordare, Rossini (1792-1868) è stato un nobilissimo pretesto per conoscere meglio Bologna, i settori della sua storia e cultura, le facce laterali del suo bel centro turrito. Per quanto a volte intermittente con Napoli e Parigi, la presenza di Gioachino in carne e ossa coincise con la prima metà dell'Ottocento, un periodo di ancien régime stretto fra l'avventura napoleonica e l'avventura risorgimentale e proprio per questo spesso ritenuto d'attesa, di calma, di silenzio. Con ciò, non c'eran poeti e pittori? Non passavano visitatori stranieri? Non si rappresentavano commedie e melodrammi? Non si conversava nei circoli, nei salotti, nei caffè? E, soprattutto, non si insegnava e imparava nel primo istituto musicale autenticamente pubblico della penisola? Al Liceo Filarmonico Rossini fu prima studente, non ineccepibile invero, e poi consulente, all'uopo finalmente illuminato e benefico. Del maestro e della scuola tratta a lungo il libro, mentre tratta anche di lettere e arti, di cronaca e società, di musicisti e figure superiori come Haydn, Stendhal, Leopardi, Bacchelli e Verdi (di cui si pubblica una lettera inedita). Insomma, se in questo esigente anno rossiniano che ha visto lavorare diverse piazze d'Italia, ciascuna per conto suo, Bologna per davvero s'è desta, bisogna proprio riconoscere che dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa solo grazie al suo bravo Conservatorio.
Dramma, romanzo e melodramma storico. Nel 150° anniversario della scomparsa di Alessandro Manzoni. Atti del convegno di studi (Bologna, Accademia Filarmonica, 27 maggio 2023)
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2024
pagine: 222
L'Accademia Filarmonica ricorda nel convegno di studi che si è tenuto il 27 maggio 2023 la ricorrenza dei centocinquant'anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni (1785-1873), frugando nei suoi scritti poetici ed estetici e nei suoi vasti, poco esplorati dintorni extra-letterari, musicali e storico-musicali.
L'opera italiana del Novecento
Piero Mioli
Libro: Libro in brossura
editore: Manzoni Editore
anno edizione: 2018
pagine: 780
Checché se ne creda o dica, il teatro d'opera gode ottima salute, in Italia e fuori. Il repertorio ottocentesco popola le stagioni di tutto il mondo, mentre gli Autori del Novecento devono ancora fare i conti con un pubblico poco affezionato. Come dire: con la Turandot di Puccini (peraltro postuma), basta così; è finita, gli autori sono troppi ed eterogenei. Invece no, perché da quel 1926 è passato quasi un secolo e il tanto materiale accumulato piange, o forse, meglio, reclama considerazione larga, assiemistica, veramente o anche semplicemente storiografica. Si prova a consolarlo e onorarlo questo libro, che i cent'anni li introduce, incornicia, suddivide e riassume; e mentre li sospende fra estetica e cronaca ma anche fra dischi e libri, li percorre con molti nomi e cognomi, titoli e personaggi, compositori e librettisti, direttori e orchestre, registi e scenografi, critici e cantanti. Troppi? Sarà breve per certi motivi arcinoti, il Novecento, ma per la quantità dei prodotti e delle testimonianze d'arte e di musica è lungo, lunghissimo, inevitabilmente finito e tuttavia reso quasi infinito da giovani musicisti comparsi verso la sua fine e ben proiettati a lavorare e produrre nel Duemila.
Nel nome di Aleksandr e all'ombra di Claude. Il pianismo di primo Novecento fra Skrjabin e Debussy
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2017
pagine: 176
Il volume riesce a celebrare almeno due eventi: la scomparsa di un musicista oggi non troppo noto, Skrjabin (avvenuta nel 1915 e ricordata nella giornata di studi del 2015), e quella del sempre noto Debussy (avvenuta nel 1918 e pronta a riempire di sé il 2018). Furono grandi pianisti entrambi, l'uno in Russia e l'altro in Francia, ma non erano soli. Il pianismo europeo contava parecchi altri nomi, e l'Accademia Filarmonica, nella sua lunga vocazione storiografica (documentata dai volumi precedenti, sempre molto aperti nel tempo e nello spazio), ha cercato di trattare diversi altri musicisti-pianisti dell'epoca: Prokofiev, Paderewski, Busoni, Albéniz, Granados, Sibelius, Satie, Rachmaninov, Respighi, Casella e Malipiero. Non prima, tuttavia, d'aver proposto le doverose coordinate generali di storia, cultura, letteratura, arte, estetica e critica. Nel nome di Aleksandr [Skrjabin] e all'ombra di Claude [Debussy] è sembrato un titolo significativo.
Il melodramma romantico. Del teatro d’opera in Italia tra Rossini, Verdi e Puccini
Piero Mioli
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2017
pagine: 544
Sono quattro i secoli di vita del melodramma, ma l’Ottocento è il più documentato, popolare, corrente e ricorrente nella memoria collettiva. È il secolo che tambureggia su Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini, dalla buffa Cambiale di matrimonio del primo alla crudele Turandot del quinto e sui titoli più o meno noti degli altri. Questo saggio prende le mosse dai cinque grandi e passa in rassegna altri autori e altre opere – lo sfortunato Manfroce e l’onoratissimo Boito, i simpatici fratelli Ricci e il dimenticatissimo Samaras, Il barone di Dolsheim di Pacini, I goti di Gobatti, L’arlesiana di Cilea – senza trascurare la storia del Paese, della letteratura, dell’arte e della cultura. Non mancano poi i teatri, i cantanti, i direttori, i registi, i musicologi che hanno fatto e tuttora fanno grande la lirica italiana. Dunque la Scala, la Callas, Karajan, Strehler e D’Amico fanno la loro comparsa accanto a Figaro, Norma, Lucia, Macbeth, Mefistofele e Manon. E un posto tutto suo tocca al Rossini Opera Festival, che riguarda un grande nome non sempre ben compreso e la vivissima attualità degli ultimi decenni. E infine i pensatori, i librettisti, gli scenografi, le cosiddette fonti (Schiller, Shakespeare, Hugo), le forme delle arie, delle sinfonie, dei cori, dei concertati. Ultima, ma non ultima la discografia, con il suo sfarzoso parterre di classici che regnano sovrani nei loro capitoli. Un saggio completo, godibile, ricco di informazioni sul melodramma romantico italiano, che è stato, e sarà, una componente fondamentale della civiltà e della sensibilità umana.
Verdi, Wagner, Strauss. Tre drammaturgie musicali
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2016
pagine: 256
L'opera
Piero Mioli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Curci
anno edizione: 2012
pagine: 256
Dizionario di musica classica. Dalle origini a oggi. Gli autori, le scuole, gli esecutori, le musiche
Piero Mioli
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 2072
"Musicisti, cantanti, "virtuosi"dell'archetto e della tastiera: sono i numerosi abitanti di questo dizionario, com'è giusto per ogni impresa del genere ampia o ridotta che sia. Ma la musica, arte e pratica invero sterminata, s'è sempre associata ad altre forme della vita, della civiltà, della cultura dei popoli; per cui di fianco a costoro il libro ha voluto comprendere anche i diversi scrittori, impresari, organizzatori, intellettuali, dilettanti che hanno contribuito alla concezione e alla diffusione della musica classica."
A voce sola. Studi sulla cantata italiana nel secolo XVII. Volume 1
Piero Mioli
Libro
editore: SPES
anno edizione: 1989
Felsina cantatrice. La musica a Bologna e in Accademia fra il 1666 e il 1716
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2018
pagine: 268
Per raccontare la storia della musica d'arte nell'antica Bologna, l'Accademia Filarmonica ha cercato parole apposite: Felsina, il primo nome della città, e il suo canto, la sua capacità di far canto e suono. Dunque Felsina cantatrice è un libro che in 18 articoli parla dell'Accademia e dei suoi Filarmonici, della musica che si faceva in chiese come S. Petronio e S. Francesco, dei "professori" e dei costruttori di strumenti musicali, di generi diversi come la cantata, la sonata, l'opera, l'oratorio, e cerca di spingersi fino alla capitale dell'allora Stato della Chiesa. Perché il periodo trattato è molto preciso: va dal 1666, quando l'Accademia fu fondata, al 1716, esattamente 300 anni prima del convegno di studi che ha dato origine al volume. Diciotto studiosi hanno lavorato all'impresa, fra cui il curatore che alla fine si è permessa anche una "fantasia" storica. Ancora sul titolo: nel 1678 a Bologna si pubblicò una Felsina pittrice dove Carlo Cesare Malvasia faceva la storia della pittura cittadina. E senza dubbio la musica e la pittura sono i due "soli", come asserisce il curatore, che in epoca barocca hanno illuminato la città con la stessa luce dei maggiori centri del mondo.
Dizionario della musica italiana. La musica lirica
Piero Mioli
Libro
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 1996
pagine: 100
Questo breve dizionario è il secondo di tre volumi dedicati interamente alla musica in Italia; cerca di raggruppare quella folla di personaggi che hanno servito alla causa dell'opera italiana, si dica pure del melodramma: i più sono musicisti compositori, dai pionieri cinquecenteschi ai giovani d'oggi, ma accanto a loro trovano posto anche librettisti, impresari, e organizzatori, direttori d'orchestra e maestri di coro, musicologi e critici, registi e cantanti. Ed è proprio sui cantanti che il dizionarietto reclama una sua piccola novità.